Ieri c’è stata una reazione rialzista per i mercati europei con il nostro FTSE MIBche ha chiuso in positivo a +1% ma restando sotto i 43.000 punti con andamenti deboli però per l’azione di Ferragamo e quella di Cucinelli.
Il titolo Ferragamo (SFR) quota a 7,65€, confermando l’estensione del movimento positivo iniziato a settembre. Su base mensile registra un +9,50%, segnando il terzo mese consecutivo in verde. Da inizio anno SFR mantiene un progresso del +13%, inserendosi in un quadro di recupero più articolato dopo le difficoltà emerse nella parte centrale del 2025.
Nel grafico weekly viene mostrata l’evoluzione degli ultimi dodici mesi, caratterizzati da un avvio d’anno rialzista interrotto a marzo sul massimo annuale di 8,19€. Da quel punto è partito un downtrend profondo che ha condotto Ferragamo sui minimi storici di agosto a 4,35€, con una perdita vicina al 50% rispetto ai massimi di periodo.
Dal minimo estivo è iniziata una fase di ricostruzione, culminata con la rottura della prima resistenza vettoriale in area 6,25€, evento che ha favorito un’ulteriore accelerazione.
L’impulso rialzista ha accompagnato SFR verso la resistenza di area 7,70€, livello che da due settimane ostacola nuovi allunghi. In caso di ritracciamento il primo supporto significativo transita a 6,65€. Il secondo livello di supporto di Ferragamo si colloca in area 6,20€.
L’azione di Brunello Cucinelli (BC) attualmente quota 88,50€, mostrando una chiusura negativa ma sostanzialmente invariata. Su base mensile BC registra un +0,90%, interrompendo due mesi consecutivi in ribasso, mentre da inizio anno rimane in calo del -16%.
Nel grafico weekly è rappresentata l’evoluzione dei prezzi dal massimo storico di febbraio a 133,40€, punto da cui è iniziata una fase di contrazione evidente nella sequenza di massimi e minimi decrescenti. A settembre si è verificato un crollo con un minimo a 77,60€ sull’area di supporto.
Il successivo rimbalzo ha lasciato spazio a una lunga lateralità sotto la resistenza dei 92,30€, movimento che dura da quasi due mesi. Un breakout di tale livello sarebbe decisivo, mentre una discesa sotto 84,50€ aprirebbe a nuove pressioni ribassiste.
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