Nella giornata di mercoledì, i venditori si sono diretti sui contratti future sul greggio, provocando un ribasso sia del Wti sia del Brent superiore
Nella giornata di mercoledì, i venditori si sono diretti sui contratti future sul greggio, provocando un ribasso sia del Wti sia del Brent superiore all’1%. Il motore della mossa può essere individuato nella pubblicazione di un rapporto secondo cui, a settembre, la produzione dell’Opec ha raggiunto i massimi degli ultimi otto anni. La notizia ha bilanciato l’ottimismo diffuso nel mercato dal 28 settembre, quando l’Opec ha annunciato un piano per limitare la produzione. I contratti future sul greggio con scadenza a dicembre hanno chiuso a 50,64$, in ribasso di 0,60$ ossia dell’1,17%. Il Brent ha terminato la giornata a 51,85$, con una perdita di 0,56$ ossia dell’1,10%.
I trader hanno reagito negativamente all’ultimo rapporto mensile dell’Opec che a settembre ha rilevato un incremento della produzione a livelli non toccati da almeno otto anni e un aumento dell’offerta nelle previsioni per il 2017.
Secondo il rapporto, nell’ultimo mese, il cartello ha prodotto 33,39 milioni di barili al giorno, 220000 in più rispetto ad agosto e ben 890000 in più rispetto al nuovo obiettivo di produzione.
Per alcuni trader, la svendita è stata provocata dalla percezione che l’Arabia Saudita non faccia corrispondere i fatti (aumento della produzione) alle parole (piano per la riduzione della produzione). In tal modo, cresce l’incertezza, che potrebbe portare a un ribasso dei prezzi se il mercato cominciasse a dubitare della volontà dell’Opec di ridurre la produzione.
Si deve ricordare che gli hedge fund seguono la teoria gregaria e vanno tutti long. Tuttavia, i venditori potrebbero cominciare a dubitare delle intenzioni dei principali produttori, come l’Arabia Saudita e l’Iran, e dell’efficacia di un accordo nella riduzione della produzione, giunta ai massimi storici. Qualora ciò accadesse, il mercato petrolifero potrebbe crollare.
PREVISIONI
Dati i dubbi circa la reale capacità dell’Opec nel mettere d’accordo tutti i produttori sulla riduzione della produzione, che, nella giornata di mercoledì, hanno esercitato pressione negativa sul mercato, ci si aspetta che lo slancio al ribasso continui durante la sessione di giovedì.
Tale eventualità potrebbe essere rafforzata dal rapporto dell’American Pertroleum Institute (Api) dai contenuti potenzialmente ribassisti, pubblicato nella tarda giornata di mercoledì.
Secondo l’Api, le scorte di greggio sono aumentate di 2,7 milioni di barili, segnando il primo incremento delle ultime sei settimane e l’aumento maggiore degli ultimi sei mesi. I trader attendevano una crescita delle scorte pari a 2,0 milioni di barili.
Il rapporto dell’Api ha, inoltre, rilevato un aumento delle scorte di benzina pari a 688000 barili, ben superiore alla riduzione attesa di 900000 barili. L’offerta di distillati è diminuita di più di 4,5 milioni di barili.
Nella giornata di mercoledì, l’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia (Eia) pubblicherà il suo rapporto settimanale sulle scorte, che dovrebbero registrare un incremento di 400000 barili. Tuttavia, i trader potrebbero dovere correggere tale previsione, considerati i sorprendenti dati dell’Api. Se la lettura dell’Eia dovesse essere superiore alle aspettative, i prezzi scenderanno ulteriormente.
Probabilmente, in caso di un rapporto ribassista, i venditori spingeranno il petrolio al ribasso, con i 49,71$ come primo obiettivo di prezzo. Il mercato potrebbe iniziare a invertire la tendenza, muovendosi in ribasso, se tale quotazione non riuscisse a fungere da supporto. Considerati i fattori tecnici e un possibile cambiamento del sentimento degli investitori dovuto ai fattori fondamentali, il greggio potrebbe scendere a una quotazione compresa tra 48,46$ e 47,59$ nel breve periodo.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.