Il terzo trimestre 2014 si è ufficialmente concluso e già il nuovo mese sembra presentare pericoli di ogni sorta per le divise asiatiche. I prezzi dei
Continuano le proteste ad Hong Kong anche nel giorno di festa nazionale cinese in cui i mercati rimarranno chiusi e le attività lavorative ferme. Il leader politico dell’ex-colonia britannica Leung ha esortato i manifestanti a sostenere le riforme pianificate da Pechino, mentre gli assembramenti si fanno ogni giorno più numerosi. Prendendo la parola nel corso della cerimonia per la Festa Nazionale cinese, Leung ha affermato che Hong Kong deve marciare fianco a fianco con Pechino verso il progresso. I manifestanti chiedono invece che le autorità cinesi ritirino il loro veto sui candidati non-allineati alle direttive del governo centrale cinese per le elezioni del 2017, sfidando apertamente il potere del Partito Comunista e la sua presa sulle vicende politiche di Hong Kong. Secondo diversi analisti i leader cinesi temono fortemente che le invocazioni per una maggiore apertura democratica finiscano per contaminare anche il resto della Cina continentale, mentre le notizie delle manifestazioni sono accuratamente censurate sui media cinesi, che a loro volta hanno accusato “le forze di opposizione radicale” di essere causa delle manifestazioni stesse. Frattanto il governo statunitense ha affermato che la possibilità di scegliere il proprio candidato elettorale rappresenterebbe un importante strumento di legittimazione popolare per i leader politici.
Il dollaro Usa continua il suo momento d’oro, scambiato oltre il livello di prezzo 86 mentre gli investitori sono sempre più sicuri che la Fed ritoccherà verso l’alto i tassi nella pima parte del 2015. In realtà ieri la banconota verde non ha stampato performance eclatanti per via di dati economici non troppo brillanti. La fiducia dei consumatori Usa è passata a settembre da 92,4 a 86, ben al di sotto della previsione di 92,5. L’indice PMI di Chicago è invece calato a 60,5 da 64,3. A luglio l’indice di prezzo delle abitazioni Case Shiller si è contratto dello 0,5%, benché la lettura su base annua sia ancora del +6,7%. Infine, nel corso dell’ultima settimana le vendite delle catene di negozi sono lievitate del 4,3% rispetto a quanto fatto un anno fa, quando segnarono una crescita del +3,7%.
Ieri le principali valute globali si sono mosse in ribasso nei confronti della banconota verde sia durante la sessione europea che durante quella statunitense, mentre l’indice DX lievitava sin quasi al massimo degli ultimi 4 anni. L’euro si è contratto invece dello 0,4% a fronte di dati pessimi dati economici che hanno evidenziato un’inflazione ancora ferma allo 0,3% e ben distante dal target del 2%. Le vendite al dettaglio tedesche sono balzate in avanti del +2,5% nel mese di agosto dopo il -1,1% di luglio. Frattanto, sempre in agosto la spesa in consumi delle famiglie francesi è cresciuta dello 0,7% dopo il -0,7% di luglio. Il numero dei disoccupati in Germania è cresciuto di 12mila unità ad agosto, dopo il +3.000 di luglio. La stima flash dell’indice dei prezzi al consumo è calata al +0,3% dopo il +0,4% di agosto, mentre la stima flash della lettura core è passata a settembre al +0,7% dal +0,9% di agosto. Il tasso di disoccupazione è invece rimasto invariato ad agosto all’11,5%.