Tonfo Borse Cinesi In Scia ai Dati Deboli sugli Investimenti in Cespiti e sulla Produzione Industriale

Lunedì i mercati azionari asiatici fano registrare dei risultati misti: i trader hanno reagito a una serie di dati economici dalla Cina rilasciati nel fine settimana e al clima di incertezza in vista della riunione FOMC (Federal Open Market Committee) del 16 e 17 settembre.

Nel mese di agosto i dati dalla Cina sugli investimenti in cespiti e sulla produzione industriale hanno deluso le aspettative. Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica, il dato sulla produzione industriale riporterebbe una lettura pari al 6,1%, contro il 6,3% stimato. Gli investimenti fissi si attestano al 10,9%, contro l’11,2% previsto dai trader. Le vendite al dettaglio superano leggermente la stima (10,6%) con un 10,8%.

I dati deboli lasciano intendere un ulteriore rallentamento dell’economia, tale da portare probabilmente a una serie di misure di stimolo supplementari da parte del governo. L’adozione di tali misure da parte del governo potrebbe spingere i membri della Fed ad astenersi dall’aumento dei tasso il 17 settembre. A causa delle difficoltà dell’economia cinese e dell’impatto sulle economie mondiali, il FOMC probabile farà intendere che le misure di politica restrittiva arriveranno presto, ma eviterò un aumento dei tassi nel mese di settembre. La scorsa settimana, il FMI e la Banca Mondiale hanno espresso dubbi sull’opportunità di un eventuale aumento dei tasso in questo momento: anche questo potrebbe influenzare i membri della Fed.

In Cina, reagendo ai dati economici, lo Shanghai Composite Index ha chiuso in calo del 2,7 per cento, al minimo dall’8 settembre. Il Nikkei 225 del Giappone ha virato in forte ribasso, portandosi dietro l’ondata di vendite in Cina.

La Banca del Giappone darà inizio all’incontro di due giorni. Gli analisti ritengono che la banca centrale confermerà la sua politica monetaria espansiva, anche se i segnali di persistente debolezza dell’economia stanno mettendo pressione sulla banca centrale per l’adozione di ulteriori misure di stimolo. La data più probabile in questo caso è il 30 ottobre.

Il dollaro australiano ha guadagnato terreno in seguito al rilascio dei dati economici dalla Cina, i particolare reagendo ai dati sulle vendita al dettaglio. I trader hanno infatti interpretato il rapporto come una reazione positiva dell’economia alle recenti misure di stimolo da parte del governo cinese. A sostenere la valuta hanno anche contribuito l’aumento delle scommesse a favore di del primo rialzo dei tassi di interesse dal 2006 da parte della Fed, alla riunione di questa settimana. In giornata, la Reserve Bank of Australia rilascerà i verbali dell’ultima riunione di politica monetaria.

Il dollaro della Nuova Zelanda ha chiuso in leggero rialzo in una giornata caratterizzata da un basso volume di scambi dato che la maggior parte delle principali banche sono rimaste in disparte in vista della decisione del FOMC di giovedì e dell’ultima asta di oggi. Molti trader del Kiwi stimano la probabilità al 25 per cento, altri vedono un 50/50. In entrambi i casi, gli investitori non sembrano disposti a prendere rischiare in vista dell’annuncio.

Previsti per questa settimana mercoledì e giovedì anche i dati sulla bilancia dei pagamenti e i dati di prodotto interno lordo del secondo trimestre. I primi dovrebbero indicare un disavanzo delle partite correnti. Il PIL è prevista in espansione dello 0,6 per cento.