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Banca Popolare Cinese (PBOC): guida completa alla scoperta

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Jul 9, 2020, 20:55 UTC

Banca Popolare Cinese (PBOC): guida completa alla scoperta di una unicità nel panorama delle Banche centrali mondiali.

Banca popolare cinese

In questo articolo:

In questa guida scopriamo la Banca Popolare Cinese (PBOC) e il suo ruolo centrale all’interno dell’economia della Cina dell’ultimo secolo. Una banca che non si limita a gestire la politica monetaria ma che ha anche una attività commerciale diretta del tutto insolita.

Definizione breve della Banca Popolare Cinese (PBOC)

Prendendo a prestito le parole che ci suggerisce la versione inglese del sito web della Banca centrale cinese, possiamo definire la PBOC come una:

Banca commerciale di proprietà statale” con il potere di gestire la politica monetaria e di decidere l’immissione nei mercati di nuova valuta nazionale, il renminbi (CNY), di decidere il taglio o l’aumento del tasso di interesse sullo yuan.

Come nasce la PBOC

La Banca di Cina nasce formalmente nel febbraio del 1912 su iniziativa di Sun Yat-sen. La banca ha funzionato come banca centrale dal 1912 al 1949, ma anche come banca dei cambi internazionale e banca specializzata sul commercio internazionale.

Dal 1948 diventa la Banca popolare cinese (PBOC) a seguito della rivoluzione comunista e ingloba in essa tutte le banche commerciali allora nazionalizzate.

In questo nuovo assetto la banca centrale assume anche il ruolo di mercato di scambio delle valute, e fornisce supporto vitale alle società cinesi che avviano attività di commercio internazionale attraverso il trasferimento di fondi oltre confine.

Tuttavia il ruolo della PBOC resta sempre un ibrido tra una banca centrale e una sorta di banca commerciale che offre servizi diretti. E questo ruolo viene in qualche modo rinforzato nel 1994 quando il governo cinese “trasforma la banca in una banca commerciale interamente di proprietà statale” (fonte: boc.cn).

Una banca centrale quotata in borsa…

Per capire questa ‘strana creatura’ basti considerare che nell’agosto del 2004 nasce Bank of China Limited e viene listata nel mese di giugno del 2006 presso la Borsa di scambio di Hong Kong, mentre nel mese di luglio 2006 viene listata presso la Borsa di Shanghai.

La PBOC diviene così la prima banca commerciale a emettere azioni di classe A e di classe H durante una initial public offering (IPO) in Cina.

Non solo, per meglio comprendere la sua strana natura aggiungiamo che nel 2017 è diventata partner bancario ufficiale delle Paraolimpiadi invernali e lo è anche delle Olimpiadi invernali di Beijing 2022.

Nel 2018 e nel 2019 la Banca di Cina è stata designata per l’ottavo e per il nono anno consecutivo Global Systematically Important Bank (G-SIB) dal Financial Stability Board (FSB) con un bucket 2 (1,5%), ovvero allo stesso livello di Bank of America e di Deutsche Bank per intenderci.

Le sedi e filiali della PBOC

La sede principale della PBOC si trova nella capitale Pechino, ma la banca ha filiali di rappresentanza in 57 nazioni e regioni sparse per il mondo. Inoltre è presente in Macao e Hong Kong ed ha una sede in ciascuna delle 32 province che compongono la Cina.

Le attività della Banca di Cina

La Banca Popolare di Cina è quindi sia il gestore della politica monetaria nel Paese, ma anche una banca commerciale che opera come tale avendo una sua autonoma presenza in 57 giurisdizioni nel mondo.

La banca possiede anche una piattaforma di servizi integrati i cui pilastri sono:

  • il corporate banking;
  • il personal banking;
  • i mercati finanziari;
  • investimenti bancari;
  • investimenti diretti;
  • titoli;
  • assicurazioni;
  • fondi;
  • leasing aeronautico;
  • altre attività bancarie commerciali.

Come parte della rete della banca centrale cinese, la BOCHK (la Banca centrale di Hong Kong) e la filiale di Macao, fungono da banche locali emittenti di banconote nei rispettivi mercati di riferimento.

