Solana Price News: Forward Industries ha perso 600 milioni di dollari del suo investimento in SOL

Solana (SOL) ha subito un brutale ribasso negli ultimi due mesi circa, e una società ha acquistato proprio al massimo di questo ciclo.

Forward Industries (FORD), il più grande tesoro di asset digitali in possesso di SOL, attualmente registra una dolorosa perdita di 600 milioni di dollari, secondo i documenti pubblici.

Il loro investimento iniziale, consistente in token per un valore di 1,6 miliardi di dollari, ora vale appena 1 miliardo di dollari, quasi tre mesi dopo l’annuncio da parte della società.

Probabilmente si aspettavano una certa volatilità, ma nessuno è preparato ad affrontare un dolore così massiccio in un periodo così breve.

Questo calcolo non tiene conto di eventuali ricompense da staking che il DAT avrebbe potuto accumulare durante questo periodo, né di eventuali coperture, come le opzioni put sulle loro partecipazioni in SOL acquistate per proteggere l’investimento da rischi estremi come questi.

Forward Industries ha Ribadito il Suo Impegno a Mantenere SOL

In un comunicato stampa pubblicato il 2 dicembre, la società ha ribadito il suo impegno a mantenere intatta la sua riserva di Solana, dichiarando di generare un rendimento percentuale annuo (APY) compreso tra il 6,8% e il 7% grazie allo staking dei suoi token.

Aggiornamento per gli investitori di Forward Industries – Fonte: Business Wire

Poiché FORD non ha utilizzato alcun debito per finanziare gli acquisti di SOL, la società al momento non affronta rischi di liquidazione, come invece potrebbe accadere per la strategia di Michael Saylor se il prezzo continuasse a scendere.

Nonostante il recente calo subito da SOL, Forward Industries ha registrato un guadagno del 32,7% negli ultimi 6 mesi, e la sua capitalizzazione di mercato attualmente si attesta a 710 milioni di dollari – circa 100 milioni di dollari sopra il valore teorico della sua riserva di SOL.

Le loro consistenti riserve di SOL potrebbero offrire un sostegno a lungo termine al token, insieme a quelle di altri DAT. Secondo i dati forniti da CoinGecko, tali entità detengono attualmente il 2,9% della capitalizzazione circolante di Solana.

Il loro impegno a non vendere il token a nessun costo offre al network un ulteriore impulso di credibilità, che potrebbe giocare a suo favore man mano che questa ondata di momentum negativo si attenua.

SOL Deve Superare i 150 Dollari per Invertire il Trend Ribassista

Il grafico giornaliero di SOL mostra che il token ha rimbalzato con forza dalla zona dei 130 dollari e ha rapidamente retestato la resistenza a 145 dollari.

Grafico giornaliero SOL/USD (Binance) – Fonte: TradingView

L’area più critica da tenere d’occhio al momento sarebbe quella dei 150 dollari, in quanto rappresenta un livello pivot che confermerebbe un’inversione del trend se il prezzo lo superasse. La struttura dei prezzi di SOL rimane ribassista finché non si verifica questo breakout.

Se il prezzo respinge un superamento di questo livello, il trend ribassista riprenderà probabilmente, e SOL potrebbe scendere ulteriormente, possibilmente verso i 100 dollari bassi (scenario della linea rossa).

Al contrario, se il prezzo supera questo livello, potrebbe realizzarsi lo scenario della linea verde. Ciò probabilmente determinerebbe uno short squeeze massiccio, che potrebbe riportare SOL a 200 dollari in poche settimane.

Attualmente il mercato mostra una forte tendenza ribassista, come indicato dalle letture di sentiment. Pertanto, un movimento esplosivo al rialzo potrebbe cogliere di sorpresa gli investitori ribassisti e scatenare un’impennata che riporti SOL ai livelli di alcuni mesi fa.

L’azione dei prezzi a forma di “W” osservata negli ultimi giorni supporta una prospettiva rialzista, ma non è ancora stato confermato un segnale di acquisto.

L’Indice di Forza Relativa (RSI) sta procedendo nella giusta direzione, essendo salito al di sopra della media mobile a 14 giorni, ma non ha ancora superato la linea mediana.

Il momentum è in aumento, ma è ancora troppo presto per stabilire se ciò porterà a una ripresa completa, soprattutto considerando che l’ultimo meeting FOMC dell’anno si terrà tra soli 6 giorni.