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Stellantis verso calo complessivo produzione 2022 in Italia per quinto anno di fila – Fim

Da:
Reuters
Pubblicato: Oct 14, 2022, 11:51 UTC

MILANO (Reuters) - Stellantis si avvia verso un calo produttivo in Italia nel 2022, il quinto consecutivo per il gruppo automobilistico nato dalla fusione tra Fiat Chrysler e Psa-Peugeot, causato principalmente dalla crisi nelle forniture di semiconduttori.

Il logo Stellantis all'ingresso dello stabilimento MIrafiori a Torino

MILANO (Reuters) – Stellantis si avvia verso un calo produttivo in Italia nel 2022, il quinto consecutivo per il gruppo automobilistico nato dalla fusione tra Fiat Chrysler e Psa-Peugeot, causato principalmente dalla crisi nelle forniture di semiconduttori.

La previsione è della Fim-Cisl, che ha presentato oggi il suo rapporto trimestrale sulla produzione italiana del gruppo, vista scendere sotto i 650.000 veicoli sull’intero 2022, contro i 673.574 totali del 2021.

Secondo le stime della Fim-Cisl si tratta di un gap produttivo, quest’anno, di circa 200.000 veicoli rispetto alle potenzialità produttive generate dagli ordini acquisiti.

Il responsabile automotive della Fim-Cisl Ferdinando Uliano ha spiegato che il calo produttivo è in larga parte riconducibile agli stop degli impianti causati dalla carenza di semiconduttori, ma anche di altri componenti.

L’attuale situazione “condizionerà anche il 2023”, ha affermato Uliano presentando il rapporto.

“La guerra in Ucraina, lo stop alle forniture del gas russo, la ridefinizione dei flussi nei diversi mercati possono solo peggiorare ulteriormente il problema del reperimento e del costo delle materie prime” aggiunge.

Secondo il report, nei primi nove mesi dell’anno Stellantis ha perso un totale di 235 giornate lavorative nei suoi stabilimenti italiani a causa dei fermi produttivi.

“Non abbiamo ancora recuperato i livelli produttivi pre-pandemia”, prosegue Uliano.

In base ai dati Fim-Cisl, nei primi nove mesi del 2022 la produzione italiana di Stellantis ha registrato un calo del 2,4% su base annua, a 515.380 veicoli, una flessione leggermente più contenuta di quella del primo semestre, quando si aggiunsero difficoltà causate dal fermo dei trasporti.

Il calo complessivo è da attribuire soprattutto alla produzione di veicoli commerciali, scesa del 27,5% tra gennaio e settembre. Nello stesso periodo è salito invece l’output di automobili, +14,1%, sostenuto tra l’altro dalla partenza della produzione, nella parte finale del secondo trimestre, dell’Alfa Romeo Tonale e della Maserati Grecale negli stabilimenti di Pomigliano e Cassino.

(Giulio Piovaccari, editing Sabina Suzzi)

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