La settimana per il prezzo di Ethereum (ETH) si è conclusa all’insegna del segno positivo. Il rialzo settimanale è stato del +10,30%. Le motivazioni di questo movimento sono legate alla de-escalation del conflitto militare con l’Iran. La settimana ha visto, tecnicamente, una dichiarazione della rapida fine della guerra dei 12 giorni tra Israele e Iran, culminata con l’attacco e l’annullamento dei siti iraniani per l’arricchimento nucleare, destinati alla costruzione di bombe atomiche.
Al momento della stesura, ETH quota circa 2.495$ e il guadagno settimanale è pari al +10,30%. Questo movimento di rimbalzo contribuisce a un recupero del prezzo, che tuttavia rimane ancora in negativo su base mensile con un -2,40%. Questo dato contrasta con Bitcoin, che nello stesso periodo è tornato in positivo con un +3,20%.
Va però ricordato che a maggio ETH aveva segnato una forte crescita del +41%, come reazione tecnica al crollo che aveva portato il prezzo ai minimi annuali di 1.385$ in aprile.
Allargando lo sguardo all’intero 2025, Ethereum mostra un calo del -26,70%. Questo ribasso segue il +46% registrato nel 2024, anno in cui ETH aveva toccato un massimo annuale a 4.106$.
Entrando ad osservare i movimenti di ETH sul grafico weekly si nota la fase ribassista del prezzo iniziata dal massimo a 4.108$ di dicembre 2024. Il crollo ha portato il prezzo ad un minimo ad aprile a 1.385$, da dove è iniziato un rimbalzo. Il movimento maggiore si è avuto a cavallo della fine di maggio fino a inizio giugno. Qui si nota una serie candele doji, tipiche di incertezza sulla resistenza a 2.720$.
Dalla resistenza è partito un ribasso, con il prezzo che è sceso fino al supporto in area 2.050$, seguito da un rimbalzo visibile sul grafico daily. In questo scenario di breve periodo, Ethereum ora deve tornare a superare la resistenza in area 2.500$. Un breakout potrebbe spingere il prezzo di ETH verso l’area dei 2.700$.
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