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Long-Short equity strategy. Come funziona la strategia?

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Fabio Carbone
Aggiornato: Nov 2, 2025, 12:08 GMT+00:00
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Long-Short equity strategy. Come funziona la strategia di investimento e di trading applicata dagli hedge fund? Scopri attraverso esempi come applicarla al tuo portfolio.

Long-Short equity strategy

Le strategie di investimento sono davvero tante e non si finirebbe mai di elencarle perché ne vengono ideate sempre di nuove. Qui vogliamo soffermarci sulla long-short equity strategy, una strategia di investimento dedicata alle azioni che coniuga esposizioni long a esposizioni short.

Si tratta di una strategia che ha un orizzonte temporale medio-lungo, dunque adattabile agli obiettivi di investimento di un azionista interessato a “raccogliere i frutti” seguendo le stagionalità, ma che allo stesso tempo è pronto a speculare su altri titoli con posizioni short.

E si adatta bene anche a chi effettua trading sulle azioni con i CFD ed ha una buona conoscenza dell’analisi tecnica.

Vediamo allora come funziona long-short equity strategy e su quali tipi di azioni si applica tale strategia di investimento da hedge fund.

Come funziona Long-Short equity strategy?

Ecco quindi come funziona long-short equity strategy. La strategia di investimento punta a trarre profitto da posizioni long su azioni sottovalutate dal mercato, ma con fondamentali solidi e promettenti, e posizioni corte su azioni sopravvalutate.

L’obiettivo è chiaro, l’azionista può così trovare un modo per minimizzare i rischi dell’investimento posizionandosi sulle due sponde del mercato: quello toro e quello orso.

Ovviamente la strategia non mira ad aprire posizioni long e short sullo stesso titolo azionario.

Vanno invece selezionati titoli che hanno fondamentali di crescita e altri che mostrano fondamentali per nulla solidi e che sono ancora sopravvalutati dal mercato.

La strategia è utilizzata dagli hedge fund, ma un azionista che ha voglia di prendersi qualche rischio in più e che vuol essere più speculativo, può adottare in autonomia la strategia e adattarla agli obiettivi di investimento personali.

Vediamo attraverso alcuni esempi pratici come può essere applicata la strategia da investitori di medio-lungo e da trader giornalieri.

Esempio long-short equity strategy sul medio-lungo periodo

Per questo esempio prendiamo direttamente dalla realtà alcuni titoli che negli ultimi anni sono crollati o hanno performato molto bene.

Il nostro portafoglio di esempio è quindi così composto:

Posizioni long su:

  • Intesa Sanpaolo;
  • Leonardo;
  • Banco Bpm;
  • Enel.

Posizioni short su:

  • Stellantis;
  • Salvatore Ferragamo;
  • Nexi.

I titoli long di cui sopra hanno mostrato performance a 3 anni strepitose. Il titolo Enel, ad esempio, dal novembre 2022 al novembre 2025 ha guadagnato il +93,24%, meglio ha fatto Leonardo con un guadagno del +523,07%.

All’opposto, Stellantis nello stesso periodo ha perduto il -36,35% in Borsa e Salvatore Ferragamo il -53,71%.

Tirando le somme. Un azionista che avesse costituito un piccolo portafoglio di azioni 3 anni fa includendo Intesa, Leonardo, Banco Bpm ed Enel per guadagnarci dalla loro crescita e, al contempo, avesse aperto posizioni short su Stellantis, Ferragamo, Nexi, avrebbe potuto godere di una crescita del portafoglio significativa.

Per rintracciare titoli su cui investire con tale tecnica, l’azionista dovrebbe condurre delle ricerche su titoli azionari specifici. Un aiuto nella selezione può arrivare da articoli finanziari pubblicati dalle maggiori testate giornalistiche di settore o da quei quotidiani nazionali generalisti che hanno una valida rubrica dedicata all’economia e alla finanza.

Esempio long-short equity strategy sul breve periodo

Vediamo ora come può applicare la strategia long-short equity un trader giornaliero, o comunque specializzato su operazioni di breve periodo.

In questo caso la scelta delle azioni su cui puntare è relativamente più semplice, ed è bene avvalersi dell’analisi tecnica. Infatti, qualsiasi titolo azionario è soggetto a volatilità giornaliera o nell’arco di una settimana.

Prendiamo come esempio le azioni Leonardo che, per un azionista di medio-lungo periodo abbiamo inserito tra le posizioni long. Leonardo nell’arco del 2025 è cresciuto molto (+96,22% da 1/01/2025 a 31/11/2025), ma ha anche vissuto delle fasi correttive significative:

  • Da 46,1€ il 3 aprile a 39,04€ il 7 aprile;
  • Da 55,34€ il 28 maggio a 45€ il 24 giugno;
  • Da 56,2€ l’8 ottobre a 48,1€ il 15 ottobre.

