Putin sospende trattato nucleare con Usa, mette in campo nuovi missili

MOSCA (Reuters) – Il Presidente Vladimir Putin ha sospeso la partecipazione della Russia all’ultimo trattato di controllo degli armamenti nucleari rimasto in vigore con gli Stati Uniti, avvertendo Washington che Mosca ha messo in funzione nuove armi nucleari strategiche terrestri.

Russia e Stati Uniti dispongono ancora di vasti arsenali nucleari risalenti alla Guerra Fredda e il numero delle testate è attualmente limitato dal trattato New Start, concordato nel 2010 e in scadenza nel 2026.

“Sono costretto ad annunciare oggi che la Russia sospende la sua partecipazione al Trattato di riduzione delle armi strategiche”, ha detto Putin parlando all’élite politica e militare del suo Paese.

Putin ha anche affermato che alcune persone a Washington stanno pensando di riprendere i test nucleari e che il ministero della Difesa e l’industria nucleare russa dovrebbero quindi essere pronti a testare le armi nucleari russe se necessario.

“Naturalmente, non lo faremo noi per primi. Ma se gli Stati Uniti condurranno dei test, allora lo faremo noi. Nessuno deve farsi pericolose illusioni che la parità strategica globale possa essere distrutta”.

“Una settimana fa ho firmato un decreto per l’introduzione di nuovi sistemi strategici terrestri in servizio di combattimento. Vogliono ficcare il naso anche lì, o no? E pensano che sia tutto così semplice? Che fa li lasceremo entrare così?”

Il New Start imponeva ad entrambe le parti un limite di 1.550 testate schierate tra missili balistici intercontinentali, missili balistici sottomarini e bombardieri pesanti. Entrambe le parti hanno rispettato i limiti chiave dell’accordo al 2018.

Putin ha annunciato la mossa durante il suo discorso annuale sullo stato della nazione, in cui si è impegnato a continuare la guerra in Ucraina, che dura da un anno, e ha accusato l’alleanza Nato guidata dagli Stati Uniti di alimentare le fiamme del conflitto nell’errata convinzione di poter sconfiggere Mosca in un confronto globale.

Parlando a quasi un anno dall’ordine di invasione che ha scatenato il più grande confronto con l’Occidente dai tempi della Guerra Fredda, Putin ha detto che la Russia “risolverà coerentemente i compiti che sta affrontando” in Ucraina.

Affiancato da quattro bandiere tricolori russe ai lati, Putin ha detto che Mosca si sta orientando verso l’Asia dopo che l’Occidente l’ha colpita con le sanzioni più severe della storia moderna.

(Tradotto da Chiara Bontacchio e Luca Fratangelo, editing Claudia Cristoferi)