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Tesla (TSLA) usa Blockchain per trasportare parti di ricambio dalla Cina agli Usa

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Apr 8, 2020, 06:05 UTC

Tesla (TSLA) userà la tecnologia Blockchain per trasportare le parti di ricambio dalla Cina agli Usa attraverso il porto di Shanghai.

Tesla (TLSA)

La più avanzata società dell’automotive mondiale, Tesla (TSLA), si porta ancora più avanti e sperimenta un nuovo modo di trasportare le parti di ricambio prodotte in Cina verso gli stabilimenti USA dove le sue auto sono assemblate e poi commercializzate in tutto il mondo.

Ben quattro società, di cui tre cinesi, hanno sperimentato quello che loro hanno definito tra i “primi progetti pilota per un corriere degli oceani che effettua uno scambio di dati in tempo reale della spedizione usando un operatore di terminale via blockchain”.

Le altre società coinvolte nel test di prova sono CargoSmart ltd fornire di soluzioni tecnologiche per la gestione delle spedizioni, Cosco shipping lines (COSCO) e il porto internazionale di Shanghai (SIGP).

In un comunicato stampa Tesla Inc. (TLSA) e le altre società affermano che:

“Il test non solo ha dimostrato i vantaggi di disporre di un’unica fonte attendibile nella documentazione relativa al carico, ma anche i vantaggi in termini di efficienza per i partecipanti del settore. Tale applicazione accelererà senza dubbio la digitalizzazione dei processi del settore marittimo e l’ulteriore ottimizzazione delle catene di fornitura globali attualmente sotto stress. L’applicazione sarà ulteriormente sviluppata per i partecipanti al consorzio blockchain Global Shipping Business Network (GSBN), una volta che sarà ufficialmente istituita”.

Perché Tesla vuole usare la tecnologia blockchain?

L’obiettivo del test serve a verificare se può funzionare un sistema in cui i passaggi di verifica del destinatario e degli spedizionieri possono essere ridotti al fine di accelerare il rilascio delle lettere di vettura marittime.

Tale procedura vorrebbe ridurre i tempi di attesa dei camionisti presso i terminal, i quali potrebbero ritirare il carico più rapidamente, favorendo gli spedizionieri nel rispetto delle finestre di consegna ma nel rispetto della qualità del servizio offerti al cliente.

Le fasi del test

Il test si è sviluppato in due fasi distanziate nel tempo. Nel mese di dicembre 2019 Cosco e Sipg hanno semplificato il processo di rilascio del carico consentendo a Tesla Inc. di accelerare le sue procedure di ritiro del carico, usando una piattaforma “affidabile e sicura” si legge nel comunicato.

Attraverso il test il porto di Shanghai ha potuto vedere un’unica fonte attendibile di dati sulla lettera di vettura inviata da Cosco, consentendo una preparazione degli ordini più rapida sia peri destinatari che per i loro spedizionieri.

A fine marzo 2020 CargoSmart ha apportato dei miglioramenti all’applicazione gestionale per visualizzare i gate di carico della merce, la data dell’appuntamento e di rilascio del terminal, consentendo agli spedizionieri di avere un migliore controllo sui loro carichi.

La blockchain funziona anche per il trasporto merci

Il progetto in qualche modo si rifà a quello che Maersk aveva condotto in Australia trasportando mandorle verso il porto di Amburgo in Germania usando una sua applicazione (Trade-chain) basata sulla tecnologia decentralizzata messa a punto dalla IBM.

Il test in cui è stata coinvolta Tesla ha messo in evidenza come la blockchain può generare vantaggi nella riduzione dei processi di transizione delle merci lungo la catena di approvvigionamento.

La piattaforma Gsbn proseguirà i suoi test di prova per garantire che tutto funzioni al meglio, poi entrerà in funzione nel porto di Shanghai se otterrà le autorizzazioni governative necessarie.

Altri porti coinvolti nei test

L’obiettivo di CargoSmart è condurre test in altri porti, tra cui il porto di Qingdao, e nel porto della Thailandia Laem Chabang. Nei test saranno coinvolti anche altri operatori dei terminal per affinare il software e renderlo il più efficiente, sicuro e trasparente possibile.

Nel prossimo futuro saranno rilasciate anche le API per consentire agli spedizionieri di creare web application attraverso cui il cliente finale potrà visualizzare il tracking della sua spedizione basata su dati registrati in una blockchain.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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