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Zona euro, inflazione tocca nuovo record, dubbi per posizione Bce su aumento tassi

Da:
Reuters
Pubblicato: May 31, 2022, 10:07 UTC

BRUXELLES (Reuters) - L'inflazione della zona euro è salita a maggio a un nuovo livello record, mettendo in discussione la posizione della Banca Centrale Europea, che sostiene che i graduali aumenti dei tassi di interesse a partire da luglio saranno sufficienti a domare la crescita ostinatamente elevata dei prezzi.

Il logo Bce davanti alla sede di Francoforte

BRUXELLES (Reuters) – L’inflazione della zona euro è salita a maggio a un nuovo livello record, mettendo in discussione la posizione della Banca Centrale Europea, che sostiene che i graduali aumenti dei tassi di interesse a partire da luglio saranno sufficienti a domare la crescita ostinatamente elevata dei prezzi.

L’inflazione nei 19 Paesi della zona euro è balzata all’8,1% a maggio, in rialzo dal 7,4% visto ad aprile e oltre le attese al 7,7%, mentre la crescita dei prezzi ha continuato ad ampliarsi, indicando che l’energia non è l’unico componente ad aver stimolato il dato principale.

I prezzi sono aumentati bruscamente in tutta Europa nell’ultimo anno, inizialmente a causa dei problemi nella catena di approvvigionamento dopo la pandemia, poi a causa della guerra della Russia in Ucraina, indicando che una nuova era di rapida crescita dei prezzi sta ora spazzando via un decennio di inflazione a livelli significativamente bassi.

Anche se l’inflazione complessiva è ora 4 volte superiore al target del 2% della Bce, i membri dell’istituto centrale potrebbero essere più preoccupati dal rapido aumento dei prezzi sottostanti, che indica il radicamento di quello che una volta era considerato un balzo transitorio dei prezzi.

L’inflazione al netto dei prezzi dei prodotti alimentari e dell’energia – monitorato attentamente dalla Bce – è accelerata al 4,4% su base annua dal 3,9%, mentre una misura ancora più restrittiva che esclude anche i prezzi di alcool e tabacco, è balzata al 3,8% su base annua dal 3,5% visto ad aprile.

Nella speranza di contenere l’inflazione, la presidente della Bce Christine Lagarde e il capo economista Philip Lane hanno già annunciato per luglio e settembre aumenti di 25 punti base del tasso di deposito della Bce, attualmente a meno 0,5%.

Tuttavia alcuni banchieri centrali ed economisti dubitano che ciò sarà sufficiente, soprattutto perché l’inflazione sottostante non mostra segni di diminuzione.

Una volta che i prezzi elevati dell’energia si diffondono nell’economia, l’inflazione si espande e si radica attraverso una spirale tra prezzi e salari.

Anche se le prove di una tale tendenza non sono ancora chiare, una serie di dati – dal balzo dei salari negoziati all’aumento dell’inflazione sottostante – mostrano un rischio in crescita.

Per questo motivo, i governatori delle banche centrali di Austria, Olanda e Lettonia si sono espressi a favore di un aumento dei tassi di 50 punti base a luglio.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)

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