Pubblicita'
Pubblicita'

Unione Europea avverte: Senza Tav i fondi dovranno essere restituiti

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Feb 5, 2019, 09:38 UTC

La commissione UE interviene nel dibattito Tav sì, Tav no: in caso di ulteriori ritardi, avverte, i fondi già stanziati verranno destinati ad altri progetti.

Crediti deteriorati e tav

Nel dibattito italiano ‘Tav Si’, ‘Tav No’, entra l’Unione Europea per ricordare al governo italiano che l’opera si realizza anche con fondi europei e che nel caso l’opera dovesse subire ulteriori ritardi, quei fondi saranno destinati ad altri scopi dall’UE.

L’Unione Europea ha infatti approvato e stanziato 813,8 milioni di euro per finanziare la realizzazione della Tav sul lato italiano.

L’UE è quindi preoccupata della sospensione degli appalti che sta causando ritardi e incertezze sulla realizzazione di un’opera strategica non solo per l’Italia ma per l’Europa intera. L’intervento è quindi da intendere come un interesse nei confronti dei fondi europei stanziati e a tutela di una opera che dovrà beneficiare non solo i cittadini italiani.

La replica del ministro alle Infrastrutture Toninelli

La Commissione UE fa anche notare al Governo italiano che la nuova analisi costi-benefici non è stata richiesta dalla Commissione e che tale analisi era già stata presentata nel 2015.

Il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli ha reagito immediatamente alla presa di posizione dell’UE, affermando che:

“L’analisi costi benefici sulla Tav è stata decisa da un Governo sovrano che vuole spendere al meglio i fondi pubblici. L’UE stia tranquilla, tra pochi giorni avrà, come da accordi, tutta la documentazione.”

Lo scontro interno al governo sulla Tav

Ormai è palese lo scontro interno al governo giallo-verde, nonostante i tentativi del presidente del Consiglio di mostrare serenità e armonia, le parole di questi giorni dei due vicepremier Di Maio e Salvini non lasciano spazio a fraintendimenti.

Il M5S non vuole assolutamente si realizzi la Tav perché la considera un’opera non utile all’Italia, mentre la Lega Nord vuole che si prosegua.

Le parole di Luigi Di Maio sono state eloquenti: “Fino a quando ci sarà il M5S al governo la Tav non si farà.”

Dal canto suo Matteo Salvini prova a ragionare e chiede a Di Maio di motivare il suo no, “numeri alla mano”. Salvini vuol capire perché “è sconveniente usare treni veloci che ci collegano al resto del mondo risparmiando inquinamento e quattrini”.

La contro replica del pentastellato Di Maio arriva in serata: “Vuole essere convinto numeri alla mano? A brevissimo li avrà e lo convinceremo”.

La mossa vincente di Salvini sulla Tav

La nuova analisi costi benefici sulla Tav dovrà essere prima inviata in forma riservata al governo francese e solo dopo potrà essere resa pubblica.

Da quanto trapela l’analisi è negativa sulla Tav e a questo punto a Salvini non resterà che giocare un’ultima carta per spuntarla sul partner di governo.

Salvini potrebbe cioè affidare la decisione finale al Parlamento, dal momento che per bloccare la Tav è necessaria una legge di modifica di un trattato internazionale. In quella sede il Movimento rischierebbe di essere messo sotto dai numeri, perché anche le opposizioni voterebbero per il sì alla Tav.

A Torino serve la linea due della metropolitana

Intervistato durante il programma Coffee Break di La7, il ministro Toninelli ricorda che “a Torino serve una linea due della metropolitana. Sono convinto che gli imprenditori torinesi e piemontesi vedano quella come una Tav e una super Tav, non un buco nella montagna che nasce per trasportare persone e diventa un buco per trasportare merci, perché né le merci e né le persone passeranno mai di lì”.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'