Il cambio euro dollaro rimane ancora piatto sotto 1,07, ma potrebbe riprendere quota quanto basta per allontanare da sé la forte pressione bearish. Dove fissare però l'inizio del movimento rialzista?
Il cambio euro dollaro (EUR/USD) si presenta ancora decisamente appesantito dai dati macro di questa settimana e soprattutto dal contesto geopolitico in Medio Oriente, a cui si somma l’incertezza per le prossime elezioni francesi.
In questo contesto, non stupisce che il cross rimanga piatto sotto la linea di supporto intermedio di 1,075, e più precisamente in queste ore anche sotto quota 1,07. Eventuali tentativi di ripresa potranno prendere le mosse da un recupero di quest’ultimo target evidenziato, ma senza particolari rally rialzisti.
Precisamente, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna quota 1,693 mentre l’indice del dollaro USA si trova a 105,594 punti.
Il cambio euro dollaro potrebbe rimanere stabile sulla linea di supporto intermedia di 1,07 o poco oltre, senza particolari stimoli rialzisti degni di nota. Sul fronte tecnico, appare evidente come un proseguimento dei rialzi oltre 1,07 possa contribuire a ricostruire uno scenario di ripresa misurata verso 1,072, 1,0735 e 1,075.
Su quest’ultimo target rialzista il cambio euro dollaro potrebbe iniziare a mostrare maggior cautela, a causa della costante pressione di vendita già sperimentata. Ad ogni modo, in caso di allungo, è possibile ipotizzare anche un rally verso 1,08/1,082 nel breve periodo. Quanto alla tenuta di questa estensione rialzista, molto dipenderà dagli sviluppi in Francia e nel conflitto riacceso in Medio Oriente.
Lo scenario di recupero fin qui descritto sarebbe in ogni caso annullato da ribassi più ampi di quelli sperimentati in queste ore, verso e oltre il supporto di 1,0675. In questo caso, il cambio euro dollaro si avvicinerebbe ai minimi relativi e potrebbe iniziare ad adocchiare i minimi annuali di Aprile a 1,06 tondi.
Il calendario economico di oggi parte con l’aggiornamento dell’indice sulla fiducia dei consumatori in Italia, a cui farà seguito il sentiment economico dell’Eurozona.
Dagli USA, oltre al consueto aggiornamento sui sussidi di disoccupazione, saranno protagonisti unici della giornata i dati sulla crescita del PIL e sulla bilancia commerciale di beni preliminari.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.