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Cambio EUR/USD: Attesi Rialzi Sopra 1,2050 sulla Debolezza del Dollaro USA

Da:
Alberto Ferrante
Aggiornato: May 7, 2021, 06:30 UTC

Il Cambio EUR/USD si mostra ritemprato grazie alla debolezza del dollaro USA e mira verso una chiusura settimanale rialzista.

Euro EUR/USD cambio euro dollaro

In questo articolo:

Ha ripreso quota nella giornata di ieri il cambio EUR/USD, che come previsto ha superato il primo livello di 1,2035 per assestarsi nella serata di ieri fino alla soglia di 1,2050, sfruttando il breve gap tecnico.

L’area di 1,20 continua chiaramente ad attirare l’attenzione e gli investitori bull non possono ancora tirare un sospiro di sollievo per questa chiusura settimanale, ma il valore di 1,2050 può garantire un minimo supporto, insieme a quello di 1,2020, per evitare un crollo sotto il baricentro psicologico di 1,20.

Stamattina, alle ore 8:20, il cambio EUR/USD si trova a 1,2056, mentre l’indice del dollaro USA è scivolato fin sotto i 91 punti, precisamente a quota 90,92 punti.

Previsioni per la chiusura settimanale del cambio EUR/USD

L’euro ha mostrato segnali rialzisti molto interessanti nell’ultima sessione di scambi, grazie ai dati incoraggianti provenienti dall’Unione Europea, iniziando con gli ordini alle fabbriche tedesche e le vendite al dettaglio a livello dell’Eurozona (+2,7%).

Anche l’aggiornamento sui sussidi di disoccupazioni negli USA ha mostrato un netto miglioramento rispetto alle precedenti rilevazioni, ma ciò non è bastato a evitare una caduta del dollaro contro le principali divise.

Iniziando con le ipotesi rialziste per la chiusura settimanale, se il prezzo dovesse continuare a mantenersi intorno al livello di 1,2050 allora la prima resistenza da affrontare sarebbe rappresentata dal valore di 1,2075. I target successivi, seppur di difficile approccio nel corso della giornata odierna, sono quelli a quota 1,2110 e poi ancora a 1,2150.

Di contro, un calo sotto il livello di 1,2050 riporterebbe il cambio EUR/USD vicino al supporto a 1,2020 sopra citato. Sotto questo valore (se non si considera il baricentro di 1,20 che fornisce un supporto solo limitato e che anzi, sempre più spesso, determina un’accelerazione della tendenza ribassista) c’è il supporto a 1,1980 e poi ancora quello a 1,1950.

Anche sul fronte bearish, comunque, la chiusura settimanale non dovrebbe allontanarsi troppo dal primo livello di supporto, in assenza di market movers particolarmente rilevanti.

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Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

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