Wall Street, bonus crolleranno di 22% quest’anno – New York State Comptroller

NEW YORK (Reuters) – I bonus di Wall Street nel 2022 diminuiranno del 22% o più rispetto agli ingenti rendimenti dello scorso anno, a causa delle difficili condizioni economiche che hanno soffocato la domanda di operazioni straordinarie.

È quanto emerge da un report del New York State Comptroller, Thomas DiNapoli. 

L’inflazione, la guerra in Ucraina e l’aumento dei tassi di interesse hanno pesato sulle prospettive economiche. A Wall Street, le commissioni per le banche d’investimento sono crollate rispetto ai record del 2021, mentre le operazioni di fusioni e acquisizioni e le Ipo hanno rallentato.

Le prospettive pessimistiche contrastano con la prosperità dei banchieri dello scorso anno. Il compenso medio era salito a 516.560 dollari all’anno per gli operatori del settore finanziario a New York nel 2021, rispetto ai 438.450 dollari del 2020, ha detto DiNapoli in un comunicato.

Si tratta di una cifra più che quintuplicata rispetto al salario medio del settore privato e che include bonus medi di 257.500 dollari l’anno scorso per i dipendenti del settore finanziario. 

“Gli ultimi due anni di utili e bonus, alimentati in parte dalla straordinaria risposta federale alla pandemia, non erano sostenibili”, ha detto DiNapoli. “Con il rallentamento del settore nel 2022, le aziende leader stanno rivedendo le esigenze di personale e di spazi per gli uffici, e una flessione prolungata potrebbe avere un impatto negativo sulle casse dello Stato e delle città”, ha aggiunto. 

I professionisti della finanza possono aspettarsi tempi più magri quest’anno. Le aziende di Wall Street hanno accantonato il 6,5% in meno per i compensi nella prima metà del 2022, dato che gli utili ante imposte si sono dimezzati a 13,5 miliardi di dollari, ha detto DiNapoli. I ricavi al lordo delle imposte sono scesi del 56% rispetto ai 31 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno scorso.

Nel 2021, il settore ha distribuito ai dipendenti i maggiori bonus dal 2006, grazie alla ripresa dell’economia dopo la pandemia.

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Gianluca Semeraro)