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Zona euro, deficit commerciale record ad agosto su impennata prezzi energia

Da:
Reuters
Pubblicato: Oct 14, 2022, 10:22 UTC

BRUXELLES (Reuters) - La zona euro ha registrato ad agosto il più grande deficit commerciale dall'allargamento a 19 Paesi nel 2015, a causa degli alti prezzi dell'energia che hanno fatto lievitare il conto delle importazioni, secondo le stime ufficiali pubblicate oggi.

Il logo della Banca centrale europea (Bce) a Francoforte, Germania.

BRUXELLES (Reuters) – La zona euro ha registrato ad agosto il più grande deficit commerciale dall’allargamento a 19 Paesi nel 2015, a causa degli alti prezzi dell’energia che hanno fatto lievitare il conto delle importazioni, secondo le stime ufficiali pubblicate oggi.

L’ufficio statistico dell’Unione europea Eurostat ha detto che la bilancia commerciale della zona euro con il resto del mondo ad agosto ha fatto registrare un deficit di 50,9 miliardi di euro, il deficit più alto mai registrato dal blocco da quando la Lituania è diventata il diciannovesimo Stato membro dell’Ue ad adottare l’euro nel gennaio 2015.

Il deficit è aumentato rispetto a luglio, quando si era attestato a 34 miliardi di euro, segnando il decimo mese consecutivo di saldo negativo, un cambiamento importante per il blocco che storicamente ha registrato grandi avanzi commerciali.

Il passaggio da un surplus a un deficit è in gran parte il risultato dell’impennata delle importazioni di energia del blocco.

Ad agosto, la zona euro ha aumentato le esportazioni di beni del 24% rispetto all’anno precedente, per un totale di 231,1 miliardi di euro, più o meno in linea con il volume delle esportazioni di luglio.

L’aumento delle esportazioni è stato però inferiore a quello delle importazioni, che sono aumentate del 53,6% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 282,1 miliardi di euro.

Per l’Unione europea a 27 Paesi, i pagamenti per le importazioni di energia sono aumentati del 154% nel periodo tra gennaio e agosto, raggiungendo i 543,8 miliardi di euro, contribuendo a un deficit commerciale complessivo di 309,6 miliardi di euro.

La Russia è stata tra coloro che hanno maggiormeente beneficiato della situazione, nonostante gli sforzi dell’Ue per staccarsi dalle forniture russe in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca. Anche le importazioni dalla Norvegia, che è un importante fornitore di gas dell’Ue, sono aumentate notevolmente.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)

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