Se poi guardiamo al grafico delle azioni Stellantis e le inseriamo nella strategia con una posizione long, ecco cosa avremmo potuto notare nel corso del 2025 fino al 31 ottobre:

  • Da 7,67€ l’11 aprile a 8,32€ il 15 aprile;
  • Da 7,71€ il 22 aprile a 9,77€ il 13 maggio;
  • Da 8,01€ il 23 giugno a 9,01€ il 10 luglio;
  • Da 7,57€ il 4 agosto a 8,65€ il 22 agosto;
  • Da 7,86€ il 30 settembre a 9,43€ il 7 ottobre;
  • Da 8,37€ il 14 ottobre a 9,6€ il 30 ottobre.

In definitiva, i titoli che per un azionista di medio-lungo periodo rientrano in una strategia long possono essere inseriti in una strategia short di un trader di breve periodo, invece un titolo azionario short per il medio-lungo periodo può adattarsi a una strategia long sul breve periodo.

Su cosa basare la costruzione di una Long-Short Equity Strategy?

Un azionista e un trader su cosa dovrebbero basare la costruzione di una long-short equity strategy? Le possibilità sono tante, tra cui:

  • Differenziazione geografica: economie avanzate, mercati emergenti, Europa, Stati Uniti, Giappone, Cina, America Latina, Asean, ecc;
  • Settore industriale: energia, tecnologia, farmaceutica, alimentari, ecc;
  • Filosofia di investimento: value, growth.

Negli esempi riportati in precedenza, invece, abbiamo optato per azioni italiane appartenenti a settori misti (energia, bancario, pagamenti digitali, difesa, automotive, moda).

Da un punto di vista geografico ci siamo limitati all’Italia, invece sotto il profilo settoriale abbiamo preferito individuare trasversalmente azioni top e titoli azionari perdenti.

Altri potrebbero invece privilegiare l’adozione di una strategia long-short su azioni che hanno caratteristiche simili, cioè appartenenti allo stesso settore industriale (per esempio automotive: Stellantis, Renault, Volkswagen, Ford, Porsche, Ferrari).

I rischi di una strategia sulle azioni Long-Short

Tendenzialmente i mercati sono fatti per crescere, questo significa che è più difficile individuare delle tendenze ribassiste.

I titoli long potrebbero invertire il trend e andare al ribasso, proprio mentre i titoli su cui abbiamo posizioni short avviano un cambio di tendenza puntando decisamente verso l’alto.

Gli ETF long-short equity strategy

Esistono anche gli ETF long-short equity strategy e si adattano bene a chi non ha il tempo di selezionare i singoli titoli, ma vorrebbe comunque esporsi nei mercati azionari sfruttando la strategia.

Tra questi spicca un ETF legato alle large cap degli Stati Uniti noto con il nome di Siren DIVCON Dividend Defender ETF (DFND). Tale ETF investe sul segmento MSCI USA Large Cap e include azioni che sono capaci di incrementare il dividendo agli azionisti e altre azioni che non sono capaci di farlo. Il bilanciamento dell’ETF prevede un 75% long e un 25% short.

Negli ultimi 5 anni l’ETF è cresciuto del +24,63% (novembre 2020-2025), mentre dalla sua costituzione (gennaio 2016) è cresciuto del +87,29%.

Convergence Long/Short Equity ETF (CLSE) è stato sviluppato per esporsi con posizioni long e short su azioni statunitensi large e mid cap. Il fondo segue una metodologia proprietaria sviluppata da Convergence Investment Partners.

L’approccio utilizzato è dinamico e analizza e classifica le azioni in base a fattori quantitativi: crescita, momentum, qualità, ecc. L’ETF, disponibile da pochi anni, ha una rotazione mensile e nei primi 10 mesi del 2025 ha guadagnato il +18,01%, mentre dalla sua costituzione nel febbraio 2022 ha guadagnato il +73,01%.

Concludendo

Come ogni strategia di investimento anche la long-short equity strategy può giovare molto al portafoglio finanziario, ma anche riservare delle sconfitte.

Fare un po’ di training prima di provarla con denaro reale può essere utile per affinare la strategia e comprendere dove e può funzionare meglio.

Potresti anche essere interessato al seguente argomento: Azioni ed ETF tokenizzati: opportunità e rischi per investitori.

Sull'Autore

Scrittore web freelance dal 2013, scrive di crypto economy dal 2016 e di fintech e mercati azionari dal 2018. Scrive inoltre di economia digitale.Dal 2018 collabora per FXEmpire.it scrivendo di crypto e mercati azionari con particolare attenzione a Borsa Italiana. Inoltre, cura la pubblicazione di articoli formativi a cadenza domenicale per l'area Formazione del sito di FX Empire Italia.

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