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Cos’è la Banca Europea per gli Investimenti (BEI): la guida

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Sep 5, 2019, 10:26 UTC

Cos’è la Banca Europea per gli Investimenti (BEI)? Guida semplice e pratica per scoprire come la Banca può essere d'aiuto alla tua impresa.

Banca Europea per gli Investimenti

Accanto alla Banca Centrale Europea (BCE), il cui scopo è occuparsi della politica monetaria all’interno della Zona euro, l’Unione Europea si è dotata anche di una Banca per gli investimenti il cui compito è promuovere lo sviluppo dei singoli Paesi membri.

In questa guida alla portata di tutti, scoprirai cos’è la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e cosa può fare per la tua azienda e per i tuoi progetti imprenditoriali.

Cos’è la Banca Europea degli Investimenti (BEI)

La Banca Europea degli Investimenti (BEI) è in buona sostanza la banca dell’Unione Europea, di cui tutti gli stati membri sono gli azionisti.

La BEI lavora in collaborazione con tutte le altre istituzioni europee per favorire il successo delle politiche comunitarie. Il suo obiettivo primario è fornire sostegno economico a progetti che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi politici dell’Ue: lavoro e sviluppo dei cittadini europei.

La BEI ha un rating elevato (AAA) che gli consente di raccogliere fondi sui mercati internazionali a prezzi molto vantaggiosi. In particolare raccoglie fondi emettendo proprie obbligazioni. I fondi raccolti li può quindi usare per i progetti dei quattro settori prioritari in cui investe:

  1. innovazione e capitale umano;
  2. accesso ai finanziamenti da parte delle piccole e medie imprese;
  3. ambiente e cambiamenti climatici;
  4. infrastrutture.

L’attività di finanziamento si concentra in Europa per il 90%, ma finanzia anche le politiche europee di cooperazione internazionale volte a sostenere i Paesi in via di sviluppo.

Dobbiamo parlare di BEI Group, poiché accanto alla banca per gli investimenti vi è il Fondo Europeo per gli Investimenti. Quest’ultimo si occupa di finanziare i progetti delle piccole e medie imprese.

BEI in numeri

  • Anno d’inizio dell’attività: 1958.
  • Progetti finanziati: 12.284.
  • Miliardi di euro investiti: 1.182.
  • Nazioni assistite: 162.

Lo sapevi?

In Europa la BEI è conosciuta come European Investment Bank (EIB).

La sede principale è a Lussemburgo, città capitale dell’omonimo Stato.

La Banca si compone di una rete di uffici regionali dislocati nei paesi dell’UE e anche oltre.

Storia della Banca Europea per gli investimenti

La Banca Europea per gli Investimenti nasce nel 1958 con la firma del Trattato di Roma. La prima sede fu Bruxelles, per poi traslocare nel 1968 nell’attuale sede collocata nella città di Lussemburgo. Nel 1980 il quartiere generale trova una collocazione definitiva nel moderno quartiere lussemburghese di Kirchberg.

L’attuale sede è stata più volte ampliata nel corso dei decenni, per ospitare la sua crescente attività che si è espansa oltre i confini europei, fino a diventare il primo istituto finanziario multilaterale del mondo per volume di prestiti. Gli ampliamenti sono stati inaugurati negli anni: 1995, 2008.

EIB inaugurazione 2008

Per capire l’entità dell’espansione, basti considerare che nel 1958 vi lavoravano soltanto 66 persone, diventate 1.000 nel 1999 e quindi 2.900 secondo il più recente aggiornamento sul numero degli impiegati alla Banca degli investimenti.

La BEI ha potuto espandere la sua attività oltre i confini europei quasi da subito. L’internazionalizzazione è avvenuta già a partire dal 1962.

Le tappe salienti

La banca ha finanziato, tra il 1978 e il 1987, la costruzione dell’infrastruttura che oggi connette tra loro i mercati delle nazioni europee.

