Wall Street ha subito un duro colpo venerdì scorso, con lo S&P 500 che registrava il peggior tonfo settimanale dal giugno 2012 a causa delle tensioni
Il rapporto compilato dal Dipartimento del lavoro tratteggia i contorni di un’economia che è stata in grado di riprendersi con forza dal passo falso di inizio anno e che dovrebbe continuare a crescere con decisione sino al 2015.
“È fuor di dubbio che l’economia e il mercato del lavoro si siano ripresi” ha affermato Sung Won Sown, economista della Smith School of Business della California State University. “I disoccupati si stanno di nuovo affacciando sul mercato del lavoro. Tutto ciò indica che la crescita economica per il 2014 sarà moderata, eppure costante”.
Parlando alla stampa lo scorso venerdì pomeriggio, il presidente Barack Obama ha affermato che l’economia “si sta rafforzando… I nostri motori stanno ripartendo un poco più forti”.
Il dollaro Usa inizia la settimana in verde per essere negoziato a 81,41. Dal momento che nella giornata odierna non saranno rilasciati dati economici particolarmente rilevanti, è probabile che la divisa statunitense non oscillerà particolarmente, a differenza dell’euro che continua a dare segni di debolezza. La valuta europea viaggia quasi in prossimità del suo minimo nei confronti del dollaro Usa, registrato lo scorso novembre, mentre gli investitori scommettono in massa su un ulteriore tracollo della divisa unica prima della riunione Bce di questa settimana. Stamattina l’euro è così scambiato a 1,3424, in ribasso di 5 punti. La banca centrale del Portogallo ha acquisito il controllo di Banco Espirito Santo SA, un tempo il primo istituto di credito del paese lusitano, con un piano di salvataggio del valore di 4,9 miliardi di euro (6,6 miliardi di dollari Usa) che inciderà in maniera particolare sui titoli detenuti dagli investitori junior. Il Resolution Fund della Banca del Portogallo sposterà le operazioni di deposito e la maggior parte degli asset del Banco Espirito Santo all’interno di una nuovo istituto (Novo Banco), che controllerà per intero. Il fondo è in grado di finanziare l’operazione di salvataggio grazie a un prestito erogato dal Tesoro portoghese che sarà ripagato dai proventi di un’eventuale vendita di Novo Banco.
La maggior parte dei movimenti di questa mattina riguardano il mercato australiano, in particolare dopo che le vendite al dettaglio dell’Australia hanno battuto le previsioni e l’insoddisfacente lettura dello scorso mese è stata rivista al rialzo. Così, l’Aussie si è mosso al rialzo di 9 punti per essere scambiato a 0,9323: guadagni ulteriori sono stati però impediti dall’indice di attività dei responsabili agli acquisti relativo al settore non-manifatturiero della Cina, che ieri ha mancato tutte le aspettative. La lettura PMI non-manifatturiera cinese ha infatti segnato il passo, stampandosi a luglio a 54,2 e in ribasso dello 0,8% rispetto al mese di giugno come certificato dall’Ufficio nazionale di statistica e dalla China Federation of Logistics and Purchasing. Rimanendo nella regione asiatica, il kiwi è scambiato stamane a 0,8513 (l’attività è complessivamente esigua), mentre lo yen giapponese continua a indebolirsi nei confronti delle sue controparti valutarie: è infatti scambiato a 102,65 contro il dollaro Usa e a 137,79 contro l’euro. I trader sono molto preoccupati per il fatto che l’Abenomics non sta facendo registrare particolari progressi, per la possibilità che la Banca del Giappone debba ricorrere a misure di stimolo ulteriori e per la debole crescita dei salari: tutti questi fattori finiranno per pesare sulla lettura relativa al Pil nipponico nel secondo trimestre 2014.