Il cambio euro dollaro rimane stabile a quota 1,085 dopo l'ultimo arretramento. La stabilizzazione in corso potrebbe proseguire in assenza di dati di rilievo.
Il cambio euro dollaro ha avuto modo di stabilizzarsi sul target di 1,085 nella giornata di ieri, senza stupire con nuovi uptrend. I dati macro dell’Eurozona (uniti alla quasi totale assenza di market movers staunitensi) non hanno certo favorito nuovi allunghi, ma il mantenimento di questo supporto rappresenta già un piccolo traguardo per i traders rialzisti.
Finché il prezzo si manterrà sopra 1,085 e 1,082, lo scenario di brevissimo termine per il cambio euro dollaro rimarrà ancora moderatamente rialzista. Per assistere a un rally più ambizioso occorrerebbe invece infrangere una resistenza ancora molto solida, posizionata a quota 1,09.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro si mantiene ancora stabile a quota 1,0853.
Il calendario economico di oggi presenta un volume di market movers assolutamente paragonabile a quello dei primi due giorni della settimana, e dunque assai ridotto.
In assenza di dati particolarmente impattanti sull’economia dell’Eurozona o degli USA, il cambio euro dollaro potrebbe continuare a ridurre la volatilità per muoversi a ridosso del target attuale di 1,085.
Possibili arretramenti non vanno esclusi a priori, ma ritengo inverosimile un calo sotto quota 1,082 in queste ore. Allo stesso modo, qualsiasi tentativo di ripresa potrebbe scontrarsi con i recenti massimi relativi di 1,088, da cui è partito l’ultimo ritracciamento.
Per recuperare la resistenza appena citata a 1,088 potrebbe essere necessario attendere ancora un periodo di consolidamento. In caso di ripresa innescata da market movers favorevoli per il cambio euro dollaro, l’obiettivo successivo di 1,09 verrebbe raggiunto più agevolmente nel caso in cui il cross riuscisse ad avviare una fase intermedia di accumulazione (similmente a quanto fatto in passato con il target, ben più ambizioso, di 1,10).
Il calendario economico di oggi si presenta ancora povero di market movers id rilievo, se si esclude per l’Eurozona un discorso di Christine Lagarde, Presidente della BCE, e l’asta dei bund tedeschi a 10 anni.
Dagli USA si attendono solo le minutes del FOMC, che potrebbero influire in maniera residuale sul cambio euro dollaro.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.