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Sessione Intensa per I Trader Asiatici

Da
Barry Norman
Aggiornato: May 13, 2015, 16:49 GMT+00:00

Il calendario economico asiatico di mercoledì è piuttosto denso di eventi. La sessione si è aperta con il discorso del governatore Wheeler della Reserve

Sessione Intensa per I Trader Asiatici
Sessione Intensa per I Trader Asiatici

Il calendario economico asiatico di mercoledì è piuttosto denso di eventi. La sessione si è aperta con il discorso del governatore Wheeler della Reserve Bank of New Zealand seguito dal saldo destagionalizzato delle partite correnti del Giappone e quindi l’indice del livello salariale dell’Australia. A seguire alcuni dati importanti dalla Cina, fra cui gli investimenti fixed asset e la produzione industriale. Gli occhi di tutti saranno in particolare sulla performance dell’industria, il cui dato è atteso a breve, e che si spera sia tornata a crescere nel corso dell’ultimo mese; gli economisti intervistati da Reuters predicono un rialzo del 6% su base annua dopo il +5,6% di marzo. Ad aprile le vendite al dettaglio cinesi potrebbero crescere del 10,5% su base annua dopo il rialzo del 10,2% di marzo; gli investimenti fixed asset sono invece attesi in linea con il dato di marzo al 13,5%.

Il saldo delle partite correnti del Giappone ha sorpreso positivamente gli analisti, permettendo un certo rafforzamento dello yen. A marzo il Giappone ha infatti registrato il surplus maggiore degli ultimi 7 anni dal momento che il rialzo degli investimenti oltremare e il calo delle importazioni hanno fatto tornare l’equilibrio della bilancia a un livello che non si vedeva da prima la crisi finanziaria globale. Secondo i dati ufficiali, a marzo il surplus non-destagionalizzato delle partite correnti, ovvero il miglior indicatore delle performance commerciali nipponiche con il resto del mondo, si è attestato a 2,80 trilioni di yen (23,3 miliardi di $). Il cross USDJPY ha perso un paio di punti portandosi a 119,83 mentre la coppia EURJPY è scambiata in rialzo di 27 punti dal momento che l’euro continua a crescere contro le sue controparti dopo che per il momento l’ipotetico default greco è stato rinviato a fine mese. Ieri la Grecia è riuscita infatti a ripagare i pagamenti sugli interessi al Fmi.

Rimanendo nella regione del Pacifico, l’Aussie è cresciuto di 5 punti mentre il dollaro Usa ne cedeva 22 calando a 94,49. L’Aussie è così negoziato a 0,7981, mostrandosi poco reattivo alla performance inferiore alle attese dell’indice del livello salariale. La divisa australiana continua così a viaggiare in territorio positivo dopo il surplus di bilancio pubblico del Tesoro registrato martedì, fatto che dovrebbe permettere all’economia nazionale di continuare a crescere.

Il Kiwi ha guadagnato 30 punti dopo una sessione particolarmente vivace e in attesa del discorso del banchiere centrale Wheeler. In realtà il numero uno della banca centrale si è poi rivelato piuttosto pessimista, tanto da innescare il deprezzamento della divisa neozelandese prima che questa tornasse a crescere, portandosi a quota 0,7393. Wheeler ha ribadito che secondo il suo punto di vista il dollaro neozelandese è ancora sopravvalutato. Parlando al Comitato, ha detto che “riteniamo che il tasso di cambio sia ingiustificato e insostenibile” nonostante il calo del 5% nelle ultime tre settimane e un deprezzamento contro l’Aussie ricompreso nell’ordine del -7/-8%. “Auspichiamo un ulteriore movimento ribassista da parte del tasso di cambio”.

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