Euro Dollaro in Fase di Consolidamento: i Venti di Guerra Pesano Ancora

Il cambio euro dollaro si sta mantenendo in fase di consolidamento in queste ore, senza troppe variazioni dai valori raggiunti già due giorni fa, il 16 Febbraio 2022.

Il cross rimane infatti sopra il livello di 1,1370 e potrebbe presto tentare un nuovo rialzo, al termine della fase di consolidamento, per testare la resistenza principale a 1,14.

Precisamente, stamattina alle ore 10:10 il cambio euro dollaro si trova esattamente quota 1,13701 mentre l’indice del dollaro statunitense segna 95,77 punti, nuovamente in calo.

Previsioni sul cambio euro dollaro

Per il cambio euro dollaro, il livello di prezzo di 1,1370, sopra l’EMA a 50 giorni, ha permesso di rallentare i ribassi e potrebbe rappresentare il punto di partenza per un nuovo e più ambizioso recupero, al termine della fase di consolidamento attuale.

Dopo la stabilizzazione, infatti, il prezzo potrebbe iniziare a tendere verso la resistenza successiva di 1,1390 che apre le porte al possibile break-out rialzista verso il livello di 1,1425 e persino fino al recupero dei massimi relativi di 1,1450.

Il raggiungimento del target di 1,15, per il momento, appare ancora lontano, ma in caso di una chiusura settimanale fortemente rialzista (sopra 1,14) si può ipotizzare un’accelerazione nello scenario bullish ipotizzato per il cambio euro dollaro.

Al ribasso, invece, il livello di supporto principale si trova a 1,13, ma anche l’EMA a 50 giorni di 1,1350 potrebbe contribuire a limitare l’eventuale calo.

Una rottura di entrambi i livelli di supporto finirebbe per spingere il cambio euro dollaro verso il target successivo di 1,1270, da cui potrebbe originarsi una nuova fase di consolidamento, come accaduto in passato.

Gli appuntamenti di oggi

Quest’oggi attenzione ai dati sulla fiducia dei consumatori dell’Eurozona per il mese di Febbraio 2022, prevista in lieve miglioramento dagli analisti.

Non si ritiene però che questo report possa impattare particolarmente sul cambio euro dollaro, mentre sia oggi che nei prossimi giorni le tensioni geopolitiche tra Russia e Ucraina saranno senz’altro il market mover di maggior rilievo.

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