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Cosa sono gli AI token e perché spopolano? Guida all’investimento

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Feb 15, 2023, 10:56 UTC

Cosa sono gli AI token e perché spopolano? Leggi la guida all’investimento sui token AI che ti aiuta ad evitare l'ennesima crypto delusione.

AI token

In questo articolo:

Questo inizio di 2023 nel settore delle criptovalute ha portato a galla una interessante novità chiamata AI token e, per chi ci si era tuffato per tempo, si è trattata di una ghiottissima opportunità di guadagno.

Una sorta di grande “fabbrica del miele” in pieno Crypto Winter, con token AI che hanno messo a segno percentuali di guadagno a 3 cifre in un solo mese.

Cosa sono gli AI token e come funzionano i token AI (che sono la stessa cosa), sarà oggetto di questa guida ai token dell’intelligenza artificiale… o presunti tale.

Cosa sono gli AI token?

Per AI token si intendono dei crypto token legati a un progetto supposto decentralizzato che fa uso di algoritmi intelligenti per svolgere una qualche funzione.

Tali progetti si basano su un algoritmo intelligente che raccoglie ed elabora notizie, o informazioni, o altri tipi di dati, per metterli a disposizione di utenti e aziende che pagano il servizio attraverso l’AI token di turno. In questi sistemi ci sono degli attori che vendono dati e altri che comprano i dati, con la garanzia per tutti di uno pseudo anonimato dato dai protocolli decentralizzati.

Nella pratica la presunta piattaforma blockchain viene utilizzata per garantire la provenienza dei dati elaborati dall’intelligenza artificiale, oppure per garantire lo pseudo anonimato degli utenti che caricano le informazioni o che li utilizzano dietro compenso pagato con l’AI token.

Alcuni di questi token sono legati a veri e propri marketplace pubblici dove è possibile vendere e acquistare dati elaborati dall’IA. Uno di questi progetti è Ocean Protocol alimentato dal token OCEAN.

Il token AI OCEAN, altro non è che un token ERC-20 creato sull’Ethereum blockchain. Dunque una applicazione, un ecosistema decentralizzato che si appoggia sulla rete Ethereum per fornire un servizio.

Come funzionano i token AI?

I token AI non sono altro che dei normali crypto token generati attraverso la blockchain di Ethereum o altre piattaforme decentralizzate.

Nel caso degli AI token generati sulla blockchain di Ethereum, essi sono dei comuni token ERC-20 come tutti gli altri.

Ciò che differenzia questi token è il loro legame con un servizio fornito attraverso una intelligenza artificiale.

Un token AI autonomo, cioè creato su una blockchain tutta sua è DBC, ed è legato alla piattaforma DeepBrain Chain.

Perché è cresciuto l’interesse per i token dell’intelligenza artificiale?

I primi progetti che hanno provato a presentare un “white paper” orientato agli algoritmi intelligenti risalgono al 2017. Uno di questi primi che ancora oggi esiste si chiama Measurable Data Token, il cui token MDT è un ERC-20 generato su Ethereum. L’altro è DeepBrain Chain.

I primi progetti risalgono a oltre 6 anni fa, ma l’interesse per i token AI è maturato solo di recente. Un primo segnale d’interesse forte lo rileviamo a gennaio 2021, quando OpenAI lancia DALL-E un software che, sfruttando un algoritmo intelligente, è in grado di generare una immagine a partire da una descrizione scritta.

Secondo i dati di ricerca di Google, l’interesse massimo arriva a settembre 2021 e poi di nuovo a fasi alterne nel corso del 2022.

Ma nella “Crypto City” il vero boom arriva con l’annuncio di ChatGPT, l’intelligenza artificiale (ancora) di OpenAI a cui puoi chiedere di scrivere una storia o di correggere per te del codice informatico.

Quest’ultimo è stato l’evento scatenante. E si badi bene, ChatGPT e la società che lo ha progettato non hanno nulla a che fare con il settore delle criptovalute.

