Tradotto con IA
Le altcoin sono in ritardo mentre Bitcoin rimane sopra i 100.000 USD, con dati di trading fondamentali che evidenziano una costante pressione di vendita su tutto il mercato, come sostiene l’analista Burak Kesmci affermando.
La differenza cumulativa, su base annuale, del volume di quotazione acquisto/vendita per le altcoin — escludendo Bitcoin (BTC) ed Ether (ETH) — è crollata a -36 miliardi di dollari a giugno 2025. Tale dato riflette la differenza netta tra gli ordini di acquisto e di vendita sulle piattaforme centralizzate.
L’ultima volta in cui questo indicatore è passato in territorio positivo risale a dicembre 2024, in concomitanza con un picco locale nelle altcoin. Da allora, il trend è stato in discesa, anche quando Bitcoin ha superato la soglia delle sei cifre.
In effetti, gli investitori in altcoin sono praticamente scomparsi, o, come suggeriscono i dati, sono “MIA”.
“Anche se Bitcoin sta vivendo un periodo rialzista, le altcoin si comportano come se fosse ancora inverno,” ha scritto Kesmci, aggiungendo:
“A meno che questo indicatore non inizi a risalire, aspettarsi un altseason a tutto campo o un FOMO verso le altcoin potrebbe rivelarsi un’illusione.”
Storicamente, una forte performance delle altcoin è seguita a rapidi recuperi di questo indicatore, quando il ritorno netto degli acquisti e la fiducia nel mercato si consolidano. In assenza di tale svolta, le aspettative per un altseason imminente potrebbero essere premature.
Una parte della spiegazione potrebbe risiedere nell’appetito per il rischio degli investitori.
Con l’incertezza economica globale che persiste e una chiarezza normativa limitata in molte regioni, i trader sembrano spostare il capitale verso Bitcoin, considerato un asset più sicuro e liquido, mentre mettono da parte le altcoin caratterizzate da maggiore volatilità e minore fiducia.
Gli ETF focalizzati sulle altcoin hanno il potenziale per stimolare un rinnovato interesse degli investitori offrendo esposizione agli asset digitali tramite fondi regolamentati. Gli ETF spot statunitensi per Bitcoin ed Ethereum hanno attratto miliardi di flussi in entrata, dando un forte segnale.
Secondo l’analista di Bloomberg James Seyffart, la SEC assegna ora una probabilità di approvazione del 90% alle richieste ETF spot per Solana (SOL) e Litecoin (LTC), con XRP all’85%, Dogecoin (DOGE) all’80%, e Cardano (ADA), Avalanche (AVAX) e Polkadot (DOT) ciascuno al 75%.
Le principali scadenze per le decisioni includono:
2 luglio 2025: scadenza per le richieste ETF in stile basket sui cripto/indici, con Bloomberg che assegna una probabilità di approvazione del 90%
Fine Q4 2025: finestre finali per le approvazioni di asset singoli — SOL, LTC (ottobre), XRP (novembre), DOGE (dicembre), ADA, DOT, AVAX (novembre)
Seyffart sottolinea che, sebbene alcune approvazioni anticipate possano verificarsi a fine giugno o inizio luglio, la tempistica più realistica è il Q4 2025.
Gli ETF potrebbero incrementare la domanda per alcune altcoin, ma potrebbero non influenzare in modo significativo l’intero mercato se i token a minore capitalizzazione rimangono esclusi. Inoltre, dato che l’indicatore di CryptoQuant riflette l’attività sulle piattaforme spot, la domanda generata dagli ETF deve tradursi in una reale pressione di acquisto su tali piattaforme per avere un effetto misurabile.
Yashu Gola è un giornalista e analista di criptovalute con expertise in asset digitali, blockchain e macroeconomia. Fornisce analisi di mercato approfondite, pattern nei grafici tecnici e intuizioni sugli impatti economici globali. Il suo lavoro colma il divario tra la finanza tradizionale e le criptovalute, offrendo consigli pratici e contenuti educativi. Appassionato del ruolo della blockchain nella finanza, studia la finanza comportamentale per prevedere le tendenze delle memecoin.