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Cosa sono i contratti futures e come funzionano

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Apr 7, 2021, 13:09 UTC

Guida ai contratti futures, scopri come funzionano e chi può operare sul mercato dei futures. Presentiamo anche i vari tipi di contratti future.

contratti futures

In questo articolo:

Ci occupiamo questa volta del contratto future, uno strumento derivato molto presente nei mercati finanziari e spesso trascurato dagli investitori al dettaglio perché considerato appannaggio di chi ha grandi capitali da investire. Sarà proprio così? Scopriamo nel dettaglio come funzionano i contratti futures, le tipologie esistenti e in che modo anche un investitore che non dispone di milioni di euro da investire, può provare ad investire sui contratti futures.

Partiamo dalla definizione.

Definizione di contratto future

“Il future è un contratto derivato negoziato su mercati regolamentati mediante il quale acquirente e venditore si impegnano a scambiarsi una determinata quantità di una certa attività finanziaria o reale (detta attività sottostante o underlying asset) a un prezzo prefissato e con liquidazione differita a una data futura prestabilita”.

Questa è la definizione che ci offre dello strumento derivato Borsa Italiana. Il future, inoltre, si configura come un derivato simmetrico, poiché entrambi i contraenti del contratto sono obbligati ad effettuare una prestazione alla scadenza del contratto.

Come funzionano i contratti futures

Il trader che acquista un contratto futures assume una posizione lunga (long position): a scadenza l’acquirente dovrà acquistare l’attività sottostante. Il trader che vende il contratto all’opposto assume una posizione corta (short position) e si impegna, a scadenza del contratto, a consegnare l’attività sottostante.

Di solito la chiusura del contratto (o dei contratti) tra le parti non si conclude con la consegna fisica del sottostante, ma la consegna è comunque possibile. Gli operatori, infatti, tendono a chiudere le posizioni aperte rivendendo i futures, oppure acquistano i futures venduti in precedenza. In questo modo si risparmiano i costi di spedizione.

Cosa accade se il contratto future giunge a scadenza? Il contratto potrà essere liquidato per cash settlment, effettuando cioè un calcolo del controvalore monetario. Di solito se il trader dimentica di chiudere il contratto (o i contratti) la piattaforma del broker agisce d’iniziativa chiudendo le posizioni.

Cosa accade se il contratto future giunge a scadenza senza chiusura della posizione? In questo caso avviene la consegna fisica del sottostante, con tutti gli oneri di spedizione e doganali, eventualmente legali, che la consegna fisica può comportare.

Per quanto riguarda la dimensione del singolo contratto, “essa definisce l’ammontare che il venditore dovrà consegnare al compratore per ogni contratto stipulato”.

Si dice Futures o Future?

Come è meglio scrivere e/o pronunciare: futures o future? Sull’argomento c’è un po’ di confusione, e per fornire qualche chiarificazione sulla questione è bene scomodare chi la lingua italiana la insegna e la custodisce da secoli, ovvero l’Accademia della Crusca.

L’Accademia ci dice che l’uso della ‘s’, che indica il plurale delle parole inglesi, va valutato di volta in volta, tuttavia nel caso di “un termine fortemente specialistico” si consiglia di “utilizzare il plurale della lingua d’origine”.

In definitiva, scrivere o pronunciare ‘contratti futures’ è corretto. Tuttavia non consideriamo un errore la scrittura ‘contratti future’, di chi rispetta la regola di usare la forma singolare delle parole straniere nei testi scritti in lingua italiana. Va però aggiunto che in lingua inglese troveremo quasi sempre l’uso al plurale e anche Investopedia usa sempre futures, anche nel caso dell’uso nella forma singolare.

Chiusa parentesi, occupiamoci di cosa sono i contratti futures e di come possiamo fare trading con essi.

Tipi di contratti futures

Il contratto future può rappresentare un titolo azionario, un titolo obbligazionario, un tasso di interesse a lungo termine, un tasso di interesse a breve termine, può rappresentare una valuta fiat ed anche una criptovaluta, o ancora una merce come il petrolio o un metallo come l’oro.

