Lunedì mattina i future sul petrolio greggio con scadenza a luglio tornano a varcare la soglia psicologica dei 60$ raggiungendo quota 61,71$, prima di
Lunedì mattina i future sul petrolio greggio con scadenza a luglio tornano a varcare la soglia psicologica dei 60$ raggiungendo quota 61,71$, prima di tornare indietro per chiudere sostanzialmente invariati. Il movimento sarebbe stato provocato dagli scontri in Iraq e in Yemen, che hanno fatto temere possibili interruzioni dei rifornimenti. A frenare invece l’ondata di acquisti, un possibile aumento della produzione negli USA e gli aggiustamenti di posizione in vista della riunione dell’OPEC
Il petrolio greggio ha guadagnato terreno spinto dalle notizie secondo le quali lo Stato Islamico avrebbe preso il controllo di Ramadan, capitale della più vasta provincia irachena. I nuovi scontri in Yemen dopo cinque giorni di cessate il fuoco hanno offerto supporto al mercato. L’impennata è stata provocata dagli speculatori che puntano sul fatto che gli scontri alla fine porteranno a un’interruzione del flusso di rifornimenti, anche se per ora non si registrano notizie in tal senso.
I dati economici deboli della scorsa settimana, insieme ai rapporti che indicano una ritorno all’attività di alcune piattaforme petrolifere, hanno tenuto a freno i rialzi. Secondo i dati Baker Hughes, la scorsa settimana abbiamo registrato un forte rallentamento nel ritmo di chiusura dei pozzi. Ne sono stati chiusi solo 8, per un totale di 660 piattaforme operative: il dato più basso delle ultime 23 settimane. Queste notizie hanno esercitato una pressione sul mercato.
Su Comex i future sull’oro con scadenza a giugno, spinti da fattori sia di natura tecnica che fondamentale, si muovono in netto rialzo nonostante il leggero rafforzamento del dollaro USA. Da un punto di vista tecnico, il mercato è passato sul lato rialzista del livello già al 50% a 1225,70$. Per quanto concerne i fondamentali, gli investitori hanno reagito alle notizie di nuovi scontri e alla possibilità di dati economici deboli in settimana dagli USA.
Un aumento dei tassi di interesse negli USA e i timori riguardo la Grecia hanno contribuito a spingere la coppia EUR/USD in ribasso. Oggi in Europa non sono stati pubblicati rapporti economici rilevanti. Martedì i trader potranno invece reagire ai dati ZEW sulla fiducia economica in Germania e al dato definitivo sull’indice dei prezzi al consumo.
Anche dal Regno Unito non ci sono notizie rilevanti. A spingere la coppia GBP/USD in ribasso potrebbero essere stati gli aggiustamenti di posizione in vista dei dati sull’indice dei prezzi al consumo in GB attesi per domani. Le previsioni sull’inflazione su base annua sono ferme allo 0,0%, mentre l’indice dei prezzi al consumo core dovrebbe indicare una lettura pari a 1,0%.
Nel corso della settimana sono attesi i rapporti USA sui verbali della Fed della riunione di aprile, i dati sul mercato immobiliare e sull’indice dei prezzi consumo.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.