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Una Finestra Sull’Europa: Si Apre una Nuova Settimana nei Mercati con La Produzione Italiana Congelata

Da:
Alberto Ferrante
Pubblicato: Mar 23, 2020, 07:29 UTC

I mercati europei si risvegliano in questo inizio di settimana con un forte incremento dei contagi in diversi Paesi e con lo stop alla produzione italiana non essenziale per i fabbisogni del Paese, mentre il prezzo del petrolio Brent e Wti continua a scendere.

piazza affari

È giunta una nuova stretta sull’Italia, dolorosa per i cittadini e l’economia ma ritenuta dal Governo necessaria per contrastare attivamente l’epidemia di Coronavirus.

L’esecutivo ha infatti approvato il nuovo Decreto che lascia aperte solo le attività produttive ritenute essenziali per il funzionamento dello Stato e limita ulteriormente le prestazioni lavorative nella formula di smart working. Si attende oggi il contraccolpo su Piazza Affari.

Gli indici europei nella chiusura della scorsa settimana

La scorsa settimana gli andamenti della borsa europea sono stati ancora caratterizzati da una forte volatilità, nonostante le manovre lanciate dai vari governi.

Nella giornata di venerdì scorso, però, gli interventi delle banche centrali hanno in parte risollevato la situazione, con i principali indici in chiusura positiva.

Partendo con Milano, Piazza Affari ha chiuso la settimana scorsa in territorio positivo del +1,71%, a quota 15.731 punti.

In aumento di circa il 5%, invece, il CAC 40 francese, mentre il DAX 30 ha chiuso a quota +3,7%.

Molto più lieve, invece, la crescita del FTSE 100 di Londra e dell’Ibex 35, sotto il punto percentuale.

Le stime del FMI per il PIL italiano

Nella fine della settimana scorsa il Fondo Monetario Internazionale ha mostrato approvazione per la politica di contrasto al Coronavirus messa in atto in queste settimane dall’Italia. Tuttavia, secondo le previsioni presentate l’economia italiana finirà in recessione quest’anno, per poi eventualmente rimbalzare l’anno prossimo.

L’FMI ritiene, in tal senso, che sia lecito attendersi una contrazione del PIL del 0,6% secondo i segnali attualmente provenienti dall’economia europea e globale. A seconda dell’evoluzione dei contagi nel resto del mondo, infatti, il crollo potrebbe anche essere più grave.

Petrolio, parte il piano strategico di Trump per sostenere i produttori

Il Dipartimento dell’Energia USA ha previsto l’acquisto di circa 77 milioni di barili di greggio USA per riempire i suoi quattro siti di stoccaggio.

L’acquisto iniziale coinvolgerà, secondo quanto dichiarato, i produttori statunitensi di piccole e medie dimensioni, che secondo il Segretario del Dipartimento dell’Energia Mark Menezes, costituiscono le aziende più colpite del settore.

Lo scopo, è quello di sostenere il prezzo del petrolio che è crollato ai minimi dal 2001. Al momento in cui si scrive, i futures del Brent sono scesi a quota 26,33 dollari al barile, quelli del Wti a 22,92 dollari al barile.

Inevitabilmente, il petrolio subirà anche la riduzione della domanda italiana dopo lo stop alla produzione.

Il Calendario Economico dell’Eurozona

Nella settimana appena iniziata l’attenzione resterà chiaramente puntata sulle Banche Centrali e su ulteriori variazioni dei tassi, ma dopo la crescita dei contagi in Spagna, Francia e Germania si attendono anche nuove misure da parte dei Governi europei, che potrebbero decidere di congelare alcune attività per ridurre i contagi.

Concentrando la trattazione esclusivamente sugli appuntamenti europei, oggi verrà rivelato l’indice sulla fiducia dei consumatori nell’Eurozona, che si attende nettamente più basso rispetto al precedente, a quota -15 punti.

Martedì, invece, usciranno gli indici PMI manifatturieri e dei servizi in Francia, in Germania e nell’Eurozona.

Mercoledì 25 Marzo sarà il turno dell’indice IFO Business Climate in Germania, anch’esso previsto in calo da 96 a 87,5. Nella stessa giornata saranno anche rivelati i dati sull’inflazione del Regno Unito su base mensile e annuale.

Anche la giornata di Giovedì 26 Marzo sarà ricca di appuntamenti, con il bollettino economico dell’eurozona in mattinata, l’indicatore di Business Confidence in Francia, l’indice GfK di Consumer Confidence in Germania e, infine, i dati sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito.

Infine, Venerdì sarà il turno degli indici Business e Consumer confidence in Italia. Il primo indice è atteso in netto calo rispetto alla rilevazione precedente, mentre potrebbe essere garantita la tenuta del Business Confidence.

Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

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