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Prezzi Del Greggio Ancora Convenienti

Da
Barry Norman
Pubblicato: Sep 10, 2014, 17:25 GMT+00:00

Nella tarda giornata di oggi, i membri dell'Unione Europea si dovrebbero riunire per affrontare nuovamente il tema delle ingenti sanzioni contro la

Prezzi Del Greggio Ancora Convenienti

Nella tarda giornata di oggi, i membri dell’Unione Europea si dovrebbero riunire per affrontare nuovamente il tema delle ingenti sanzioni contro la Russia, sanzioni che gravano sulla fattibilità di una possibile tregua promossa dal presidente del paese Vladimir Putin. A tale proposito, ricordiamo come, il nuovo pacchetto delle sanzioni imposte dall’Ue alla Russia per il suo intervento diretto nella crisi ucraina è stato adottato nella serata di lunedì, ma l’applicazione è stata rinviata di alcuni giorni per permettere «la valutazione della messa in atto del cessate il fuoco e del piano di pace» e può essere «rivisto in base alla situazione sul terreno».

Martedì il greggio si muove nuovamente al ribasso per attestarsi su quota 92,75$, tuttavia, questa mattina guadagna qualche centesimo ed è negoziato a 92,95$. Sempre nella sessione di ieri, il Brent rompe al di sotto dei 100$ testando la maniglia dei 99,24$, tuttavia, questa mattina posta un guadagno di 12 centesimi ed è negoziato a 99,36$. Detto questo, anche il dollaro statunitense si muove al ribasso contro l’euro, allontanandosi leggermente dai massimi degli ultimi 14 mesi. Nonostante le ampie scorte globali e una crescita più lenta del previsto nei principali consumatori mondiali di petrolio, i prezzi del greggio WTI sul Nymex registrano un incremento di mezzo punto in percentuale. Ricordiamo come, l’incremento della produzione e dell’esportazioni in Libia e in Iraq, il boom del petrolio di scisto negli Stati Uniti e il rafforzamento del dollaro abbiamo innescato una forte pressione ribassista sui prezzi del greggio. In un simile scenario, si prevede un ulteriore ribasso dei prezzi del petrolio, calo supportato da una forte produzione di greggio statunitense che posta i massimi degli ultimi 28 anni. Inoltre, ci sembra opportuno segnalare come le massicce prese di beneficio a livelli elevati e il surplus delle scorte possano influenzare negativamente l’andamento del mercato.

Mercoledì i future del greggio si muovono nuovamente al rialzo sul retro di un calo più forte del previsto delle scorte di combustibile nella più grande economia mondiale. L’American Petroleum Institute ha mostrato come, nella settimana terminata il 5 settembre, le scorte di greggio statunitensi siano passate da 1,9 milioni di barili a 359 milioni di barili, un calo nettamente superiore a quello previsto dagli analisti. Detto questo, ci sembra opportuno segnalare come nel mese di agosto la produzione media del Paese abbia raggiunto quota 8,6 milioni di barili giornalieri (bpd) , i massimi da luglio del 1986. Martedì, l’EIA ha tagliato le sue previsioni di crescita della domanda di greggio passando dagli 80.000 barili giornalieri agli 1,04 milioni di barili giornalieri. La produzione di petrolio libico presso la Waha Oil Company, che fornisce il porto orientale di Es-Sider, è salita a 114.000 barili giornalieri. Ricordiamo,inoltre, come il presidente americano Barack Obama abbia recentemente spinto sull’acceleratore imponendo nuove misure contro la Russia, le più pesanti dall’inizio dell’intervento di Mosca nella crisi Ucraina, che colpiscono banche, aziende del settore energetico e della difesa.

Martedì, il mercato del gas naturale inverte la sua rotta raggiungendo i 4,00$ e nella sessione di mercoledì posta un ulteriore calo per attestarsi su quota 3,967$. I trader speravano in un ultimo “colpo di caldo”. Martedì i future del gas naturale guadagnano quasi il 3% sul retro di un possibile calo delle temperature climatiche, previsto per ottobre, calo che dovrebbe incrementare leggermente la domanda di cherosene negli stati del nord. Stando a quanto riportato dall’Accuweather, nei prossimi 10 giorni, assisteremo ad un calo delle temperature climatiche nella parte centrale e in quella orientale degli Stati Uniti.

 

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