Euro Dollaro (EUR/USD), Previsioni: Ritorno sui Massimi Relativi e Nuovi Stimoli in Vista Verso 1,09

Il cambio euro dollaro vede un proseguimento dello scenario rialzista innescato dalla giornata di martedì dopo il primo deprezzamento del dollaro USA, causato da una diversa propensione al rischio.

Così, il cambio euro dollaro sta finalmente spingendosi in territorio chiaramente rialzista, segnando precisamente al momento della scrittura quota 1,0852, sui massimi da metà gennaio. L’indice del dollaro USA, invece, è ancora in calo a 103,607 punti (-0,3%).

La giornata odierna potrà senz’altro influire sull’andamento del cambio euro dollaro, a causa dei dati macro in arrivo. La nuova posizione del cambio euro dollaro, solido sopra i supporti di 1,08 e 1,085, potrebbe però garantire nuovi allunghi già nella primissima mattinata.

Previsioni sul cambio euro dollaro

Attualmente, i supporti a 1,08, 1,084 (coincidente con la media semplice a 200 giorni) e quello a 1,085 potranno certamente sostenere una moderata pressione ribassista causata dalle ondate di realizzi.

Partendo da questa considerazione, il cambio euro dollaro potrebbe e dovrebbe tentare di approcciare la resistenza di 1,09 già in giornata, passando per un target intermedio molto interessante a 1,088. Il tentativo di allungo risulterebbe infatti giustificato dal “paracadute” dei supporti sopra citati.

In caso di effettivo superamento della resistenza di 1,09 già nel corso di questa settimana, emergerebbe la prospettiva che la fine del mese e l’inizio della primavera possano coincidere con un momento di ritorno ai massimi di 1,10 per il cambio euro dollaro.

Confinando però le previsioni al brevissimo termine, fissiamo a 1,09 il target rialzista principale, con un livello intermedio a 1,088 che potrebbe attirare un’elevata pressione ribassista.

Qualsiasi ribasso sotto quota 1,08 finirebbe per guastare le previsioni fin qui riportare e vanificare l’ultimo rialzo del cambio euro dollaro.

Il calendario economico di oggi

Il calendario economico di oggi parte con l’indice PMI manifatturiero e dei servizi secondo HCOB in Francia, Germania e nell’Eurozona.

Dall’Italia, attenzione al tasso d’inflazione, che sarà reso noto in seguito anche per l’Eurozona nel suo complesso. Dagli USA, invece, ci si concentrerà sul consueto aggiornamento settimanale per richieste di sussidi di disoccupazione.

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