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Investire in legno con i mercati finanziari: ecco come si fa

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Feb 5, 2024, 18:08 GMT+00:00

Come puoi investire in legno con i mercati finanziari e aggiungere la materia prima al tuo portafoglio d'investimento. Scoprilo con noi adesso.

Investire in legno con i mercati finanziari

In questo articolo:

Perché investire in legno con i mercati finanziari? Essenzialmente perché è il modo più semplice per investire in legname, una materia prima essenziale per molteplici settori industriali e di cui si potrebbe difficilmente fare a meno se l’obiettivo è quello di ridurre il consumo di plastica per essere più sostenibili.

Quindi il legno come materia prima su cui riversare una parte delle riserve del proprio portafoglio finanziario. Ma ne vale la pena? Ecco in sintesi dove viene impiegato il legno, quali le previsioni di sviluppo nel futuro e come investire in legname grazie ai mercati finanziari.

Per cosa si utilizza il legno e i suoi derivati?

Prima di scoprire come investire in legno con i mercati finanziari è bene aprire il nostro orizzonte agli utilizzi del legno nei settori industriali.

Di fatto il legno è fondamentale per molti prodotti di uso comune, pensiamo alla carta usata come incarto dei prodotti alimentari sfusi o come imballaggio dei pacchi che riceviamo a casa.

Il legno è utilizzato per fabbricare mobili, ma anche per costruire intere case o parti di esse (tetti, balconi, solai, pavimenti, ecc.). Il legname è una fonte di energia per generare calore d’inverno nelle stufe a legna e nei camini, mentre il legno recuperato viene ridotto in trucioli per le stufe a pellet.

Con il legno e i suoi derivati possiamo quindi fare molto e ciò si traduce in un interessante opportunità per chi investe in materie prime.

Il legno per la riduzione dell’impronta di carbonio

C’è poi un altro utilizzo che possiamo considerare sempre meno secondario e riguarda la piantumazione di alberi per ridurre l’impronta di carbonio. Esistono numerosi programmi internazionali, società non-profit e società for-profit che supportano le aziende attraverso programmi di piantumazione di centinaia o migliaia di alberi nel mondo per ridurre la propria impronta di CO2.

Altre aziende quotate in Borsa, invece, preferiscono sviluppare progetti di piantumazione degli alberi al loro interno. Questo è il caso di Intesa Sanpaolo (ISP) che, con Think Forestry, ha intenzione di piantumare 100 milioni di alberi entro il piano industriale 2022-2025. L’obiettivo è di coinvolgere medie e grandi imprese clienti della Banca e di supportarle con progetti di piantumazione in Italia e nel mondo grazie al supporto di Rete Clima, un ente tecnico non-profit.

Generali (G) dal canto suo ha dato il via a fine 2023 a un progetto che prevede la piantagione di un milione di alberi all’interno delle sedi del Gruppo Leone Alato, una società agricola al 100% partecipata da Generali. Nelle sue cinque aziende agricole sparse in quattro regioni italiane verrà attuato un piano da completare in quattro anni, per un orizzonte di lungo periodo pari a 60 anni. Gli alberi saranno certificati per ottenere crediti di carbonio.

I numeri del legno: previsioni future

Mentre a metà degli anni ‘70 dello scorso secolo i fondi pensione statunitensi iniziavano a investire in risorse forestali, negli ultimi decenni l’interesse si è aperto all’America Latina, l’Oceania e l’Asia, oltre che all’Europa.

Per quanto riguarda l’uso della cellulosa a scopo d’imballaggio, le stime indicano una crescita entro il 2028 a 220 miliardi di pacchi inviati in tutto il mondo rispetto agli 87 miliardi del 2018 (MilanoFinanza).

Va considerata anche la tendenza delle società dell’e-commerce a sostituire gli imballaggi in plastica con la carta, ad esempio per riempire gli spazi vuoti all’interno dei pacchi spediti a mezzo corriere.

