Leggi la guida completa che ti spiega come investire negli indici Euro STOXX 50 e negli indici Euro STOXX, utilizzando i tracker ETF migliori.
Hai pensato di investire negli indici Euro STOXX ed Euro STOXX 50 ma non sai da dove cominciare? In questa guida forniremo tutte le informazioni utili per permetterti di addentrarti meglio in questa doppia famiglia di indici molto vasta, e gestita dalla società svizzera STOXX Ltd.
Dopo avere appreso cosa sono gli indici Euro STOXX e come funzionano gli indici Euro STOXX 50, forniremo tutte le informazioni necessarie per investire negli indici Euro STOXX attraverso gli strumenti di investimento più accessibili a ogni tipo di investitore, ovvero gli exchange traded fund (ETF).
Gli indici Euro STOXX sono un’ampia famiglia di indici sviluppati dallo società svizzera STOXX Ltd, fondata nel 1997.
Oggi la società fa parte di Qontigo, società creata nel 2019 per unificare DAX e Axioma. Qontigo fa a sua volta parte del gruppo Deutsche Borse.
STOXX ha all’attivo oltre 10 mila indici, i quali non fanno tutti parte della famiglia “Euro” o “Europa”.
Gli indici STOXX vengono forniti in licenza a istituzioni finanziarie e a società attive nei mercati finanziari per sviluppare ETF, futures, prodotti strutturati e fondi comuni di investimento.
La storia degli indici STOXX includeva inizialmente solo titoli azionari delle Borse europee, oppure dell’eurozona o ancora dell’Europa dell’est. Successivamente STOXX Ltd ha ampliato la famiglia di indici per coprire anche altri mercati globali, e si è dotata di indici che coprono altre regioni del mondo e nazioni fuori dall’Europa geografica.
Gli indici più noti dell’ampia famiglia restano però l’Euro STOXX 50, lo STOXX Europe 50 e lo STOXX Europe 600.
Appresa in breve la storia di questa ampia famiglia di indici e come sono nati, entriamo nello specifico partendo dagli indici Euro STOXX 50.
L’indice Euro STOXX 50 è probabilmente il più longevo tra quelli sviluppati da STOXX Limited, nasce infatti nel febbraio del 1998 per includere 50 titoli azionari in rappresentanza di 11 nazioni della zona euro.
Le 50 società quotate rappresentate nell’indice sono considerate le blue-chip dell’eurozona, dunque delle società leader nei rispettivi settori industriali di appartenenza. Per l’Italia ne fanno parte Enel, Stellantis e Intesa Sanpaolo fra le altre.
Data la sua storicità, l’indice è anche uno dei più liquidi all’interno del mercato finanziario dell’eurozona. Tuttavia, questo indice non è rimasto solo tanto che oggi è disponibile un ampio gruppo di benchmark che vanno sotto questo nome. Tra questi troviamo:
Questo indice non va confuso con lo STOXX Europe 50, il quale non si limita alla sola area dell’euro ma comprende più ampiamente società dell’Europa geografica.
Come scritto in apertura, uno dei modi per investire negli indici Euro STOXX 50 è quello di acquistare quote di un fondo negoziato in borsa passivo come un ETF, che sia legato a uno degli indici di questa famiglia.
Un esempio pratico è il fondo passivo SPDR Euro STOXX 50 ETF (FEZ) quotato al Nyse, oppure il Lyxor Euro STOXX 50 (DR) UCITS ETF – Acc (MSE) quotato alla Borsa di Parigi.
E troviamo anche l’iShares Core Euro STOXX 50 UCITS ETF Eur DIS (EUEA) quotato alla Borsa di Amsterdam che, a differenza degli altri sopra citati, distribuisce dividendo.
Presso Borsa Italiana troviamo un ETF Euro STOXX 50 listato da Amundi (ISIN: LU1681047236) e uno istituito da HSBC (ISIN: IE00B4K6B022). Non sono gli unici, nell’ampia offerta troviamo anche degli short ETF che permettono di “scommettere” sul crollo del valore dell’indice Euro STOXX 50 nel breve termine.
L’accesso a questi ETF è nelle possibilità di gran parte degli investitori, in particolare il Lyxor e l’iShares prevedono una quota di ingresso che al momento si aggira sui 35 euro.
Per quanto riguarda, invece, gli ETF STOXX Europe 50, ancora alla Borsa di Milano troviamo un interessante iShares STOXX Europe 50 UCITS ETF Eur Dist (EUN) che distribuisce il dividendo trimestralmente.
Piccola nota importante. Prima di aderire a uno qualsiasi degli strumenti, è utile leggere attentamente il KIID di ciascun ETF perché potrebbero prevedere delle differenze sostanziali, pur tracciando lo stesso indice.
La famiglia di indici Euro STOXX, senza il 50, è una più ampia famiglia di strumenti di benchmark sviluppati per tracciare insiemi di titoli azionari denominati in euro che vanno oltre le prime 50 blue-chip dell’area dell’euro.
Troviamo così l’indice Euro STOXX che esclude le banche, quello che traccia le utility o le azioni value. Altri ancora tracciano le azioni del settore beverage, chimico o delle telecomunicazioni.
Riportiamo di seguito un breve elenco non esaustivo di indici Euro STOXX:
BlackRock, con la sua famiglia di tracker ETF iShares presenta una serie molto ampia di ETF Euro STOXX nei quali poter investire.
Quello attuale appare essere il momento meno ideale per investire negli indici Euro STOXX ed Euro STOXX 50. L’Europa, e in particolare l’area dell’euro, rischia una importante recessione e anche di subire cambiamenti geopolitici di più ampia portata e durata.
Come sempre i momenti di maggiore ribasso rappresentano la fase ideale per investire, ed eventualmente potresti valutare di farlo mettendo in pratica una variante dei piani di accumulo del capitale (PAC).
Hai appreso che la famiglia di indici Euro STOXX è molto ampia e che include anche la famiglia di indici Euro STOXX 50. Le due famiglie, però, possono anche essere tenute distinte.
Hai scoperto che nei mercati finanziari l’indice Euro STOXX 50 è alla base di molti tracker ETF che ti permettono di investire in esso. Anche gli indici Euro STOXX principali hanno degli ETF che ne replicano l’andamento, permettendoti di esporti con una porzione del tuo capitale.
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Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.