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Cos’è il Moat investing? Tutto quello che vuoi sapere

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Jun 16, 2023, 13:15 GMT+00:00

Cos'è il Moat investing e quale strategia persegue? Tutto quello che vuoi sapere sull'economic moat e come investire attraverso gli ETF Moat.

Moat investing

In questo articolo:

Hai sentito parlare di economic moat, e di Moat Investing, ma non sai di cosa si sta parlando? Segui la nostra guida e scoprirai tutto quello che vuoi sapere sullo stile di investimento tipico della “scuola” di Warren Buffett.

Cos’è il Moat investing?

Partiamo dalla parola moat che in inglese ha il significato di fossato, e da qui passiamo a comporre l’espressione economic moat che in italiano possiamo tradurre come fossato economico.

Ecco, la tecnica del Moat investing deriva dall’economic moat praticato dalle aziende. Prima di spiegare cos’è il Moat investing, quindi, è importante capire cosa si intende per economic moat.

Cos’è l’economic moat?

Basato sui concetti e lo stile di investimento di Warren Buffett, l’economic moat è un insieme di vantaggi competitivi che una impresa ha nel suo settore di riferimento. Quando una azienda nasce in un settore nuovo e si posiziona con prodotti unici, ha un vantaggio competitivo. Ben presto, però, arriveranno altre aziende desiderose di ripetere lo stesso successo.

Siamo nella fase della competizione, che abbassa i prezzi ed erode i ricavi netti per l’impresa che per prima si era gettata nel nuovo settore.

L’economic moat interviene in questa sfida, in questa vera e propria battaglia competitiva. L’azienda deve creare un fossato economico intorno al suo business per respingere i competitor. E per farlo non ha altra strada se non quella dell’investire in ricerca per innovare continuamente i suoi prodotti, al fine di renderli unici e desiderosi dai propri clienti.

Quelle società che riescono, sul lungo periodo, a creare sempre rinnovate condizioni di crescita grazie alla costante innovazione dei prodotti, e non solo, sono quelle società quotate che rientrano nei radar di chi pratica la strategia del Moat investing.

Tornando alla spiegazione del Moat investing, ora si comprende che essa è una strategia applicata ai titoli azionari e praticata da investitori di lungo periodo.

Vediamo ora quali sono le fonti di moat di cui dobbiamo tenere conto nella nostra strategia di Moat Investing.

Le fonti di Moat

Le fonti di moat sono essenzialmente cinque e tutte insieme, o singolarmente, determinano un vantaggio competitivo che scava un più o meno ampio fossato intorno al settore industriale di riferimento (a danno della concorrenza).

  1. Beni immateriali: possedere un marchio, un brevetto o una licenza esclusiva con cui essere in grado di applicare il potere di determinare i prezzi (vedasi Apple AAPL, per citare un esempio classico).
  2. Costi di commutazione (switching cost): si intende il costo che l’utente finale deve mettere sul piatto della bilancia per passare ai prodotti e/o servizi della concorrenza. Per costi di passaggio ad altro fornitore si intende anche quello della formazione, il tempo necessario per apprendere l’uso dei nuovi strumenti o software, e il rischio legato al passaggio.
  3. L’effetto rete: gli esempi classici provengono dalle aziende che operano nei settori dei social mendia e dei servizi di pagamento. Pensiamo a Visa (V) e Mastercard (MA), ad esempio, le quali hanno una forte rete di utenti e possono trarre vantaggio dalla distribuzione dei costi fissi su una enorme base di clienti.
  4. Efficienza dell’economia di scala: questo moat si verifica in particolare in ambiti economici e produttivi altamente regolamentati, attivi in un’area geografica ben definita e dove è richiesta una alta intensità di capitale. Gli aeroporti sono un esempio tipico di questa fonte di moat.
  5. Vantaggio in termini di costi: la capacità dell’azienda di ridurre i costi di produzione o dei servizi rispetto alla concorrenza, garantendo vendite agli stessi prezzi dei competitor realizzando margini superiori.

Il Moat rating cos’è?

Per calcolare quanto è ampio questo fossato è stato ideato un indicatore capace di misurare la sua ampiezza: il Moat Rating.

La scala di classificazione del Moat Rating si divide in tre giudizi: ampio, medio, assente. Un Moat Rating con giudizio “ampio” indica, all’investitore che pratica il Moat Investing, che quel titolo è legato a una società con un fossato competitivo difficile da attraversare per la concorrenza. Tanto difficile che il vantaggio durerà per almeno 20 anni.

