Il cambio euro dollaro passa di mano ancora stabile sotto la resistenza intermedia di 1,16 e potrebbe continuare ad attendere una spinta rialzista per superare questa resistenza.
Il cambio euro dollaro si è mantenuto sotto quota 1,16 dopo un primo test fulmineo, che non ha dato i risultati sperati dai traders rialzisti. La resistenza si presenta ancora particolarmente solida, ma a pesare sono i dati macro europei, tutt’altro che favorevoli a un allungo del cross.
Allo stato attuale, come accade già da lungo tempo, un forte rialzo del cambio euro dollaro (tale da infrangere 1,16 e spingere le quotazioni anche su 1,1650/1,17) sarebbe garantito solo da un inciampo del dollaro statunitense. Il contesto geopolitico in possibile mutamento, con una prima concreta possibilità di interruzione del conflitto tra Russia e Ucraina, potrebbe certamente influenzare l’andamento del cross.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro continua a segnare 1,1585, sostanzialmente stabile rispetto alla scorsa chiusura.
Il cambio euro dollaro non pare ancora in grado di spingersi sopra 1,16 in maniera spontanea, senza una forte spinta da parte del mercato. Tuttavia, il consolidamento attuale sta rafforzando i supporti a 1,1580 e 1,1565, rendendo meno probabili dei forti ritracciamenti.
Se l’indice del dollaro USA continuerà a mantenersi vicino ai recenti minimi, allora il cross potrà continuare a testare la resistenza a 1,16, persino con qualche probabilità di successo. Un posizionamento sopra quota 1,16 aprirebbe la strada alle resistenze immediatamente successive, da individuare a quota 1,16198 (media semplice a 50 giorni) e poi 1,1640 e 1,1675.
Ulteriori arretramenti del dollaro USA, causati dalle attese dei traders sulle prospettive di politica monetaria della Federal Reserve, potrebbero favorire il movimento rialzista fin qui evidenziato.
Il calendario economico di oggi prevede una lunga serie di dati economici provenienti dalla Germania, l’economia regina dell’Eurozona in (quasi) costante rosso.
Siamo partiti con le vendite al dettaglio in calo del -0,3% rispetto al mese scorso e in rialzo del +0,9% rispetto allo scorso anno. A breve saranno rivelati i dati sul tasso di disoccupazione e il tasso d’inflazione flash.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.