Per le sue caratteristiche di isolamento termico, invece, il legno ha guadagnato un posto rilevante nelle costruzioni di nuovi edifici che applicano soluzioni di bioediliza. Per certi versi si sta assistendo a un ritorno al passato, con la costruzione di interi edifici in legno e non necessariamente a scopo residenziale.

Il legno ha quindi ancora molto da dire ed è per questo che chi investe in commodity dovrebbe prendere in considerazione questa materia prima. Suggeriamo anche di considerare di investire in ammoniaca.

Il prezzo del legno alla Borsa di Chicago (CME Group)

Uno dei mercati principali da cui è possibile seguire l’andamento del legno è sicuramente la Borsa di Chicago (CME Group), dove vengono scambiate le principali materie prime agricole e industriali.

Il prezzo del lumber, cioè del legname, viene riportato in base al contratto future di riferimento. Questo significa che in base al tipo di contratto il prezzo del legname varia e può cambiare anche sensibilmente.

Il prezzo di quotazione del legname al CME Group viene espresso in dollari USA e si riferisce a mille (1.000) board feet o MBF, una unità di misura usata negli Stati Uniti e in Canada per calcolare il volume del legname venduto. Per comprendere questa unità di misura basti sapere che un metro cubo corrisponde a 423,776 MBF.

Le sedute di scambio del legname iniziano il lunedì e terminano il venerdì (ore 9:00 – 15:02 ora locale). Vi è anche una fluttuazione minima di prezzo da rispettare, la quale è di 13,75 USD per 0,50 MBF.

I contratti sul legname sono quotati per mese e sono 7 i mesi listati (gennaio, marzo, maggio, luglio, settembre, novembre. La negoziazione dei contratti future sul legname termina alle 12:05 p.m. (ora locale) del giorno lavorativo precedente il 16° giorno del mese contrattuale.

Questo è un po’ il funzionamento del mercato del legname alla Borsa di Chicago, e com’è facile intuire i ritmi sono del tutto differenti rispetto ad altri asset. I tempi ovviamente devono riflettere il ciclo del legno, il quale per natura è lento nella crescita.

E anche il mercato di scambio del legno ha ritmi meno frenetici di altri. Per tutte le informazioni sulle quotazioni del legname è utile fare riferimento alla pagina dedicata sul sito del CME Group.

Come investire in legno con i mercati finanziari?

Dunque in che modo è possibile investire in legno con i mercati finanziari per beneficiare in modo generale dei progressi e della crescita del settore?

Sono disponibili almeno un paio di ETF per investire nel legno e sono:

  • iShares Global Timber & Forestry UCITS (ETF) (Dist.): legato all’indice S&P Global Timber & Forestry (lo trovi con ticker WOOD), replica le prestazioni di 25 tra le maggiori società impegnate nella proprietà, gestione o sistema logistico a monte dei boschi e delle foreste di legname;
  • Pictet Timber R (Eur): il fondo comune investe nelle azioni del settore risorse naturali.

Oppure più in generale è possibile investire sul tema dell’agricoltura attraverso un ETC o ETF legato rispettivamente a materie prime che implicano lo sfruttamento del legno o in società che svolgono tali attività.

I titoli azionari del legno su cui investire

Ed ecco invece alcuni dei principali titoli azionari del legno su cui investire direttamente.

  • West Fraser Timber (WFG): diversificata nella produzione di beni fatti con il legno, tra cui MDF, LVL e OSB.
  • Conifex Timber (CFF): con sede in Canada è una società di prodotti forestali con attività in Nord America e vendita in Nord America e Giappone.
  • Acadian Timber (ADN): società canadese proprietaria di milioni di acri di terreni boschivi liberi in Canada e Stati Uniti, vende segati di legno tenero e duro, sottoprodotti da biomassa.
  • Sumitomo Forestry (1911): società giapponese impegnata nel business delle foreste, produce in particolare legno da costruzione.
  • Lumber Liquisators Holdings (LL): produttore e venditore attraverso una sua catena di negozi statunitense di pavimenti in legno. La società fornisce anche il montaggio a casa del cliente finale.

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Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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