Le aziende con un giudizio “medio”, significa che hanno un vantaggio competitivo che potrà essere colmato dalla concorrenza in meno di 20 anni.

Praticare il Moat Investing: come distinguere le società con economic moat reale

Vediamo come distinguere i “falsi positivi” dalle vere società con un economic moat, e che possono rientrare nella nostra strategia di Moat Investing.

Vestas (VWS), produttore di pale eoliche, è sicuramente una società con una notevole quota di mercato e in crescita, eppure Morningstar gli assegna un Moat Rating “assente” perché la differenza di prodotto rispetto alla concorrenza è minima.

Uber (UBER), con il suo servizio taxi alternativo, ottiene un Moat Rating “medio” da Morningstar, grazie all’effetto rete che sta comportando un aumento del valore del servizio offerto ai clienti.

LVMH, gruppo dell’alta moda e del lusso, riceve da Morningstar un Moat Rating “ampio”. I suoi prodotti sono iconici, i suoi clienti non hanno alcuna difficoltà a pagare anche se i prodotti non hanno una reale funzionalità superiore (una borsa di Louis Vuitton è una borsa, ma pagano per indossare il marchio).

ETF Moat cosa sono e come investire?

Un modo immediato di fare Moat Investing viene offerto dagli ETF Moat, i quali sono exchange-traded fund basati su azioni valutate moat nei rispettivi settori industriali di appartenenza.

Dove sta il vantaggio dell’investire in ETF Moat? L’investitore non deve sobbarcarsi tutto il lavoro di cercare e analizzare le società potenzialmente moat, mentre con un ETF appositamente sviluppato deve valutare “soltanto” i rischi propri del veicolo di investimento.

Alcuni esempi di ETF Moat

Negli ultimi anni VanEck, società specializzata nello sviluppo di ETF, ha creato due fondi passivi moat legati a indici moat di Morningstar.

  • VanEck Morningstar USD Sustainable Wide Moat UCITS ETF, denominato in dollari e con attività nette gestite pari a 577 milioni di USD. La spesa totale ammonta allo 0,49%.
  • VanEck Morningstar Global Wide Moat UCITS ETF, disponibile anche su Borsa Italiana (Borsa di Milano) con prezzo di 23,47€ per quota (al 16/06/2023) e 82 milioni di dollari di attività nette gestite. La spesa totale ammonta allo 0,52%.

Il primo ETF Moat VanEck è stato lanciato il 16 ottobre 2015, il secondo il 7 luglio 2020.

Quali sono i rischi dell’ETF Moat investing?

Tre sono i principali rischi dell’ETF Moat investing in cui può incappare un investitore ed è bene conoscerli per avere una buona strategia di gestione del rischio.

  • Rischio del mercato azionario: il valore dei titoli detenuti dai fondi passivi (ETF) può diminuire anche in modo significativo, improvviso e imprevisto a causa di condizioni economiche e di mercato poco prevedibili. Questo è il rischio tipico di quando si investe in azioni.
  • Rischio di concentrazione: i fondi potrebbero investire una percentuale troppo alta del proprio patrimonio in gestione in un numero ridotto di emittenti, o una quota maggiore del patrimonio gestito in un solo emittente (una singola società quotata in Borsa). Tale strategia potrebbe comportare un maggior peso negativo sul net asset value (NAV) dei fondi, oltre a rendere i fondi volatili sul breve periodo rispetto a quelli meglio diversificati. Dunque, prima di scegliere un ETF Moat è bene leggere la composizione del fondo.
  • Rischio di cambio: i fondi e/o i titoli posseduti dai fondi potrebbero essere del tutto o in parte detenuti in valuta estera (diversa dall’euro). Ciò espone il proprio investimento ai cambi valutari e alle oscillazioni di valore rispetto alla valuta di riferimento (nel nostro caso l’euro). Il rischio di cambio può comportare ritorni economici inferiori.

Concludendo

Perseguire una strategia di Moat Investing, per quanto allettante, presenta dei rischi da non sottovalutare e che sono quelli tipici degli investimenti nei mercati azionari.

Come abbiamo scritto spiegando cos’è il Moat Investing, inoltre, lo stile di investimento è adatto specificamente per un profilo di investitore di lungo periodo. E con lungo periodo intendiamo 20 anni e più. Una particolarità che ci viene suggerita anche dal Moat Rating di Morningstar, che valuta i titoli da qui a 20 anni e oltre.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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