Tra il 1988 e il 1997, a seguito della caduta del Muro di Berlino, la BEI finanzia il risanamento delle città dell’Europa dell’Est. Nello stesso periodo arrivano i primi investimenti nella striscia di Gaza e in Sud Africa.

Tra il 1998 e il 2007 si avvia la prima fase di conversione alla sostenibilità ambientale. Nel 2007 la banca emette il primo Green bond della storia mondiale, con cui finanziare progetti imprenditoriali che combattono il cambiamento climatico. BEI ha anche finanziato la fase finale di costruzione del nuovo acceleratore di particelle del CERN.

Arriva la fase più critica per l’Ue dalla sua costituzione, il decennio 2008 – 2017, la Banca investe nelle piccole e medie imprese e in progetti di innovazione tecnologica che in precedenza non avevano trovato appoggio finanziario. La Banca concretamente sostiene l’Europa durante il decennio di crisi economica.

BEI e il caso concreto applicato nel Benelux con ING

Nel Benelux (Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo), BEI ha stretto un accordo con la Banca locale ING per finanziare a tasso agevolato progetti imprenditoriali sostenibili.

La Banca degli investimenti ha erogato a ING un prestito da 200 milioni di euro a un tasso d’interesse molto vantaggioso, e quest’ultima ha raddoppiato la somma portandola a un plafond da 400 milioni di euro, a beneficio di quelle imprese del Benelux intenzionate a realizzare progetti imprenditoriali rispettosi dell’ambiente.

I beneficiari del prestito finanziario, otterranno la somma a un tasso agevolato rispetto al solito ovvero con uno sconto dello 0,3% sugli interessi dovuti.

Tra i progetti destinatari, quelli volti alla transizione energetica dal fossile a fonti rinnovabili, efficientamento energetico, economia circolare, trasporto elettrico.

L’importo massimo del prestito erogabile è di 25 milioni di euro, il tasso di interesse agevolato ricadrà sui primi 10 milioni di euro.

 

Questo è un caso concreto di come funziona la Banca europea degli investimenti e come investe i suoi fondi all’interno dell’Unione Europea. A proposito di sostenibilità, di recente la BEI ha presentato un nuovo piano di investimenti per rendere l’Europa il primo continente fossil-free.

Cosa offre BEI e a chi si rivolge?

Non è la Banca dei privati cittadini europei, ma la banca delle aziende europee. Non vi si accede direttamente, ma indirettamente si può essere beneficiari di prestiti di fondi a tassi di interesse agevolati. Così come letto nel caso concreto del paragrafo precedente.

I prestiti sono rivolti in particolare ai grandi progetti del settore pubblico, come possono essere le infrastrutture di collegamento tra Paesi europei, l’estensione della rete internet a fibra ottica, e così via.

I fondi erogati sono nella forma del prestito con obbligo di restituzione a tassi agevolati. I finanziamenti possono avere una durata di breve periodo (3 anni) o anche di medio (10 anni) e lungo periodo (30 anni). La durata del prestito dipende dal tipo di progetto da finanziare.

Nel caso dei finanziamenti per il settore privato, si prendono in considerazione progetti che abbiano bisogno di almeno 25 milioni di euro di prestiti, che andranno a coprire non più del 50% del capitale necessario a realizzare l’intero progetto. In casi specifici la Banca Europea degli Investimenti potrebbe ridurre l’entità del prestito.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito web ufficiale della Banca: www.eib.org.

Concludendo

Il ruolo della Banca Europea per gli Investimenti è nevralgico nella nostra Unione Europea, grazie a essa possono essere finanziati importanti progetti anche in Italia. Il nostro paese ha ricevuto 200 miliardi di euro di finanziamenti dal 1958 a oggi.

Prosegui la lettura alla scoperta delle istituzioni mondiali finanziarie, scopri come funziona l’OCSE. Oppure leggi come si articola il Fondo Monetario Internazionale e i suoi obiettivi.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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