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Oro spinto in ribasso dalle dichiarazioni dei membri della Fed che ipotizzano un innalzamento dei tassi

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: Aug 17, 2016, 09:59 GMT+00:00

Mercoledì i future sull'oro battono in ritirata, pagando il rafforzamento del dollaro USA e le dichiarazioni favorevoli a una stretta monetaria rilasciate

Oro spinto in ribasso dalle dichiarazioni dei membri della Fed che ipotizzano un innalzamento dei tassi

Mercoledì i future sull’oro battono in ritirata, pagando il rafforzamento del dollaro USA e le dichiarazioni favorevoli a una stretta monetaria rilasciate da un paio di membri della Fed; si è venuto quindi a creare un clima di incertezza in vista della pubblicazione dei verbali della riunione di luglio della Federal Reserve. I trader dell’oro sono stati pertanto indotti a ridurre le posizioni rialziste in attesa che venga fatta chiarezza sull’orientamento della Fed.

Su Comex i future sull’oro con scadenza a dicembre vengono negoziati a 1347,60 $, in calo di 9,30 $ (-0,69%); i future sull’argento con scadenza a settembre seguono la scia dell’oro cedendo 0,17 $ (-0,85%), per scivolare a 19,70 $.
L’oro è sotto pressione a causa delle dichiarazioni favorevoli a una eventuale stretta monetaria rilasciate da un paio di esponenti della Federal Reserve USA, abbastanza per produrre un sensibile aumento delle probabilità di un innalzamento dei tassi nel corso dell’anno. I trader dell’oro stanno abbandonando le proprie posizioni a causa del clima di incertezza in vista della diffusione dei verbali della Fed della riunione di luglio, attesi alle 18:00 GMT.

Martedì in tarda giornata il presidente della Fed di New York William Dudley ha fatto scalpore dando per possibile un innalzamento dei tassi nel mese di settembre, mentre secondo il presidente della Fed di Atlanta Dennis Lockhart l’economia USA godrebbe di una salute tale da permettere quantomeno un innalzamento dei tassi prima della fine dell’anno.
I trader ribassisti dell’oro sperano che i verbali possano supportare l’ipotesi di uno, forse due incrementi. Gli investitori rialzisti speranno di osservare un atteggiamento prudente da parte della Fed, in linea con quanto avvenuto fin qui da inizio anno.

I future sul platino con scadenza a ottobre si attestano 1119,20 $, in calo di 4,90 $ ( -0,44%), mentre i future sul palladio con scadenza a settembre si attestano 698,30 $, in calo di 6,80 $ (-0,96%).
Questi due mercati si trovano sotto pressione a causa dell’aumento dei tassi di interesse e dei tradizionali fondamentali. Se è vero che la scorsa settimana gli interessi degli speculatori potrebbero aver spinto il mercato ai massimi plurimensili (quando gli investitori hanno rivisto al ribasso le probabilità di un innalzamento dei tassi da parte della Fed), è anche vero che a spingere il mercato in ribasso hanno anche contribuito le tradizionali dinamiche domanda-offerta.

Dietro all’imponente pull-back di giovedì scorso sui mercati di platino e palladio, verificatosi in seguito alla diffusione dei dati dal Sudafrica che indicano un incremento di produzione mineraria, ci sarebbe proprio l’improvviso aumento dell’offerta. I due mercati potrebbero andare in contro a un netto calo qualora i timori relativi all’offerta dovessero protrarsi e pesare sui prezzi insieme a delle previsioni favorevole una stretta monetaria eventualmente deducibili dai verbali della Fed.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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