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Prezzi del Greggio Salvati Dallo Sciopero del Kuwait

Da:
Barry Norman
Aggiornato: Apr 19, 2016, 07:19 GMT+00:00

Questa mattina i prezzi del greggio sono negoziati in ribasso dopo la sessione folle di lunedì. Il greggio WTI perde 13 centesimi ed é scambiato a 41,06$

Prezzi del Greggio Salvati Dallo Sciopero del Kuwait

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Questa mattina i prezzi del greggio sono negoziati in ribasso dopo la sessione folle di lunedì. Il greggio WTI perde 13 centesimi ed é scambiato a 41,06$ mentre il Brent posta un calo di 13 centesimi per attestarsi su quota 42,78$. Riprendendo tutti i titoli di stampa di lunedì, nella riunione tenutasi domenica i membri Opec e i membri non appartenenti all’Opec non sono riusciti a raggiungere un accordo volto a congelare la produzione, scenario che nella sessione di ieri ha spinto i prezzi del greggio in ribasso del 7%, tuttavia nel corso della giornata il combustibile inverte la sua rotta stabilizzandosi in prossimità dei livelli iniziali. Lo sciopero del Kuwait ha supportato il mercato consento al combustibile di rimbalzare sulla scia di un arresto della produzione del paese.

Stando a quanto riportato da Reuters la produzione del Kuwait é passata da 2,8 milioni di barili giornalieri a 1,1 milioni di barili giornalieri a causa dello sciopero indetto dai lavoratori. Detto questo, gli analisti ritengono che l’interruzione avrà vita breve e che i mercati ricominceranno a lottare con il surplus dell’offerta poiché l’incontro di domenica non ha portato nessun risultato.

A tale proposito ci sembra opportuno ricordare come, nel fine settimana, i principali produttori mondiali si siano riuniti a Doha, capitale del Qatar, per cercare di raggiungere un accordo volto a stabilizzare la produzione di greggio ai livelli di gennaio almeno fino ad ottobre del 2016. L’accordo é saltato quando l’Arabia Saudita, uno dei principali esponenti del cartello, ha chiesto all’Iran di aderire al programma nonostante i ripetuti rifiuti di Teheran. Tuttavia, lo sciopero dei lavoratori del Kuwait ha visto la nazione dimezzare la produzione compensando così le forti preoccupazioni riguardanti un eccesso dell’offerta e il mancato raggiungimento di un accordo.

Secondo il Wall Street Journal, il problema é stata la “sorprendente” richiesta dell’Arabia Saudita all’Iran.

“La posizione saudita, che richiedeva l’adesione dell’Iran al programma di congelamento della produzione al fine di poter raggiungere un eventuale accordo ha distrutto le aspettative ancor prima di iniziare la riunione tanto che, a detta dei partecipanti, l’incontro si é trasformato in un mix di critiche e confuzione.” Queste le parole riportate dal giornale.

Alcuni dei funzionari sauditi nella delegazione di Doha erano disposti a prendere in considerazione la possibilità di congelare la produzione anche senza l’adesione dell’Iran, tuttavia, domenica mattina hanno ricevuto una telefonata da Riyadh che li ha invitati a non concludere nessun accordo senza l’Iran.

Lo sciopero ha ridotto la produzione del greggio del Kuwait del 60%, supportando i parametri di riferimento dei prezzi come Brent e Dubai. Diminuisce anche la fornitura di prodotti petroliferi raffinati provenienti dalla suddetta nazione sulla scia di una lavorazione di raffineria in scala ridotta e di un calo delle esportazioni di carburante.

Nel frattempo, il Dr. Ibe Kachikwu, ministro di Stato per le risorse di petrolio e direttore della Group Managing della Nigerian National Petroleum Corporation (NNPC), ha assicurato che, nonostante la situazione di stallo sul congelamento della produzione di greggio, l’OPEC continuerà a lavorare per raggiungere un accordo volto a risolvere il problema.

I funzionari del Kuwait, tuttavia, ritengono di poter incrementare le esportazioni nonostante lo sciopero a tempo indeterminato, utilizzando le scorte di greggio accumulate e intraprendendo azioni legali contro i sindacati. Secondo gli analisti, il governo potrebbe anche raggiungere un compromesso con gli scioperanti al fine di riprendere pienamente le esportazioni.

I trader hanno ottenuto una lieve tregua, ma non appena terminerà lo sciopero I prezzi del greggio si muoveranno nuovamente in ribasso.

“Sensibile alla pressione sindacale, il governo rischia di poter raggiungere un compromesso sulla maggior parte delle richieste salariali dei lavoratori” queste le dichiarazioni della società di consulenza dei rischi Eurasia Group. : “E’ probabile che nei prossimi giorni la produzione del greggio recuperi parte delle perdite iniziali poiché il personale che non ha aderito allo sciopero é stato ridistribuito, inoltre la nazione attingerà alle scorte accumulate”.

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