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Trader Dell’Oro Bloccati Tra Eventi Geopolitici E Dati Economici

Da
Barry Norman
Pubblicato: Aug 4, 2014, 14:10 GMT+00:00

Questa mattina il mercato aurifero si muove leggermente al ribasso poiché i trader dei metalli hanno avviato una presa di beneficio sul retro del lieve

Trader Dell’Oro Bloccati  Tra Eventi Geopolitici E Dati Economici

Questa mattina il mercato aurifero si muove leggermente al ribasso poiché i trader dei metalli hanno avviato una presa di beneficio sul retro del lieve rally postato venerdì dopo il rilascio del rapporto sulle buste paga nei settori non agricoli statunitensi. Il prezioso perde quasi 1$ ed è scambiato a 1.293,90. detto questo, ricordiamo come il metallo giallo sia rimasto al di sopra dei 1.290 dollari l’oncia poiché il rapporto sulle buste paga nei settori non agricoli statunitensi ha mostrato numeri più deboli del previsto diminuendo così  i timori che vedevano la Federal Reserve alzare i tassi di interesse in un tempo piuttosto breve. Un calo delle scorte ha indotto alcune offerte di rifugio sicuro. Stando a quanto dichiarato dalla Commodity Futures Trading Commission, gli hedge fund e i money manager hanno rivisto le loro scommesse rialziste sui future e sulle opzioni dell’oro poiché la scorsa settimana il prezzo del metallo giallo si è mosso al ribasso. Ricordiamo, inoltre, come le tensioni in Medio Oriente e in Ucraina abbiano supportato il prezioso, da sempre considerato come un porto sicuro per i propri investimenti. I deboli numeri mostrati dal mercato del lavoro statunitense suggeriscono come la Fed debba attendere ancora un po’ prima di poter prendere in considerazione la possibilità di alzare i tassi d’interesse. Oggi i prezzi del metallo giallo dovrebbero muoversi leggermente al ribasso; il calendario economico è privo di informazioni, tuttavia, ci sembra opportuni segnalare come le vendite al dettaglio dell’Australia abbiano superato le aspettative.

La scorsa settimana i metalli preziosi si sono mossi costantemente in ribasso fino a venerdì, giorno in cui il rapporto sulle buste paga nei settori non agricoli statunitensi ha mostrato un incremento di 203.000 posti di lavoro, un numero più debole del previsto. Ricordiamo inoltre come, all’inizio di questa settimana, l’FOMC abbia deciso di apportare un ulteriore taglio al suo programma QE3 mostrando un tono piuttosto aggressivo nel comunicato stampa. Detto questo, il PIL del secondo trimestre ha riportato un guadagno del 4%, praticamente un’inversione di 180° rispetto al primo trimestre. Tutti questi fattori potrebbero aver innescato una forte pressione ribassista  sui prezzi dei metalli preziosi.

Ma quali saranno i titoli in prima pagina di questa settimana?

Questa settimana la BCE prenderà una decisione sul suo tasso di interesse per agosto, mentre le banche centrali di  Giappone, Australia ed Inghilterra potrebbero riunirsi per decidere sui rispettivi cash rate. Negli Stati Uniti verranno rilasciati i rapporti sulla bilancia commerciale e sulle domande per l’ottenimento del sussidio di disoccupazione, mentre in Europa verranno rilasciati i rapporti relativi agli ordini di fabbrica tedeschi, alla bilancia commerciale dell’Unione Europea e alle vendite al dettaglio dell’eurozona.

Il rally ha aiutato il prezioso a rimbalzare dai minimi delle ultime sei settimane, minimi postati giovedì sul retro delle numerosi preoccupazioni che vedevano i forti dati economici supportare un ulteriore taglio da parte della Fed o un imminente aumento dei tassi d’interesse.

Ricordiamo inoltre, come i recenti cali del mercato azionario abbiano contribuito a supportare l’oro poiché numerosi investitori hanno rivalutato il fascino del prezioso da sempre considerato come un porto sicuro. Giovedì, il Dow Jones ha praticamente cancellato tutti guadagni postati nel 2014 e l’Indice SP 500 registra forti perdite. Questa mattina l’argento e il platino si distanziano dall’oro registrando lievi guadagni. L’argento guadagna 32 punti ed è negoziato a 20.403$ mentre il platino si attesta su quota 1465.80$.

Il rame si  muove al rialzo recuperando qualche punto dal suo declino di venerdì, infatti, questa mattina il metallo giallo registra un incremento di 3 punti ed è scambiato a 3,218$. Oggi il metallo rosso sembra piuttosto stabile poiché il rapporto sulle buste paga nei settori non agricoli statunitensi, rilasciato venerdì, ha mostrato numeri più deboli del previsto, supportando la domanda dei metalli. Nel mese di luglio, l’attività manifatturiera in Cina e in gran parte dell’Asia mantiene il ritmo mentre rallenta l’espansione europea, tuttavia, la situazione negli Stati Uniti sembra ancora buona. Concludendo, ricordiamo come le banche centrali e i trader continuino ad accusare la Cina di aver commesso una frode da 900 milioni di dollari dovuta al finanziamento del metallo. La battaglia legale per recuperare le perdite potrebbe durare per anni ostacolando così una rapida ripresa del commercio dei metalli.

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