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Petrolio Greggio in Ribasso Dopo Aver Toccato la Barriera Psicologica dei 60$

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: May 2, 2015, 02:01 GMT+00:00

A inizio sessione i future sul petrolio greggio con scadenza a giugno si muovono in netto rialzo, avvicinandosi al massimo del 2015, ma con l’ingresso dei

Petrolio Greggio in Ribasso Dopo Aver Toccato la Barriera Psicologica dei 60$

A inizio sessione i future sul petrolio greggio con scadenza a giugno si muovono in netto rialzo, avvicinandosi al massimo del 2015, ma con l’ingresso dei venditori il trend registra un’inversione intraday. Dietro il rally di inizio sessione ci sono le aspettative di un calo dell’offerta globale. Con il petrolio a 59,98$, vicino al massimo annuale e alla soglia psicologica dei 60$, il rally del dollaro USA potrebbe aver offerto agli investitori l’occasione giusta per effettuare le prese di beneficio.

Anche se il mercato chiuderà probabilmente questa settimana su terreno positivo, il rally sembra perdere forza. Sul mercato stanno pesando i timori di un calo significativo della produzione

di petrolio negli USA nel prossimo futuro. La scorsa settimana, per la prima volta dal novembre 2014, è stato segnalato un calo di scorte a Cushing, in Oklahoma. Alcuni trader lo interpretano come il segnale del raggiungimento di uno stallo sui livelli di scorte.

Il rafforzamento del dollaro USA ha contribuito a spingere i future sull’oro con scadenza a giugno ai minimi dal 19 marzo, siglato il giorno successivo alla riunione in cui è stato innescato un rally da 1142,40$ a 1220,40$. Anche l’incremento dei tassi di interesse ha indebolito l’interesse nei confronti dell’oro come forma di investimento.

Le prese di beneficio e il basso volume di scambi hanno contribuito a spingere la coppia EUR/USD in ribasso. I trader hanno effettuato le prese di beneficio nel momento in cui gli indicatori tecnici hanno segnalato delle condizioni di ipercomprato, mentre il basso volume di scambi è da attribuirsi alle festività del 1 maggio in Europa.

Il clima di incertezza attorno alle elezioni del 6 maggio ha la contribuito a spingere in ribasso la coppia GBP/USD, ma il fattore determinante sarebbe stata la pubblicazione di un rapporto sul settore manifatturiero in Gb al di sotto delle aspettative. Il rapporto indica una lettura pari al 51,9 contro le stime di un ben più alto 54,6. Il dato sulle concessioni di mutui in Gb registra un calo da 63.000 a 61.000.
Cambiando argomento, dagli Stati Uniti giungono i dati definitivi sul PMI del settore manifatturiero, che si attesta a 54,1, leggermente sotto la stima di 54,2. L’indice PMI ISM si attesta al di sotto della stima a 51,5. L’indice di fiducia dei consumatori dell’Università di Michigan si attesta leggermente al di sotto delle aspettative, a 95,9, mentre la spesa il settore edile scende allo 0,6% contro una stima di 0,5%.

Nonostante i dati economici misti dagli USA, venerdì i tassi di interesse continua ad aumentare con i rendimenti del titoli del Tesoro USA che hanno raggiunto il massimo delle ultime sette settimane, a 2,11%. L’aumento dei tassi ha contribuito alla ripresa del dollaro dopo l’ondata di vendite di inizio settimana, premendo sull’oro e sulle valute estere.

Per finire, il presidente della Fed di Cleveland Loretta Mester ha dichiarato che la banca centrale è intenzionata a capire se i problemi del settore edile potrebbero destabilizzare l’economia USA, aggiungendo che per la Fed si avvicina il momento giusto per aumentare i tassi di interesse, ribadendo che un aumento nel mese di giugno rimane ancora una possibilità da prendere in considerazione.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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