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Investire come Michael Burry: ecco come fare

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Sep 4, 2023, 07:20 GMT+00:00

Investire come Michael Burry è possibile? Forse con un po' di impegno sì. Ecco come fare per provare a copiare i grandi investitori.

Investire come Michael Burry

In questo articolo:

Investire come Michael Burry, l’uomo diventato milionario grazie alla crisi dei mutui subprime del 2007/2008, è possibile a chiunque? Forse no, ma sapere come ci è riuscito e quali strumenti potresti usare per perfezionare le tue strategie di investimento ti sarà di aiuto.

Oltre ad apprendere come investe Michael Burry, ti forniremo degli spunti per copiare i grandi investitori come Warren Buffett e Cathie Wood, giusto per citare alcuni nomi di investitori famosi.

Breve presentazione di Michael Burry

Michael Burry è un medico con il piglio da investitore. Tra il 2000 e il 2008 ha gestito l’hedge fund Scion Capital con cui ha fatto straricchi i suoi clienti “scommettendo” sul crollo dei mutui subprime.

Il film “La grande scommessa” ne racconta la storia drammatica e sbalorditiva. Un uomo, Burry, aveva capito prima degli altri quale sarebbe stato l’epilogo della storia decennale dei mutui spazzatura. Lui e altri pochi divennero milionari o miliardari, mentre una parte non trascurabile del mondo finanziario e reale uscì da quella vicenda molto più povero.

Michael Burry praticava il value investing mentre faceva il medico in ospedale. Aveva quindi iniziato come molti altri investitori occupandosi della crescita delle proprie finanze nel tempo libero.

In seguito decise di svestire i panni del medico per dedicarsi totalmente agli investimenti attraverso il suo hedge fund. I suoi successi sono basati completamente sullo short selling di titoli finanziari.

Su cosa investe oggi Michael Burry

Chiuso il suo hedge fund Burry lo ha riaperto alcuni anni dopo per dedicarsi agli investimenti nell’acqua (investe nella “materia prima” da oltre un decennio) e per continuare a investire contro, ma anche a favore di società e di intere economie.

Di recente, come risulta dai documenti obbligatori presentati alla Security and Exchange Commission (SEC), la sua Scion Asset Management ha investito contro l’intero indice Nasdaq attraverso l’ETF Invesco QQQ, ed ha investito contro l’indice S&P 500 attraverso l’ETF SPDR S&P 500.

Nello specifico Burry ha acquistato 738 milioni di dollari di contratti di opzioni put con sottostante l’Invesco QQQ e 886 milioni di USD nello SPDR S&P 500. Il totale dell’investimento è di circa 1,6 miliardi di dollari contro l’economia degli Stati Uniti.

Ma Burry ha anche investito a favore dell’economia giapponese. Almeno da inizio anno si parla con maggiore insistenza degli investimenti appetibili in Giappone e sulla scia di altri grandi investitori anche Michael ha fatto lo stesso.

L’investitore ha scelto anche in questo caso gli ETF legati all’economia giapponese: MSCI JPN ETF NEW; MSCI JP VALUE; MSCI JAPAN SMC. Come detto questi titoli sono stati acquistati con prospettiva long. E Burry è long anche su Stellantis (STLA) di cui avrà probabilmente comprato il titolo quotato al NYSE.

Su cosa non investe Michael Burry

Dopo aver acquistato a basso costo i titoli azionari delle banche regionali USA quali First Republic Bank, Estern Alliance Bancorp e Pacwest Bancorp nelle fasi successive al crollo di Silicon Valley bank ha venduto le azioni di questi titoli al 100%.

L’investitore americano si è liberato al 100% anche delle azioni di Zoom, delle azioni di JD e delle azioni di Alibaba, oltre che delle azioni di Coterra Energy (CTRA). I motivi per cui abbia venduto tutte le azioni di questi ultimi titoli azionari non sono noti.

