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Zona euro, inflazione settembre rivista leggermente al ribasso, rimane a livelli record

Da:
Reuters
Aggiornato: Oct 19, 2022, 10:06 UTC

BRUXELLES (Reuters) - L'inflazione della zona euro per il mese di settembre si è rivelata leggermente più bassa di quanto stimato in precedenza, secondo i dati pubblicati oggi, rimanendo comunque ad un livello da record, che corrobora le attese di ulteriori incrementi dei tassi di interesse prima della fine dell'anno.

Zona euro, inflazione settembre rivista leggermente al ribasso, rimane a livelli record

BRUXELLES (Reuters) – L’inflazione della zona euro per il mese di settembre si è rivelata leggermente più bassa di quanto stimato in precedenza, secondo i dati pubblicati oggi, rimanendo comunque ad un livello da record, che corrobora le attese di ulteriori incrementi dei tassi di interesse prima della fine dell’anno.

Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, ha reso noto che i prezzi al consumo nei 19 paesi che condividono la moneta unica sono aumentati dell’1,2% su base mensile, per un incremento del 9,9% su base annua, rivedendo al ribasso la precedente stima del 10% su base annua.

L’incremento dei prezzi dell’energia ha pesato per 4,19 punti percentuali sulla lettura totale su base annua, mentre gli alimentari hanno contribuito per 2,47 punti e i servizi per 1,80 punti.

L’inflazione core, una misura che esclude i costi volatili dell’energia e degli alimentari non lavorati, è cresciuta dello 0,9% su base mensile, e del 6,0% su base annua.

Una misura ancora più ristretta che esclude l’energia, gli alimenti, l’alcol e il tabacco, e che viene osservata attentamente dai mercati, ha mostrato che i prezzi sono aumentati dell’1,0% su base mensile, per un incremento del 4,8% su base annua.

Il target della Bce prevede un’inflazionde del 2% a medio termine, e Francoforte ha aumentato i tassi di interesse per frenare la crescita dei prezzi.

Una serie di responsabili politici si è già espressa a favore di un altro rialzo dei tassi di 75 punti base il 27 ottobre, dopo una manovra combinata di 125 punti base in due riunioni, il ritmo di inasprimento della politica della Bce più rapido mai registrato.

I mercati vedono ora il tasso di deposito dello 0,75% salire a circa il 2% entro la fine dell’anno, quindi a circa il 3% nella prossima primavera prima di stabilizzarsi.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)

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