EUR/USD, previsioni – EUR/USD vicino ai minimi in tre settimane in corrispondenza di un’impennata dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA

EUR/USD attualmente segue una traiettoria fortemente discendente e per la maggior parte del tempo nel corso della sessione asiatica si è mossa attorno alla maniglia degli 1,1556 $. La valuta comune oscilla all’interno di un intervallo ristretto ma con una lieve polarizzazione in Asia dopo che un’impennata intra giornaliera di usd/yen ha portato a un complessivo rafforzamento del dollaro USA. Nonostante il breve calo di ieri in direzione dei minimi della sessione a 1,1537, osservato nel corso della mattinata in Europa in seguito alle dichiarazioni di Nowotny, esponente della BCE, gli acquisti sopra il minimo in due settimane e mezzo di martedì a 1,1531 hanno rapidamente di risollevato la coppia  riacciuffando quota 1,1600 nel corso della mattinata di New York in seguito alle dichiarazioni tiepidamente favorevoli a una stretta monetaria  rese dal presidente Draghi; l’euro, comunque, ha poi lasciato sul terreno i guadagni giornalieri muovendosi in ribasso nel corso del pomeriggio di New York.

EURUSD vicino ai minimi

Anche se il rimbalzo dell’euro a 1,1537 suggerisce che sopra 1,1531 l’instabilità continuerà, la forza prevista dei mercati dovrebbe far pressione sul prezzo, quindi la vendita di euro sul recupero è ancora l’opzione favorita. Dopo il forum della BCE di 3 giorni in Portogallo che ha visto alcuni esponenti di spicco,  banchieri centrali e alti funzionari suscitare scalpore nel mercato, oggi ci sarà un incontro del gruppo dell’Euro a Lussemburgo e all’incontro parteciperà anche Draghi. Allo stesso tempo, giovedì negli Stati Uniti il ​​biglietto verde ha spiccato il volo salendo nei pressi di un massimo di 11 mesi contro un paniere di valute, sostenuto da un aumento dei rendimenti del titoli statunitensi.

Favorendo il biglietto verde, i rendimenti del Tesoro a lungo termine sono rimbalzati dai minimi di tre settimane, poiché l’avversione al rischio si è manifestata all’inizio della settimana a causa del momentaneo calo delle tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina. I rendimenti dei titoli del Tesoro sono stati sostenuti anche dalle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che mercoledì ha detto che la banca centrale degli Stati Uniti dovrebbe continuare con gli incrementi dei tassi con un ritmo graduale. I commenti non sono stati particolarmente convincenti, ma sembrano aver aiutato il dollaro proprio mentre le azioni statunitensi si stanno riprendendo dopo essere stati ipervenduti sulla precedente avversione al rischio. Sul fronte dei dati economici, il mercato statunitense rilascerà i dati sull’indice manifatturiero di Philadelphia Fed e le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione. Nei mercati europei, oltre agli incontri del gruppo in euro, gli investitori attenderanno anche la decisione sui tassi d’interesse della Banca nazionale e la valutazione della politica monetaria negli orari di negoziazione della Svizzera.