Investire come Michael Burry e Warrenn Buffett

Come fare per investire come Michael Burry e gli altri grandi investitori americani? Alcuni strumenti sono particolarmente utili anche se, come leggerai nella sezione successiva, non sono avulsi da alcune criticità “sistemiche”.

  • Database Edgar della SEC: l’autorità finanziaria e di controllo statunitense (US SEC) raccoglie tutti i documenti delle società quotate e di investimento obbligate a rendere pubbliche determinate informazioni di investimento sugli asset finanziari. Il database Edgar è questo archivio pubblico accessibile via web dove chiunque può scaricare i documenti pubblicati da Michael Burry, Warrenn Buffett, Cathie Wood. “Spulciando” i documenti pubblicati dalle società di investimento potrai farti un quadro chiaro ed ampio di come investono le grandi società di investimento degli Stati Uniti e provare a imitarli. Qui il link.
  • Data Roma è uno strumento particolarmente interessante perché fornisce l’attività in tempo reale dei superinvestitori statunitensi. Naturalmente “in tempo reale” non significa che riporti tutti i singoli acquisti, ma quelli più significativi fatti dalle società di investimento che hanno determinati tipi di obblighi di trasparenza e di pubblicazione. Scorrere l’elenco per vedere come si muovono i big come Berkshire Hathaway può risultare interessante per capirne di più. Il sito web è dataroma.com.
  • Quiver Quantitative invece è uno strumento a pagamento con cui poter scoprire come investono i politici degli Stati Uniti, i quali se comprano azioni o asset finanziari sono obbligati a rendere pubbliche le movimentazioni per non cadere nel conflitto di interessi. Una analisi quasi investigativa fatta attraverso questo strumento potrebbe condurci a scoperte interessanti per le nostre strategie di investimento di medio-lungo periodo: https://www.quiverquant.com.

Il limite di questi strumenti

Gli strumenti che hai appena scoperto sono sicuramente utili per creare delle strategie di investimento informate, tuttavia ci sono dei limiti di cui non dovresti mai scordare onde evitare spiacevoli sorprese.

Anzitutto i dati forniti riguardano operazioni compiute nel passato. Anche se risultano essere operazioni di acquisto o vendita di titoli finanziari degli ultimi mesi, riguardano comunque operazioni pianificate e compiute in tempi diversi rispetto a quelli in cui andresti a operare tu.

E come saprai il tempo spesso fa la differenza tra un buon e un cattivo investimento. Valuta bene che non si sia chiusa la “finestra di acquisto”, cioè valuta se il momento in cui compreresti tu il titolo finanziario acquistato in precedenza da Michael Burry è ancora quello giusto.

Altro limite degli strumenti suggeriti riguarda il mercato di riferimento. Tutti i dati che trovi sono riferiti unicamente al mercato statunitense o a società di investimento USA. Questo significa che utilizzando tali strumenti sarai costretto a indossare i panni dell’investitore statunitense, cioè la sua stessa prospettiva. Se vivi negli Stati Uniti tutto ok, altrimenti adottare una strategia di investimento incentrata completamente su schemi che contemplano solo il punto di vista degli investitori statunitensi potrebbe prestare il fianco a criticità.

Anche gli strumenti stessi che dovresti comprare sono tutti denominati in dollari (rischio di cambio) e in alcuni casi non sono acquistabili dall’Europa (le normative USA non sono compatibili con quelle UE). Vero è che determinati tipi di titoli finanziari, in particolare gli exchange traded fund (ETF), potrebbero essere quotati anche in una Borsa europea ma potrebbero differire rispetto a quelli statunitensi (ad esempio perché ridenominati in euro).

Concludendo

Dunque se vuoi praticare il social trading con i broker online inizia pure a scegliere quello adatto a te, ma se sei alla ricerca di un livello superiore di investimento allora dovrai studiare la documentazione dei grandi investitori.

Questi non hanno copiato nessuno. Ricorda che investire come Michael Burry non è di fatto possibile se non hai le sue stesse capacità economiche, quindi prendi spunto dai grandi investitori e adatta alle tue dimensioni quanto appreso.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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