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Spinto dalle dichiarazioni di Putin, secondo cui la Russia è pronta ad aderire all’accordo dell’OPEC, il greggio si muove in rialzo

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Oct 11, 2016, 01:23 UTC

// Nella giornata di lunedì, il greggio ha invertito la tendenza, muovendosi in rialzo dopo le vendite che hanno caratterizzato le prime ore della

Spinto dalle dichiarazioni di Putin, secondo cui la Russia è pronta ad aderire all’accordo dell’OPEC, il greggio si muove in  rialzo

// Nella giornata di lunedì, il greggio ha invertito la tendenza, muovendosi in rialzo dopo le vendite che hanno caratterizzato le prime ore della sessione, correlate alla chiusura in ribasso di venerdì. La mossa è stata innescata dalla dichiarazioni che il presidente russo Vladimir Putin ha rilasciato nel corso di un vertice sull’energia a Istanbul. Per Putin, la Russia è pronta ad aderire all’accordo dell’Opec sulla riduzione della produzione, dissipando ogni dubbio sulla capacità dei paesi produttori di petrolio di dare attuazione all’intesa. Putin ha, inoltre, affermato di sperare che i membri dell’Opec confermino la decisione di adottare quote di produzione alla loro prossima riunione, che si terrà a Vienna nel mese di novembre.

Il Brent ha raggiunto il suo massimo annuale e il Wti è salito ai massimi da giugno. I contratti future sul Brent hanno guadagnato 1,75$, pari al 3,4%, salendo a 53,68$ e avvicinandosi molto alla quotazione del 9 ottobre 2015. I contratti future sul Wti con scadenza a novembre hanno toccato i 51,37$, in rialzo di 1,56$ ossia del 3,13%.

I contratti future sul gas naturale si sono mossi in rialzo dalla chiusura di venerdì, balzando a livelli non registrati dal maggio del 2015. I contratti future con scadenza a novembre sono saliti a 3,289$, prima di ridiscendere a 3,284$, in rialzo di 0,091$ ossia del 2,85%. Tale aumento deriva dalla preoccupazione per l’adeguatezza dell’offerta al soddisfacimento della domanda in inverno e dalla riduzione del numero di pozzi attivi.

LE BORSE DEGLI STATI UNITI

Negli Stati Uniti, a causa della festività del Columbus Day, la giornata di lunedì è stata priva di dati economici di particolare importanza. Il mercato dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti era chiuso, ma lo scarso volume di trading dovuto alla giornata festiva non ha impedito agli investitori in azioni di acquistare. Nelle prime ore della sessione, i principali indici si sono mossi in rialzo, spinti prima da una sessione europea nettamente positiva e poi dal notevole incremento del prezzo del greggio, che ha provocato un aumento della domanda di titoli del settore energetico.

Il dibattito tra i candidati alla presidenza degli Stati Uniti, svoltosi nella nottata di domenica, viene giudicato un pareggio. Tuttavia, l’azione del prezzo suggerisce che gli investitori si sono rallegrati del risultato perché Clinton, la candidata democratica, non avrebbe fatto nulla in grado di far retrocedere la sua posizione alla testa dei sondaggi. Per gli investitori, Clinton rappresenta lo status quo: la sua vittoria a novembre significherebbe, quindi, che gli affari continuerebbero a seguire il loro corso. Al contrario, una vittoria di Trump avrebbe conseguenze altamente negative sui mercati.

L’ORO

L’oro ha rimbalzato dal crollo della scorsa settimana, ma i guadagni sono stati limitati a causa dello scarso volume, dovuto alla giornata festiva, e al rialzo degli indici azionari. Al lieve rialzo possono aver contribuito anche condizioni di ipervendita, così come il ritorno dei trader cinesi nel mercato dopo una settimana di festività. Nelle ultime ore della sessione, i trader dell’oro hanno venduto a causa dell’aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti e dell’apprezzamento del dollaro.

VALUTE

Quella di oggi è stata una giornata particolare per le valute, con l’indice del dollaro che si è mosso in rialzo nonostante la domanda di asset a rischio più elevato da parte degli investitori. L’apprezzamento è stato per la maggior parte attribuito al rialzo della coppia USD/JPY. Il cambio AUD/USD è stato sostenuto dalla domanda di azioni. La coppia USD/CAD si è mossa in ribasso a seguito della rottura in rialzo del greggio. Il cambio GBO/USD si è deprezzato, ma rimanendo stabile.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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