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Salario Medio Orario in Aumento: Possibile Semaforo Verde per Aumento Tassi

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Sep 5, 2015, 01:28 UTC

I dati sulle buste paga Usa del settore non agricolo per il mese di agosto - pubblicati venerdì - non sono bastati a far pensare a un imminente aumento

Salario Medio Orario in Aumento: Possibile Semaforo Verde per Aumento Tassi

FEDERAL-RESERVE
I dati sulle buste paga Usa del settore non agricolo per il mese di agosto – pubblicati venerdì – non sono bastati a far pensare a un imminente aumento dei tassi da parte della Fed. La giornata di oggi però precede il week-end e un lunedì festivo, è quindi difficile interpretare la reazione dei mercati.

Considerando il basso volume di scambi e la mancanza dei principali investitori, oggi sembra che proprio che gli operatori intendano approfittare del lungo week-end per digerire i nuovi importanti dati sull’occupazione per poi provare a stabilire la prossima settimana se questi numeri basteranno a convincere la banca centrale ad alzare i tassi nella riunione del FOMC del 17 settembre.

Il rapporto sulle buste paga Usa del settore non agricolo indica per il mese scorso la creazione di 173.000 nuovi posti di lavoro, ben al di sotto dei 217.000 previsti. Il tasso di disoccupazione scende più del previsto al 5,1%, mentre aumentano più del previsto i salari medi orari (+0,3%), per un 2,2% rispetto al mese scorso, oltre l’obiettivo del 2,0% stabilito per il tasso di inflazione.
Anche se il dato principale è al di sotto delle previsioni, alcuni credono che, combinato con l’aumento del salario medio orario, possa bastare a spingere la Fed verso il primo aumento dei tassi dal 2006 a partire dalla prossima riunione.

La reazione dei mercati è stata mista: un possibile segnale di indecisione dei trader. La festa del Labor Day di lunedì potrebbe aver distorto la risposta dei mercati. Nei mercati di valuta estera, sia la Sterlina che l’Euro hanno chiuso in ribasso giorno e settimana. Dopo il rapporto, oro e petrolio greggio hanno chiuso in ribasso, ma il greggio ha comunque chiuso la settimana su terreno positivo.

Anche la coppia EUR/USD questa settimana è sotto pressione, dopo che il presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha dichiarato che la banca centrale potrebbe, se necessario, aumentare ed estendere le misure di stimolo. La coppia GBP/USD ha chiuso la settimana in netto ribasso: gli investitori hanno abbandonato ogni speranza rispetto a un aumento del tasso di interesse rialzo da parte della Banca d’Inghilterra. A premere la sterlina in ribasso questa settimana è stata il rapporto deludente sul PMI del terziario nel Regno Unito.

Il rafforzamento del dollaro ha esercitato pressione sui prezzi dell’oro. Dopo drammatica inversione rialzista della scorsa settimana, il petrolio greggio ha continuato ad essere sostenuto da fattori tecnici. Questa settimana abbiamo assistito ad azioni di copertura short dopo che l’OPEC all’inizio la settimana ha dichiarato che prenderà in considerazione le richieste dei membri di ridurre gli attuali livelli di produzione.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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