Bank of Japan (BOJ). Leggi come funziona la Banca del Giappone e scopri come funziona il sistema monetario nipponico.
La Bank of Japan (BOJ) è la banca centrale del Giappone, regolamentata da una apposita legge che ne ha stabilito l’esistenza come persona giuridica, non è infatti una agenzia governativa e non è una impresa privata.
La funzione della Banca centrale del Giappone è gestire la politica monetaria del paese asiatico, stabilire i tassi di interesse sullo yen, autorizzare l’immissione nel sistema monetario di nuove quantità di JPY, occuparsi della stabilità del sistema finanziario ed occuparsi dei mercati e dei pagamenti.
Obiettivi primari della Bank of Japan sono: garantire la stabilità dei prezzi, contribuire ad un armonico sviluppo dell’economia nazionale.
Vogliamo qui scoprire in sintesi i compiti e le funzioni della BOJ e come si struttura al suo interno per garantire la sicurezza del sistema monetario in Giappone.
La storia della Bank of Japan è relativamente breve, essa è stata fondata con la promulgazione della omonima legge (Bank of Japan Act) nel mese di giugno del 1882, ed ha iniziato le sue operazioni il 10 ottobre del 1882.
L’1 maggio 1942, in piena Seconda guerra mondiale, la Banca centrale del Giappone è stata riorganizzata a seguito di una riforma della legge (promulgata nel febbraio di quello stesso anno) che è cambiata nel contenuto, ma non nel nome. L’obiettivo della riforma riguardava appunto l’entrata in guerra del paese nipponico e doveva perseguire gli obiettivi bellici dell’imperatore e allo stesso tempo continuare a garantire stabilità.
Dopo la Seconda guerra mondiale la legge è stata modificata più volte per adattarla di volta in volta alle mutate esigenze economiche e dei sistemi finanziari nazionali e internazionali. Le riforme principali sono avvenute nei seguenti anni.
Leggi anche: London Stock Exchange cos’è e come funziona la Borsa di Londra.
La Bank of Japan, la Banca centrale del Giappone, svolge diversi compiti nel paese asiatico, ma ovviamente il compito principale è quello di “battere” moneta.
La banca emette banconote da 10 mila yen, 5 mila yen, 2 mila yen e mille yen. Secondo i dati aggiornati al 19 novembre del 2020, in circolazione (la base monetaria) ci sono 600.920 miliardi di yen in circolazione. Mentre i saldi dei conti correnti presso la banca ammontano a 482.190 miliardi di yen.
La banca opera con funzioni di banca solo nei confronti di istituzioni finanziarie come le banche private e non intrattiene attività dirette nei confronti di persone fisiche o di imprese. Non opera in pratica come la Banca popolare cinese (PBOC), che invece intrattiene rapporti diretti con i cinesi e le imprese svolgendo quindi una doppia funzione di responsabile della politica monetaria e di banca commerciale.
La stabilità dei prezzi è l’altro obiettivo della Bank of Japan, un obiettivo comune a tutte le banche centrali e che serve sul piano interno a dare fiducia ai cittadini che possono così fare affidamento su una moneta che consente loro di comprare e vedere beni e servizi a prezzi fissi e non volatili. Ma BOJ garantisce anche che vi sia una certa stabilità tra il prezzo dello yen e le valute straniere allo scopo di garantire rapporti commerciali con i Paesi stranieri.
BOJ si occupa anche di garantire che il sistema finanziario e il sistema di pagamento e regolamento funzionino, perché un sistema monetaria dove non vi è fiducia nel sistema di pagamento porta al fallimento del sistema economico di quella nazione, con i cittadini che iniziano ad usare la moneta straniera come fosse quella nazionale.
Naturalmente la Bank of Japan si occupa della politica monetaria, essenziale per il pieno sviluppo dell’economia nazionale del Giappone. A tale scopo BOJ controlla il tasso di interesse dello yen e aggiusta quest’ultimo in base alle esigenze dell’economia nazionale.
Leggi anche: Cos’è lo U.S. Federal Reserve System (the Fed) e quale il suo ruolo negli USA.
La Bank of Japan si compone di tre livelli organizzativi che gestiscono il funzionamento della Banca centrale del Giappone e ne garantiscono le funzioni assegnate dalla legge.
Il capitale della Bank of Japan è fissato per legge in 100 milioni di yen, di cui 55 milioni di yen sono di proprietà del governo nipponico, il che significa che il governo detiene il 55% del capitale sociale della Banca centrale del Giappone.
BOJ annualmente redige un rapporto dell’attività e pubblica tale rapporto sul sito web alla pagina dedicata.
Solitamente il rapporto annuale della Bank of Japan viene pubblicato gli ultimi giorni di agosto, al più ad inizio settembre. Solo in casi eccezionali come nel 2020 BOJ ha pubblicato il rapporto annuale al termine del mese di ottobre.
Il rapporto annuale della BOJ si riferisce sempre all’anno di esercizio fiscale precedente alla pubblicazione.
Il sito web di riferimento della Bank of Japan in lingua inglese è il seguente: https://www.boj.or.jp/en/index.htm/. Chi lo preferisce può anche passare alla versione giapponese.
Chi vuole approfondire il mercato Giapponese potrà leggere le ricerche e gli studi pubblicati dalla BOJ.
Ricca anche la sezione delle statistiche con dati utili per analizzare sotto vari aspetti il sistema monetario del Giappone.
Termina qui la guida introduttiva alla Bank of Japan, la Banca centrale del Giappone che dal 1882 assicura il corretto funzionamento del sistema monetario del paese asiatico, garantendo la stabilità dei prezzi e la crescita dell’economia interna.
Per continuare il viaggio alla scoperta di altre banche centrali, ti consigliamo di scoprire come funziona la Banca d’Italia e qual è il suo ruolo nel sistema monetario europeo.
Tutte le altre nostre guide per investitori e trader le trovi nell’area Formazione qui su FXEmpire.it, ti aiuteranno ad espandere le tue conoscenze di base e ad essere un investitore più consapevole delle scelte finanziarie che farai per accrescere il tuo capitale monetario personale.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.