Vediamo nel dettaglio alcuni tipi di contratti futures.

  • Future su azioni: il sottostante è uno qualsiasi dei titoli azionari quotati su un mercato regolamentato. Il valore del contratto future su azioni è dato dal prodotto tra il suo prezzo e il numero di azioni sottostanti il singolo contratto, ovvero il lotto minimo. In Italia i contratti futures su azioni sono negoziati sul mercato IDEM e a scadenza è prevista la consegna fisica del sottostante.
  • Future su indici azionari: noti anche col nome inglese di stock index futures, è uno strumento derivato standardizzato negoziato su mercati regolamentati. Sul mercato italiano dei derivati (IDEM), troviamo due diversi tipi di contratti: S&P/MIB Future e mini S&P/MIB Future.
  • Future su merci: i commodity futures sono contratti derivati attraverso cui le parti si impegnano a scambiarsi una determinata quantità di merce, ben identificata e a un prezzo predefinito. Tutte le materie prime hanno un loro future presso la Borsa di riferimento. Per quanto riguarda i metalli, il London Metal Exchange (LME) è la Borsa dei metalli dove troveremo quotati i futures dell’oro, dell’argento, del palladio, del platino, ecc.
  • Future su obbligazioni: alla scadenza del contratto future, le parti si impegnano a scambiarsi un certo quantitativo di obbligazioni, che generalmente rappresentano titoli di Stato, ed a un prezzo prestabilito. Caratteristica particolare del future su obbligazioni, riguarda il tipo di sottostante rappresentato. Quest’ultimo è un titolo di Stato teorico (nozionale), “le cui caratteristiche in termini di durata e tasso nominale (cedola) vengono stabilite dal mercato in cui viene negoziato il future”. Sul mercato, però, non troveremo sempre un titolo di Stato con caratteristiche identiche a quelle del sottostante del future, quindi le Borse di solito usano una procedura per aggiustare il prezzo incassato dal venditore. Il venditore ha cioè la possibilità di scegliere quale obbligazione consegnare, tra quelle indicate dall’autorità del mercato in un apposito paniere. A questo punto la Borsa, per ciascun titolo presente nel paniere, calcola il fattore di conversione.

Chi può investire sui futures?

Generalmente chiunque abbia dimestichezza con gli strumenti finanziari, ed in particolare con gli strumenti derivati, può investire sui futures.

Grazie a varie piattaforme di trading online più evolute, sono infatti disponibili gli strumenti per fare trading con i futures.

Il mercato italiano dei futures

Il mercato mondiale dei futures è vastissimo e di difficile trattazione in un unico articolo. Per approfondire consigliamo di visitare il sito del CME Group, la principale Borsa statunitense dei futures.

Soffermandoci sul mercato italiano dei futures, esso è disponibile presso la Borsa di Milano e prende il nome di IDEM. Attivo dal 1994, negli anni è cambiato per adattarsi alle esigenze dei mercati finanziari, e si è ampliato includendo nuove tipologie di futures.

Le negoziazioni si svolgono dalle 9.00 alle 17.40 in una unica fase di negoziazione continua, dove si procede anche alla conclusione dei contratti.

Su IDEM troviamo:

  • futures su indici;
  • futures su azioni;
  • futures su dividendi;
  • futures su commodity (futures su elettricità Italia; futures su grano duro).

L’accesso per il trader è possibile attraverso un servizio di intermediazione, spesso offerto dalle banche o da broker regolamentati.

Concludendo

I futures non sono uno strumento finanziario appannaggio dei trader professionisti o istituzionali, i contratti futures possono benissimo entrare a far parte del portafoglio finanziario di tutti gli investitori.

Bisogna però affidarsi a piattaforme regolamentate che sappiano fornire un supporto più professionale, perché come spiegato nella guida, i future non chiusi per tempo potrebbero configurarsi in una consegna fisica del sottostante. Quest’ultima è la differenza sostanziale rispetto ai contratti per differenza (CFD) e rispetto agli exchange traded fund (ETF).

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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