MILANO (Reuters) - Snam vede opportunità di investimenti per 23 miliardi di euro fino al 2030 per accelerare la crescita nelle reti, nello stoccaggio e nei progetti green necessari per svolgere un ruolo centrale nella transizione energetica.
MILANO (Reuters) –Snam vede opportunità di investimenti per 23 miliardi di euro fino al 2030 per accelerare la crescita nelle reti, nello stoccaggio e nei progetti green necessari per svolgere un ruolo centrale nella transizione energetica.
Il piano al 2025, con una visione al 2030, prevede una iniziale crescita media annua dell’Ebitda del 4,5% per poi accelerare fino alla fine del decennio tra il 6 e l’8%, si legge in una nota.
L’utile netto è stimato in crescita del 3% medio annuo nel periodo 2022-2025, con un dividendo per azione confermato in miglioramento del 5% al 2022, e successivamente con una crescita minima del 2,5% fino al 2025.
Sulle reti Snam prevede nel medio termine la realizzazione della prima rotta di trasporto di idrogeno da Nord Africa e Sud Italia ai punti di maggiore domanda.
“Punteremo sempre più sullo stoccaggio e aumenteremo i nostri investimenti nei gas verdi”, dichiara nella nota l’AD Marco Alverà sottolineando l’obiettivo di ridurre le emissioni legate alle attività del gruppo con un target di net-zero al 2040.
In particolare, nelle reti energetiche Snam ha identificato investimenti fino a 15 miliardi al 2030, di cui 12 miliardi nel trasporto di gas naturale e biometano e 3 nel trasporto di idrogeno. Quest’ultimo riguarderà, nello specifico, il ‘repurposing’ di 2.700 km di rete da Mazara del Vallo a Passo Gries e Tarvisio per il trasporto di idrogeno dall’Italia verso le aree del Nord Europa a maggiore domanda, come la Germania.
Nello stoccaggio potranno essere spesi fino a 5 miliardi in progetti, tra cui l’accordo appena firmato per l’acquisizione di una quota di minoranza di dCarbonX, società attiva nelle geoenergie, per lo stoccaggio di idrogeno e anidride carbonica in Irlanda e nel Regno Unito,
Nel green lo spazio di spesa è fino a 3 miliardi nelle piattaforme esistenti per sviluppare iniziative di scala nell’idrogeno, anche in funzione di bandi e opportunità di finanziamento come Pnrr e Ipcei, e nel biometano.
Gli investimenti, precisa Snam, potranno generare ritorni regolati (reti di energia e stoccaggio) o ‘low double/high-single digit’ con un modello contrattualizzato (stoccaggio di energia e progetti green).
Per il 2022 la guidance sull’utile netto è di un risultato sostanzialmente in linea con quello 2021 a parità di Wacc, dalla cui revisione è atteso un impatto di circa 85 milioni sull’utile e di circa 120 milioni sull’Ebitda.
L’indebitamento finanziario netto a fine 2022 è pari a circa 14,8 miliardi.
Il piano include anche il progetto di quotazione, che potrebbe avvenire nel 2022, di De Nora, la società attiva nelle energie sostenibili e tecnologie nell’idrogeno verde e trattamento delle acque, e nella quale Snam ha investito circa 450 milioni (incluso il valore attribuito alla quota nella Tkuce con ThyssenKrupp), per una quota di circa il 35,6%.
Alverà ha invece detto, nella call con la stampa, che non c’è alcun piano per quotare l’attività di stoccaggio del gas.
E sempre a proposito del gas, ha detto che le scorte non sufficienti potrebbero creare problemi in Nord Europa in caso di un inverno molto rigido.
A Piazza Affari il titolo ha esteso i guadagni sull’annuncio del piano e alle 14,05 circa segna un progresso dell’1,7%.
(Andrea Mandalà, in redazione a Roma Stefano Bernabei)
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