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Piano Accumulo Capitale (PAC) conviene? Ecco il PAC fai da te

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Aug 31, 2022, 10:50 UTC

Guida al Piano Accumulo Capitale (PAC) e alla strategia del PAC fai da te. Scopri vantaggi e svantaggi di un PAC fatto da te.

Piano Accumulo Capitale (PAC)

Cercando nel web per un Piano di Accumulo del Capitale (PAC), ti sarai accorto che tutte le principali banche italiane e servizi di gestione del patrimonio ti offrono una loro soluzione pronta all’uso.

Nei fatti un PAC è una buona soluzione come strategia di investimento di lungo termine e qui vedremo il perché, ma vedremo anche se effettivamente conviene un piano d’accumulo del capitale (PAC) fornito dalle banche o se non sarebbe meglio un PAC fai da te.

Partiamo spiegando cos’è un piano di accumulo del capitale (PAC) e come funziona, quindi presenteremo l’alternativa fai da te e quali i vantaggi e gli svantaggi.

Cos’è un Piano Accumulo Capitale (PAC)?

Un piano di accumulo del capitale, abbreviato in PAC, è uno strumento di investimento proposto in particolare a quanti da risparmiatori si avvicinano per la prima volta ai mercati finanziari e non conoscono bene come questi funzionano.

Un PAC prevede l’investimento di una somma periodica (ogni 15 giorni, mensile, ecc.) nei mercati finanziari allo scopo di “livellare” la volatilità tipica delle Borse. Ciò è reso possibile dal fatto che, investendo in periodi diversi dell’anno, si acquistano quote a prezzi differenti.

Facciamo subito un esempio. Investendo 100 euro a gennaio quando nel nostro esempio i mercati sono in rialzo, acquisterai 5 quote; investendo 100 euro a febbraio quando i mercati sperimentano una fase di ribasso, acquisterai 6 quote.

Se all’opposto avessi investito 200 euro a gennaio, avresti acquistato 10 quote mentre con il PAC ne hai acquistate 11.

Come funziona un Piano di Accumulo del Capitale (PAC)

Un piano di accumulo del capitale (PAC) funziona in questo modo:

  1. scegli la banca o il gestore patrimoniale con cui sottoscrivere il PAC;
  2. decidi la periodicità (e delle volte anche il giorno del mese) dell’investimento;
  3. scegli l’importo da versare (50€, 100€, 500€, ecc.) in base ai minimali e massimali previsti dal fornitore e in base alle tue possibilità.
  4. Inizia il PAC.

In cosa investe un piano di accumulo del capitale? Solitamente investe in fondi comuni di investimento che possono essere a gestione attiva o passiva (tipo gli ETF). I fondi possono essere di vario tipo: azionari, obbligazionari, ecc.

Il tipo di fondi in cui si investe dipende dalla tua propensione al rischio, questo significa che prima di iniziare ti verrà sottoposto un questionario per comprendere che tipo di investitore sei e quanto sei disposto a rischiare. In base al profilo sceglierai dove investire i fondi mensili.

Un PAC ha dei costi? Un PAC è un investimento gestito da una società finanziaria regolamentata in Italia e che svolge un servizio finanziario per conto del cliente finale (tu). Dunque sì, per la gestione di un piano di accumulo del capitale sono previsti dei costi.

I costi di un PAC dipendono dalla banca e dalla società a cui ti stai rivolgendo. Di solito i roboadvisor possono offrire le commissioni più basse, tuttavia, dovrà essere tua premura verificare gli eventuali costi di: ingresso; uscita; gestione patrimoniale annuale; altri costi (acquisto dei titoli).

Simulatore del PAC

Gran parte dei gestori patrimoniali che ti propongono la sottoscrizione di un piano di accumulo del capitale, offrono un simulatore del PAC con il quale indicativamente verificare l’andamento storico (passato) di un PAC.

Infatti, non è possibile calcolare a priori il valore futuro del tuo PAC perché esso dipenderà dall’andamento futuro dei mercati finanziari. Purtroppo questi ultimi non sono “pronosticabili”.

Quello che un PAC ti garantisce è la possibilità di livellare la volatilità nel corso degli anni. E nei fatti un PAC, seguendo la strategia dei piccoli passi, funziona. L’Economia del Corriere della Sera ha simulato un PAC a 5 anni con investimento versato in un fondo azionario globale, con partenza luglio 2017 e fine versamenti luglio 2022. Il valore versato è stato di 6.100 euro suddiviso in 60 mesi, il valore finale del portafoglio dopo 5 anni è stato di 7.331 euro. La variazione positiva, al netto delle commissioni, è stato del +20,17% nel periodo di riferimento.