Tuttavia, uno dei fondatori di OpenAI (fondata nel 2015) è Elon Musk. Sì proprio lui, il fondatore di SpaceX, il CEO di Tesla (TLSA) e di Twitter: il dogecoin lover numero uno. Dal 2018, però, Musk è solo un donatore di OpenAI e non fa più parte del consiglio di amministrazione della fondazione.

Che forse questo legame tra Musk e le crypto abbia scatenato la suggestione di alcuni investitori? Se così fosse, si tratta davvero di pura suggestione.

Però è un fatto che Microsoft (MSFT) di recente ha investito 10 miliardi di dollari in OpenAI e sta progressivamente implementando l’algoritmo di ChatGPT nel suo motore di ricerca Bing. Va ricorda che Microsoft, attraverso la sua piattaforma cloud Azure, fornisce ai clienti servizi blockchain-as-a-service.

E ancora Microsoft da anni fa parte dell’Enterprise Ethereum Alliance (EEA).

Dunque qualche legame “alchemico” si è venuto a creare, ma oltre l’alchimia bisogna capire quanta sostanza c’è.

Quali sono gli AI token?

Abbiamo appena accennato alla sostanza dei token AI, vediamo dunque quali sono gli AI token disponibili agli investitori.

Li elenchiamo qui di seguito per comodità, fornendo giusto qualche indicazione per ciascuno di essi.

  • Ocean Protocol (OCEAN): un protocollo che ha come missione permettere a individui e attività di business di trarre valore dai dati in loro possesso monetizzando con l’uso del token OCEAN.
  • SingularityNET (AGIX): una piattaforma che si prefigge come obiettivo quello di permettere a chiunque di creare, condividere e monetizzare servizi basati sull’intelligenza artificiale. Ciò è reso possibile dal suo AI marketplace.
  • DeepBrain Chain (DBC): la visione da cui è stato originato prevede la nascita di una rete computazionale AI, scalabile all’infinito e basata sulla tecnologia blockchain.
  • GNY (GNY): si considera una comprovata piattaforma predittiva di machine learning per le blockchain.
  • Artificial Liquid Intelligence (ALI): il sistema si pone come un protocollo attraverso cui creare delle DApp basate sull’Intelligenza artificiale (AI DApp).
  • Big Data Protocol (BDP): opera un marketplace per la compravendita di dati.
  • Measurable Data Token (MDT): la missione è fornire agli utenti una economia basata sui dati e supportata da una blockchain, dove venditori e acquirenti di dati possono farlo in sicurezza e pseudo anonimato.

Dovrei investire negli AI token?

Come per ogni tipo di investimento, prima di porsi la domanda se conviene o meno investire negli AI token, bisognerebbe fare a sé stessi un’altra domanda: “Che tipo di investitore sono/?”.

Perché se sei uno speculatore, allora non importa cosa accadrà nel lungo termine agli AI token. Ciò che importa è cogliere l’attimo, quello che ti permetterà di sfruttare tutto o gran parte della fase di rialzo. Poi si vende: punto.

Se, invece, sei un investitore in crypto asset di medio o lungo termine, allora la domanda che devi porti davanti a ciascun progetto è: “Ma io, userei i servizi che questi propongono? Per me stesso, è utile quello che qui viene proposto? Quello che leggo nel white paper ha un qualche fondamento, è concreto o si tratta solo di ipotesi, stime e proiezioni di qualcosa di molto fantasioso? (fuffa coin in poche parole)”.

La risposta che segue serve più ai secondi e la offrono alcuni analisti contattati anche dal Coindesk. Il loro è un alert. Attenzione! Per ora si tratta di un incremento dovuto a pura speculazione. Determinati servizi reclamizzati da chi ha creato questi protocolli sono basati su promesse senza fondamento.

Più in generale, quando si intende investire in criptoasset bisognerebbe assumere un atteggiamento meno “cassettista” e più speculativo. Pensare di tenere i crypto asset sul lungo periodo espone l’investitore a molte delusioni e frustrazioni.

Bisogna invece informarsi per tempo e non quando la “festa” è ormai nella sua fase culminante, perché questo è il momento in cui chi è arrivato prima abbandona la “festa” portandosi via il guadagno: compreso quello di chi è arrivato tardi.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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