Dopo i rialzi favoriti da un'ondata di azioni di copertura short e di prese di beneficio, le coppie EUR/USD e GBP/USD si impennano in scia a un rapporto
Dopo il rapporto incoraggiante sulle buste-paga del settore non agricolo USA di venerdì scorso, gli investitori avevano carezzato l’idea che la Fed non facesse ricorsoi
a tale espressione; questo avrebbe potuto significare eventualmente che la banca centrale stesse prendendo in considerazione un aumento dei tassi di interesse a partire da giugno.
L’euro è stata contrattata per un breve lasso di tempo al di sotto di 1,0500, toccando il minimo degli ultimi dodici anni, ma la mancanza di seguito al ribasso ha incoraggiato le coperture delle posizioni short. Se il sentiment di mercato dovesse percepire un allontanamento della prospettiva di un aumento dei tassi partire a giugno, la coppia EUR/USD potrebbe risalire a quota 1,0765 nel breve termine.
Nonostante i dati deboli sulle vendite al dettaglio, alcune analisti credono ancora che la Fed aumenterà i tassi di interesse nel mese di giugno, perché la flessione delle vendite al dettaglio potrebbe essere attribuita alle condizioni metereologiche avverse piuttosto che all’indecisione dei consumatori.
Per quanto riguarda le altre notizie del giorno, segnaliamo il dato definitivo sull’indice dei prezzi al consumo in Germania allo 0,9%, in linea con le aspettative, e quello francese leggermente sopra alle previsioni, allo 0,7%. La produzione industriale nell’eurozona è ferma a un -0,1%, un dato al di sotto della stima dello 0,3%
In GB la bilancia commerciale registra un valore inferiore alle aspettative a -8,4 miliardi. Le previsioni dei trader suggerivano per una lettura di -9,7 miliardi. In un discorso tenuto a inizio sessione, il Governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney ha ripetuto le dichiarazioni fatte nel mese di febbraio, riferendosi al calo dell’inflazione come un fenomeno temporaneo e causato principalmente dal crollo dei prezzi del petrolio, aggiungendo che sarebbe “estremamente stupido” da parte della BoE e tagliare i tassi interesse per cercare di contrastare il calo dell’inflazione.
Su Comex i future sul petrolio greggio con scadenza ad aprile si muovono in rialzo favoriti dal calo del dollaro USA e dalla prospettiva di un’altra posticipazione dell’aumento del tasso da parte della Fed. Visto il movimento in ribasso prolungato sia in termini di prezzo che di tempo, si presume sia stato provocato da azioni di copertura short e da alcuni acquisti aggressivi in controtendenza.
I future sul petrolio greggio con scadenza a maggio giovedì hanno perso terreno proseguendo il movimento in reazione alla pubblicazione di ieri da parte dell’Agenzia di Informazione sull’Energia USA di un rapporto settimanale su domande e offerta ribassista. Il rapporto mostra un aumento delle scorte di 4,5 milioni di barili contro le stime per un valore di 4,2 milioni di barili.
I trader esprimono anche timori circa il possibile calo di domanda di petrolio greggio legato a una flessione prevista della domanda di gasolio per riscaldamento e benzina. La prima dovrebbe scendere a causa di un aumento delle temperature. I cicli di manutenzione stagionale nelle raffinerie di benzina potrebbero portare a una caduta della domanda di petrolio greggio.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.