Quali sono gli obiettivi futuri della Bank of China

La Bank of China ha obiettivi strategici da raggiungere già stabiliti fino al 2050, con due obiettivi intermedi fissati al 2020 e al 2035.

Entro il 2020 la PBOC si era data l’obiettivo di creare una società cinese “moderatamente prospera sotto ogni aspetto” e di consolidare le sue basi di sviluppo, e di rafforzare i suoi punti di vantaggio. Tra gli altri obiettivi anche il miglioramento dei sistemi e meccanismi.

Entro il 2035 la banca punta al raggiungimento della completa modernizzazione del sistema economico cinese, con la trasformazione della PBOC in una banca forte sul piano globale.

Entro il 2050 l’obiettivo è di diventare un “tesoro finanziario” non solo per la Cina, ma anche per l’industria finanziaria globale.

La valuta digitale e la PBOC

Come noto la Banca popolare cinese ha allo studio dal 2014 lo yuan digitale, la versione digitale della valuta a corso legale in Cina.

Inizialmente il progetto era avvolto dal mistero e dal detto e non detto. Solo negli ultimi tempi i responsabili della banca centrale cinese hanno ammesso che effettivamente lo yuan digitale è una valuta su cui si fa ricerca.

Secondo le ultime notizie disponibili sono in corso dei test presso alcune città con la distribuzione di yuan digitale a personale selezionato delle amministrazioni statali. In buona sostanza parte dello stipendio inviato a tali funzionari sarebbe stato elargito nella forma dello yuan digitale.

Questa moneta non va confusa con la moneta elettronica, in questo caso le caratteristiche della valuta CNY sono simili in certe caratteristiche alle criptovalute, dove il trasferimento di una certa quantità di criptomoneta sancisce l’effettivo passaggio di proprietà da una persona all’altra.

Nei fatti è come effettuare un trasferimento di denaro contante tra due persone, solo in forma digitale.

La Bank of China risulta essere quella con lo stadio di sviluppo più avanzato nella direzione di una valuta digitale della banca centrale (CBDC).

Quanto valgono le azioni della Bank of China?

Abbiamo scritto che la BOC, altro acronimo usato per definirla, è quotata in due Borse. Vediamo allora qual è il valore delle azioni della Bank of China Limited.

Per quanto riguarda il titolo listato presso lo Shanghai Stock Exchange, il titolo con identificativo 601988 ha un valore che si aggira sui 3,77 CNY. Il prezzo massimo raggiunto dalle azioni di classe A è stato di 7,19 CNY nel lontano 9 novembre 2007. Da allora il valore delle azioni, fatta eccezione per alcune accelerazioni, ha sempre viaggiato sotto i 4 CNY.

Se guardiamo il titolo listato presso la Borsa di Hong Kong, qui il prezzo oscilla intorno ai 2,85 HKD con picchi eccezionali ma rari sopra i 3 dollari di Hong Kong che durano il lasso di una speculazione. Il valore massimo raggiunto è stato di 5,6 HKD il 4 dicembre del 2015. Il simbolo è 3988.HK.

Va sottolineato che i due titoli rilasciano dividendi agli azionisti. Solitamente il titolo presso Shanghai riconosce i dividendi nel mese di luglio, mentre il titolo presso Hong Kong nel mese di dicembre.

Riferimenti utili

Il sito ufficiale dalla banca è https://www.boc.cn in lingua cinese, mentre la versione in lingua inglese è disponibile al link: https://www.boc.cn/en/index.html. Sul sito sono disponibili informazioni circa i titoli di stato emessi dalla banca, la documentazione ufficiale sulle stime di crescita della Cina secondo l’Outlook redatto dall’Istituto di ricerca della BOC, i tassi di cambio e i tassi di interesse.

Concludendo

La Banca Popolare Cinese è una unicità nel panorama delle banche centrali mondiali dato il regime politico, il quale ha costruito nei decenni una economia socialista di mercato che non trova riscontro in nessun’altra parte del mondo.

Ciononostante la PBOC o BOC, che dir si voglia, rappresenta un punto di riferimento nell’economia del mercato finanziario (sempre più unico) globale.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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