Per fare un paragone con uno strumento di risparmio, se dovessi investire 6.100 euro in un buono fruttifero di Poste Italiane del tipo 3×4, dopo 12 anni avresti ottenuto 7.531 euro netti.

Piano Accumulo Capitale (PAC) fai da te

La seconda parte della guida tocca ora l’obiettivo di questo articolo, ovvero parlare di un piano di accumulo del capitale (PAC) fai da te. Una importante premessa, non si tratta di un consiglio finanziario e va tenuto conto che questa soluzione è più confacente a un tipo di investitore con una buona esperienza e conoscenza dei mercati finanziari.

Un PAC fai da te come funziona? Un piano di accumulo del capitale fatto da te non passa per il gestore patrimoniale, dovrai invece aprire un conto sulla piattaforma di un broker che ti offra la possibilità di comprare direttamente gli asset class che entreranno a far parte del PAC fatto da te.

Sarai tu a scegliere i titoli sui quali investire periodicamente e non avrai una data prefissata per effettuare il versamento e il conseguente investimento. Questa strategia offre la massima flessibilità, ma richiede anche che tu abbia una certa capacità di scegliere i giusti titoli sui quali investire.

Dove sta il vantaggio di un PAC fatto da te? Gestendo personalmente la somma da investire, potrai effettuare gli acquisti dei titoli quando questi sono maggiormente ribassisti nell’arco del mese.

Come costruire un PAC fai da te?

Mentre i PAC offerti dalle banche investono quasi esclusivamente sui fondi comuni, tu potrai scegliere di creare un PAC su singoli titoli azionari, oppure scegliere di investire su specifici ETF a cui affiancare dei titoli azionari.

Metti il caso che tu sia interessato a investire su titoli italiani blue chip che staccano dividendo annuale con una certa regolarità. Potrai pianificare il tuo PAC fai da te come segue:

  • scelta della somma mensile da investire;
  • scelta dei titoli blue chip che staccano dividendo;
  • acquisto delle azioni delle blue chip italiane quando sono ribassiste.

Discorso simile per quanto riguarda gli ETF, con la differenza che in questo caso potrai scegliere anche ETF tematici, oppure puntare sugli ETC che investono nelle materie prime.

Spieghiamo ora con un esempio pratico il vantaggio di un PAC fai da te.

Esempio di PAC fai da te

  • Titoli azionari italiani con alto dividendo: Enel, Intesa Sanpaolo, FinecoBank.
  • Quota mensile dell’investimento: 300€.
  • Ripartizione mensile dell’investimento sui titoli: circa 100€ per titolo.
  • Data dell’investimento mensile: durante una giornata negativa per il singolo titolo.

I vantaggi di un PAC fai da te sono in particolare due:

  1. sei tu a decidere su quali titoli investire;
  2. investi in una fase ribassista del titolo evitando i giorni in cui il titolo è in rialzo;
  3. non ci sono commissioni di gestione, ma solo di acquisto e vendita dei titoli.

Il secondo vantaggio è quello che ti offre sul lungo periodo la possibilità di trarre il maggior beneficio dall’investimento periodico. Infatti, se torni all’esempio di apertura in cui abbiamo spiegato come un PAC investe, lì abbiamo detto che i titoli vengono acquistati sia quando sono rialzisti che quando sono ribassisti.

Con un PAC fai da te non acquisti nei giorni in cui i titoli sono rialzisti, ma solo quando sono ribassisti. In questo modo tieni il più basso possibile il prezzo medio di acquisto dei titoli inseriti nel tuo piano di accumulo del capitale fatto da te.

Gli svantaggi di un PAC fai da te:

  • richiesta una buona comprensione dei meccanismi di funzionamento dei mercati finanziari;
  • necessario impostare una strategia chiara sin dall’inizio che non deve essere stravolta o modificata continuamente nel corso del tempo;
  • rischio del capitale investito più alto.

Concludendo

Se sei un investitore alle prime esperienze un PAC tradizionale fa al caso tuo, ma nel corso del tempo potrai decidere anche di affiancare un PAC fai da te per sperimentare personalmente la costruzione del tuo portafoglio finanziario.

Prosegui sulla strada della tua formazione finanziaria personale.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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