In questa settimana, gli sviluppi del Forex vengono offuscati dagli eventi

All’inizio della nuova settimana, è molto probabile che i trader trascorreranno la giornata di lunedì in cerca di ripari a causa di due importanti eventi geopolitici: l’attentato terroristico di Nizza e il tentativo di colpo di Stato in Turchia.

La prossima settimana vede la pubblicazione di numerosi dati economici sullo stato dell’economia del Regno Unito subito dopo il referendum sulla Brexit. Di particolare interesse sarà l’andamento del mercato del lavoro nei mesi di maggio e giugno. Nel Regno Unito, il tasso di disoccupazione è sceso al 5%, il minimo dall’ottobre del 2005. Nel mese di giugno, il totale di disoccupati dovrebbe aumentare di 4100

A maggio, il tasso di inflazione del Regno Unito è rimasto invariato allo 0,3%, con il calo dei prezzi dell’abbigliamento che ha bilanciato l’aumento dei costi dei trasporti. Da più di due anni, la Banca d’Inghilterra non riesce a raggiungere l’obiettivo di inflazione al 2%. Secondo le previsioni della banca centrale britannica, l’inflazione rimarrà al di sotto dell’1% fino alla fine del 2016, assestandosi al di sotto dell’obiettivo del 2% fino al 2018. Nel Regno Unito, anche il prezzo dei generi alimentari è diminuito a causa di una guerra dei prezzi tra due importanti catene di supermercati. Negli ultimi due anni, il basso costo dell’energia ha contribuito a ridurre l’inflazione. Gli analisti si aspettano che le autorità di politica economica e monetaria attueranno misure di stimolo per far aumentare l’inflazione, che dovrebbe salire allo 0,4%.

La Banca Centrale Europea si riunirà nella giornata di giovedì, ma non sono previste modifiche alla politica monetaria attuale. La Brexit, e l’impatto negativo che può avere sulla crescita dell’Eurozona apre nuove possibili misure espansive da parte della Bce, ma non alla prossima riunione. Probabilmente, la Bce adotterà un approccio simile a quello della Banca d’Inghilterra, attendendo di leggere più dati prima di considerare se agire. Un’evidente prova del rallentamento della crescita o una diffusa tensione nel settore finanziario nei prossimi mesi aumenteranno la probabilità di una manovra espansiva a settembre, forse nella forma di un’ulteriore facilitazione dell’accesso al credito.

Gli Stati Uniti sono nel pieno della stagione degli utili: numerose società stanno pubblicando i dati, con effetti positivi sulle borse statunitensi. I massimi storici della scorsa settimana mostrano come sia ancora avventato proclamare la conclusione del ciclo rialzista. Tuttavia, una mole immensa di dati positivi si sta riversando sul prezzo delle azioni e vi è la possibilità che qualche investitore stia cercando di riscuotere gli utili, con quanti opportunisticamente chiudono le posizioni in attesa ai margini.

Nella giornata di domenica, il vice primo ministro turco, Mehmet Simsek, ha annunciato agli investitori che non vi è niente di cui preoccuparsi dopo un tentativo di colpo di Stato, scrivendo su Twitter che il governo rimane in carica e ha deciso di adottare “tutte le misure necessarie” dopo aver consultato la banca centrale e il Tesoro.

Attualmente, la Lira turca viene negoziata contro il dollaro a quota 2,9316, in ribasso del 2,72%. La borsa turca è in calo del 2,16% a quota 81033,55.

Simsek non ha precisato quali misure il governo intenda prendere. Sul suo profilo Twitter, Simsek ha, inoltre, affermato che la stabilità politica della Turchia è stata rafforzata dal fallito colpo di Stato e che i fondamentali macro sono solidi. Simsek ha, infine, aggiunto che terrà una teleconferenza con gli investitori nella giornata di domenica.

Dopo tre giorni di ribasso, il dollaro ha invertito la tendenza grazie ai dati sull’economia degli Stati Uniti, tra cui le vendite al dettaglio, che hanno spinto in rialzo le previsioni. Il dollaro viene negoziato a quota 96,58, in rialzo di più dello 0,62%. Al contempo, l’euro ha perso 92 punti, muovendosi in forte ribasso a quota 1,1029.

Il dollaro si è mosso in rialzo su molte delle controparti a seguito dei dati che hanno mostrato un incremento delle vendite al dettaglio superiore alle aspettative del mese scorso. Al contempo, la produzione industriale ha registrato la crescita più ampia da gennaio. Il miglioramento delle prospettive di crescita rafforza la probabilità che la Federal Reserve aumenti i tassi di interesse nel corso dell’anno. Nella giornata di venerdì, dopo la pubblicazione dei dati, i trader hanno iniziato ad apprezzare le maggiori possibilità di un innalzamento dei tassi di interesse.

Nella giornata di venerdì, alla borsa di Tokyo, il dollaro ha brevemente toccato i massimi delle ultime tre settimane dei 106 yen. La mossa è stata provocata dalla pubblicazione dei dati positivi sul Pil della Cina, che hanno ravvivato la propensione al rischio degli investitori.

Il dollaro australiano, che risponde al rischio, si è brevemente mosso in ribasso contro lo yen a seguito delle notizie sull’attacco terroristico a Nizza nella tarda giornata di giovedì. L’Aussie viene negoziato a quota 0,7586.