Euro Dollaro (EUR/USD), Previsioni: Obiettivo Fisso a 1,06, ma i Ritracciamenti Proseguono

Non senza le più consuete difficoltà, il cambio euro dollaro (EUR/USD) è riuscito a segnare un lieve rialzo nella seconda metà della scorsa settimana.

Lo scenario tecnico rimane ancora incuneato in un contesto ribassista di medio termine, originato dall’elezione di Donald Trump e dalla debolezza dell’Eurozona. Tuttavia, il recupero del target di 1,050 ha concesso alla moneta unica europea un temporaneo sollievo.

Per il mese di Dicembre che si è aperto ieri, i rialzisti punteranno ai target di 1,06 e 1,065, così da proseguire una ripresa che, anche nella migliore delle ipotesi, si prevede assai ardua.

Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro riparte in calo a 1,0522.

Previsioni sul cambio euro dollaro

Il già citato break-out sopra 1,06 per il cambio euro dollaro andrà messo in dubbio fino al tentativo di accumulazione sopra quota 1,058. Superata eventualmente la prima resistenza, il cross potrà poi iniziare a guardare al target di 1,065 che in passato ha rappresentato più volte lo spartiacque tra quotazioni spiccatamente rialziste e ribassiste.

Un eventuale livello rialzista successivo potrebbe essere già identificato sul valore intermedio di 1,068, attualmente coincidente con la media semplice a 30 giorni. Ritengo però di poter limitare l’estensione rialzista a quota 1,065, almeno per questa prima settimana di ripresa.

Qualsiasi arretramento sotto il supporto attuale di 1,052 potrebbe invece far ripiombare il cambio euro dollaro sul valore di 1,05, annullando integralmente i rialzi della scorsa settimana e preparando il terreno per un ritorno sui minimi relativi.

Il calendario economico di oggi

Il calendario economico di oggi parte con l’indice PMI manifatturiero in Germania e nell’Eurozona secondo lo studio HCOB e il tasso di disoccupazione aggiornato nell’Eurozona.

Anche dagli USA si attende l’aggiornamento sul PMI manifatturiero (in questo caso di S&P Global), che influirà quasi certamente in misura maggiore rispetto alla controparte europea.

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