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Settimana Strategica Per Gli Speculatori Dell’Oro

Da
Barry Norman
Aggiornato: May 4, 2015, 20:34 GMT+00:00

Venerdì il mercato aurifero chiude al di sotto dei 1180$, ma rimbalza nella sessione asiatica guadagnando 8,30$ poiché i trader hanno approfittato del

Settimana Strategica Per Gli Speculatori Dell’Oro

Settimana Strategica Per Gli Speculatori Dell'Oro
Venerdì il mercato aurifero chiude al di sotto dei 1180$, ma rimbalza nella sessione asiatica guadagnando 8,30$ poiché i trader hanno approfittato del ribasso dei prezzi per acquistare il prezioso a buon mercato a seguito del brillante rapporto sul PMI cinese. La debolezza e l’incertezza globale continuano a mettere sotto pressione l’economia nazionale. La crescita europea rimane piuttosto debole mentre la Germania cerca costantemente di trovare una soluzione alla crisi del debito greco. Il Brasile continua a vacillare mentre la Russia, che subisce le conseguenze del forte ribasso dei prezzi energetici e degli scandali politici, vive un rallentamento drammatico. La Cina mira a un tasso di crescita annuo del 7%, in linea con le dichiarazioni precedenti, mentre l’economia statunitense continua a mostrare segni di ripresa. In un simile scenario la Federal Reserve potrebbe aumentare i tassi di interesse in tempi piuttosto brevi.

I trader dei metalli preziosi vivono un forte dilemma dettato da una crescita economica più lenta negli Stati Uniti ed un possibile aumento dei tassi d’interesse, Questa settimana, per poter avere maggiori informazioni riguardanti la tempistica del rialzo dei tassi d’interesse statunitensi, i trader dovranno prestare particolare attenzione alle dichiarazioni che Janet Yellen rilascerà mercoledì e al rapporto sulle buste paga nei settori non agricoli statunitensi previsto per venerdì. Attualmente, il metallo giallo è scambiato a 1182,80$, ovvero nel bel mezzo del suo range di trading di aprile-maggio. L’argento guadagna 165 punti ed è negoziato a 16,30$, mentre il palladio posta un rincaro di 2,40$ per attestarsi su quota 1.133,80$. Il dollaro rimane debole, tuttavia, è negoziato in rialzo a 95.41.

Stando alla dichiarazioni rilasciate da C.P. Krishnan, direttore della Geojit Comtrade ” Il dollaro statunitense si muoverà nuovamente in rialzo quando la Federal Reserve aumenterà i tassi d’interesse, pertanto, le previsioni del mercato aurifero per il prossimo anno restano ribassiste”. Tuttavia, non aspettatevi un crollo del prezioso poiché stando alle osservazioni mostrate da  Jayant Mangles, presidente della distribuzione al dettaglio della Religare Securities “In termini di dollari il metallo giallo ha raggiunto il suo apice, tuttavia, la situazione geopolitica cambia rapidamente”. A tale proposito, ci sembra opportuno segnalare come un rincaro del dollaro statunitense possa fornire un “paracadute” per i prezzi dell’oro sul mercato interno.

In uno scenario globale, gli investitori e gli speculatori hanno iniziato a disertare l’oro. Negli ultimi tre anni, infatti, le partecipazioni totali sul SPDR Gold Trust, il più grande fondo comune di investimento garantito in oro del mondo, hanno riportato un calo del 42%. Tendenza simile quella mostrata dagli ETF indiani negli ultimi due anni, infatti, le loro riserve auree hanno registrato un calo del 36% passando dalle 39 tonnellate iniziali alle attuali 25 tonnellate. Scende anche la domanda di lingotti e monete d’oro, scenario che mostra chiaramente come gli investitori non siamo più rialzisti nei confronti del metallo.

Gli investitori monitoreranno attentamente i dati economici statunitensi di questa settimana, incluso il rapporto sulle buste paga nei settori non agricoli statunitensi relativo al mese di aprile, rapporto che verrà rilasciato venerdì. numero più deboli del previsto potrebbero spingere la Federal Reserve a posticipare il rialzo dei tassi d’interesse supportando così i beni privi di rendimento come l’oro.

Howie Lee, analista di Phillip Futures, ha dichiarato quanto segue: “Tra grandi fluttuazioni, l’oro ha mostrato ancora una volta di voler rimanere in prossimità dei 1200$, ed io ritengo che il prezioso possa testare nuovamente il suddetto livello poco prima del rilascio del rapporto sulle buste paga nei settori non agricoli statunitensi previsto per venerdì”.

I recenti numeri economici statunitensi sono stati piuttosto contrastanti poiché i dati di venerdì hanno mostrato sia un incremento della fiducia dei consumatori sia una debolezza del settore manifatturiero e di quello delle costruzioni. La lenta ripresa economica degli Stati Uniti ha portato molti a credere che la Fed non alzerà i tassi nella riunione di giugno.

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