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Ue, senza intesa su embargo petrolio russo, serve accordo politico ministri esteri – Borrell

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Reuters
Aggiornato: May 6, 2022, 12:07 UTC

FIRENZE (Reuters) - Se non verrà trovato un accordo entro il weekend sull'embargo petrolifero russo, la prossima settimana sarà convocata la riunione del consiglio dei ministri degli esteri Ue per raggiungere un accordo politico.

Josep Borrell, Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza a Panama City

FIRENZE (Reuters) – Se non verrà trovato un accordo entro il weekend sull’embargo petrolifero russo, la prossima settimana sarà convocata la riunione del consiglio dei ministri degli Esteri Ue per raggiungere un accordo politico.

Lo ha detto Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, a margine di un incontro con i giovani organizzato a Firenze.

Alla domanda se fosse fiducioso di raggiungere l’accordo fra i diversi Paesi della Ue, Borrell ha risposto: “Si farà, si farà. Se non arriviamo a una soluzione entro questo fine settimana, la settimana prossima dovrò fare una riunione del Consiglio dei Ministri degli Affari Esteri per avere un accordo politico”.

La Commissione Ue ha proposto mercoledì un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina, ma diversi Paesi temono l’impatto del taglio delle importazioni di petrolio russo e si sono opposti all’accordo.

Borrell ha aggiunto che “oggi il Coreper sta lavorando, cerchiamo una soluzione che possa essere accettata da tutti perché non tutti i Paesi sono nella stessa situazione. Dobbiamo prenderci cura dell’Ungheria, della Repubblica Ceca e dobbiamo trovare una soluzione presto”.

A una domanda su un possibile embargo sul gas russo, ha risposto che tale misura “non è una cosa per domani, ma per dopodomani”, segnalando come il blocco debba fare un passo alla volta nelle sanzioni contro Mosca.

“Il gas è una risorsa energetica che non può essere sostituita da un’altra materia (…). Se non è gas russo deve essere comunque gas. Per il petrolio è più facile e noi (Ue) paghiamo molto di più alla Russia per il petrolio che per il gas”, ha detto.

Sempre stamani, Borrell ha affermato che l’Ue deve essere “realistica” circa i suoi piani di indipendenza energetica dalla Russia e che deve mantenere tale posizione in maniera “disciplinata” e “prudente”.

L’Europa riceve circa il 40% delle importazioni di gas dalla Russia e sta cercando di diversificare le sue fonti d’approvvigionamento da quando è scoppiato il conflitto.

Borrell ha aggiunto che vi sono diverse maniere per colpire le esportazioni di petrolio russo: “Se le compagnie assicurative non forniscono copertura sul trasporto di petrolio russo, sarà un grosso problema per le esportazioni di petrolio russo, non solo verso l’Ue ma nel resto del mondo”, ha affermato l’alto rappresentante senza fornire ulteriori dettagli.

Borrell ha infine aggiunto che il blocco è molto preoccupato per quello che potrebbe accadere in Moldavia, menzionando una “tentazione della Russia di espandere la guerra”.

(Giulia Segreti, versione italiana Giancarlo Navach e Federico Maccioni, editing Stefano Bernabei, Claudia Cristoferi)

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